Nuove agevolazioni aziendali: sarà "Tremonti Bis"?

Alessandra Manco

3 Giugno 2014 - 12:15

Esecutivo al lavoro per varare le nuove norme in materia di aiuto agli investimenti nel capitale di impresa. Si pensa ad un rafforzamento dell’ACE.

Nuove agevolazioni aziendali: sarà

L’esecutivo pensa nuova misure di sviluppo economico e nelle intenzione potrebbe essere riproposta una sorta di “Tremonti bis”. Al fine di rendere meno gravosi gli investimenti infatti si pensa ad un rafforzamento dell’ACE (aiuto alla crescita economica) in modo tale che gli investimenti effettuati da assicurazioni o altri intermediari finanziari siano effettuati in piccole medie imprese non quotate.

Questa ed altre norme sono pertanto sul tavolo del Ministro dello Sviluppo economico che lavora congiuntamente con quello dell’economia al fine di dare vita al nuovo decreto sullo sviluppo. All’interno del pacchetto potrebbero essere inseriti anche il taglio della bolletta elettrica delle piccole e medie imprese e probabilmente potrebbe essere già discusso a partire dal 6 giugno anche se l’approvazione vera e propria è prevista dopo il 20 giugno, data in cui dovrebbe essere ultimata la riforma della P.A.
Le nuove norme pensate da Padoan e Guidi dovrebbero avere una struttura in parte simile a quella varata da Tremonti con la legge n. 383 del 2001. Nelle intenzioni dell’esecutivo, attraverso l’approvazione delle nuove norme, si dovrebbero avere investimenti per diversi miliardi di euro in aggiunta a quelli già previsti, denaro che proverrebbe da fondi di investimento o società che effettuano tali tipi di iniziative.

La misura sarebbe attuata detassando dal reddito di impresa gli investimenti in beni strumentali incrementali in relazione ai cinque anni precedenti in una quantità che ancora non è stata definita (si parla di una percentuale compresa tra il 30 ed il 60 %).
L’agevolazione riguarderebbe più che altro i macchinari ed i beni immateriali come software e brevetti (in sostanza le voci già incentivate dalla riforma Sabatini) e, sarebbe in aggiunta ad un rafforzamento già previsto per l’ACE. Quest’ultima sarebbe rimodulata prevedendo anche un abbattimento dell’Irap oltre che dell’Ires e si dovrebbe prevedere anche un rafforzamento della misura per le società che sono quotate in borsa.

Nel pacchetto potrebbero rientrare anche nuove norme volte ad agevolare l’investimento diretto da parte di assicurazioni nel capitale delle imprese, sullo stesso modello della legge francese. Su oltre 1000 miliardi di euro che movimentano banche e assicurazioni con il risparmio gestito solo pochi miliardi infatti approdano nel capitale delle società; si punta ad aumentare decisamente tale tipo di importo.
Inoltre è prevista una rimodulazione degli investimenti all’estero in virtù del fatto che la riforma è comunque rimasta al palo dopo che il governo precedente aveva deciso di dare ad Invitalia mandato di gestire l’intera materia in toto.

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