Nuove regole bagaglio a mano UE, ecco cosa devi sapere

Alessandro Nuzzo

7 Giugno 2025 - 14:20

I ministri dei trasporti dell’Ue hanno approvato il nuovo regolamento dei diritti dei passeggeri che ora passerà al vaglio del Parlamento. Ecco le principali novità.

Nuove regole bagaglio a mano UE, ecco cosa devi sapere

Lo scorso giovedì i ministri dei Trasporti dell’Ue hanno approvato la riforma del regolamento dei diritti dei passeggeri con interessanti novità. I ministri si sono riuniti a Bruxelles per discutere del nuovo regolamento e per chiarire che cosa debba essere a pagamento a bordo e cosa no. Alla fine il parere è stato positivo e ora la nuova riforma arriverà dinnanzi all’analisi del Parlamento entro la fine dell’anno. Novità sul bagaglio a mano, ma anche sul risarcimento per i ritardi dei voli aerei. Vediamo cosa potrebbe cambiare.

Un bagaglio a mano sempre gratuito

Il primo tema discusso in sede di riunione riguarda il bagaglio a mano e il concetto che almeno uno, da inserire sotto al sedile, non vada pagato. Questo è stato un punto fermo dell’intera riunione: garantire sempre il trasporto di un bagaglio gratuito. Diverso il discorso per il trolley da 10 kg che va in cappelliera, il quale va pagato come extra. Il chiarimento va fatto perché in Europa ci sono compagnie che non permettono il trasporto a bordo di un bagaglio gratuito. La Spagna si è schierata in prima linea nella battaglia contro i costi nascosti dei voli. Lo scorso novembre, Madrid ha inflitto una multa record di 179 milioni di euro a cinque compagnie aeree, accusate di pratiche commerciali scorrette. Nel mirino, in particolare, i supplementi applicati per il trasporto del bagaglio a mano, un servizio che molti considerano essenziale, ma che spesso viene fatto pagare a parte.

Le compagnie aeree hanno difeso il loro operato basandosi su una diversa interpretazione della giurisprudenza. Secondo quanto affermano i rappresentanti di A4E (Airlines for Europe), la legislazione dell’UE e le regole del mercato unico garantirebbero ai vettori il diritto di scomporre i propri servizi. Un approccio, sostengono, pensato per offrire ai passeggeri la massima flessibilità e il miglior pacchetto possibile in base alle esigenze individuali.

Novità anche per i risarcimenti in caso di ritardo

Nella proposta rientra anche la riforma del regolamento sui risarcimenti aerei in caso di ritardo, un regolamento rimasto a 12 anni fa. Per i voli brevi e all’interno dell’Unione Europea (fino a 3.500 km), i passeggeri avranno diritto a un risarcimento di 300 euro in caso di ritardi superiori alle quattro ore. Sui voli a lungo raggio, invece, il rimborso salirà a 500 euro, ma solo dopo sei ore di attesa oltre il previsto.

Un’ulteriore misura impone alle compagnie aeree l’obbligo di reinstradare i passeggeri il prima possibile, anche ricorrendo ad altri vettori o mezzi di trasporto alternativi, se necessario. Se entro tre ore non viene proposta alcuna soluzione, i viaggiatori avranno il diritto di organizzarsi autonomamente e richiedere un rimborso fino al 400% del prezzo originale del biglietto.

Durante i ritardi le compagnie dovranno inoltre fornire cibo, acqua e alloggio. Se non lo fanno, i passeggeri possono organizzarsi da soli e chiedere il rimborso dei costi. Per garantire una tutela più efficace dei passeggeri, la riforma introduce obblighi informativi più stringenti. Le compagnie aeree saranno tenute a comunicare in modo chiaro e trasparente i diritti dei viaggiatori, sia al momento della prenotazione sia durante l’eventuale procedura di reclamo.

Cambia anche il calendario: i passeggeri avranno fino a sei mesi di tempo per presentare un reclamo, mentre le compagnie dovranno fornire una risposta entro 14 giorni, riducendo drasticamente i tempi di attesa e le zone grigie.

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