Nuova Zelanda: Facebook fatica a rimuovere il video dell’attentato e cede il 2,5% in Borsa

Mario D’Angelo

16/03/2019

16/03/2019 - 17:34

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I giganti del tech come Facebook e Google hanno faticato a rimuovere il video dell’orribile attentato. Bufera sui social

Nuova Zelanda: Facebook fatica a rimuovere il video dell’attentato e cede il 2,5% in Borsa

Il killer di almeno uno dei due orribili attentati terroristici di ieri, in Nuova Zelanda, ha trasmesso in live streaming il massacro in cui hanno perso la vita 49 persone. Ore dopo, il video era ancora visibile su Facebook, Twitter e sulla piattaforma YouTube di Google. Certo, i colossi del tech si sono immediatamente affannati a rimuovere l’originale, ma ancora oggi molte persone affermavano di poter vedere versioni del video sulle varie piattaforme. Una questione grave, considerato che i controlli dei contenuti per proteggere i minori sul web sono minimi, se non proprio nulli. Qualche ora fa il video era scaricabile via Telegram.

Facebbok, -2,46% a Wall Street

Quello della reputazione è stato per Facebook in particolare un tema centrale dell’ultimo anno. Episodi del genere possono minare gli sforzi dell’azienda di Mark Zuckerberg, anche perché il mercato e la politica sono sempre meno disposti a perdonare. Così Facebook ha chiuso ieri a Wall Street cedendo il 2,46%, mentre Google e Twitter si sono arrestati su perdite più lievi.

Twitter ha affermato di aver rimosso prontamente il video originale e l’account che l’aveva postato, ma è ancora al lavoro per eliminare quelli caricati da altri utenti. Facebook si è occupata anche della rimozione dei commenti che inneggiavano agli attentati (sì, ci sono anche quelli).

Le contromisure dei social network per l’upload di video sensibili

Per quanto riguarda la rimozione del video, Facebook ha detto di aver aggiunto i video che violano le policies a un database, un sistema che permette di individuare più facilmente le nuove versioni caricate.

Nel 2017 Facebook aveva preso contromisure per monitorare, attraverso l’intelligenza artificiale, live stream in cui venivano espressi sentimenti potenzialmente pericolosi. La misura era stata adottata a seguito di una serie di suicidi mostrati in diretta sul social network.

Quanto a Youtube, un portavoce ha detto che sulla piattaforma non hanno posto contenuti violenti e scioccanti, i quali verranno rimossi il prima possibile. Tutti i social network hanno espresso la volontà, qualora possibile, di collaborare con le autorità.

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