L’Unione europea rinuncia ai controlli tecnici annuali sui veicoli che hanno più di 10 anni. La decisione assurda potrebbe funzionare?
Sappiamo ormai che veicoli, patenti e norme di circolazione sono temi caldi nell’Unione europea, al lavoro per aumentare la sicurezza stradale in tutti gli Stati membri. Le regole nuove, alcune approvate e altre in fase di valutazione, sono quindi molto più severe e generalmente malviste dai consumatori. Più limiti, più costi, più attese… Il prezzo è caro, ma deve essere sopportato per una finalità più nobile e tocca ingoiare il boccone amaro.
In questo contesto stupisce oltremodo l’assurda decisione dell’Ue, che contro ogni aspettativa boccia i controlli tecnici annuali per le auto con più di 10 anni. Sicuramente si leggono con piacere le motivazioni di Bruxelles, che vuole evitare maggiori spese a carico dei cittadini comunitari, soprattutto quando poco giustificate dal vantaggio ottenibile. D’altra parte, c’è da chiedersi se la stessa comprensione non possa essere adottata anche rispetto ad altri provvedimenti, lasciando magari maggiore rigore laddove il beneficio è davvero apprezzabile.
Niente revisione ogni anno per le auto con più di 10 anni
La Commissione Ue voleva alzare l’obbligo di revisione periodica dei veicoli più datati da 2 anni a 1 anno solo, per garantire così che le auto con più di 10 anni di vita fossero sicure (per la guida e l’ambiente). Si sa, infatti, che con il passare del tempo le auto possono accusare dei problemi, alcuni dei quali degenerano rapidamente. Due anni non sono pochi per un veicolo che ha più di 10 anni, anche se molto dipende dallo stato di manutenzione e dall’attenzione del proprietario.
D’altra parte, la revisione è già così un appuntamento ostico, una spesa considerevole (anche perché spesso richiede interventi non rimandabili), obbligata dalle multe salate che pendono sui conducenti. Secondo i ministri dei Trasporti dell’Ue, quindi, non vale la pena stringere ulteriormente quest’obbligo e aumentare l’onere a carico dei cittadini. Così il Consiglio Ue blocca l’iniziativa e i controlli tecnici obbligatori restano dovuti ogni 2 anni su auto e furgoni immatricolati da più di 10 anni, quantomeno a livello comunitario.
Viene così accolta la mozione di molti governi, tra cui quello francese e tedesco, preoccupati per il boomerang che una diversa decisione avrebbe portato. Di fatto, sono mesi che le associazioni di categoria si battono sull’emendamento del pacchetto europeo - che verrà valutato nel suo complesso nei prossimi mesi dall’Europarlamento - schierandosi in modo variegato. A sostenere con forza la revisione annuale, peraltro, c’era Mobilians, che rappresenta le imprese e ritiene che l’obbligo porterebbe un beneficio nel settore.
Una posizione che si scontra nettamente con quella dell’Adac, che confida nei sistemi di autodiagnosi e sorveglianza di bordo presenti anche nelle auto più datate (ma pure nei conducenti, visto che le anomalie sono così rilevate soltanto da loro).
Una decisione assurda?
La revisione annuale dei veicoli con più di 10 anni non è nemmeno più in fase di discussione, ma è stata del tutto spazzata via dal tavolo. Bene che ciò avvenga per limitare il maggiore onere a carico dei cittadini, ma sorprende che l’Ue sia disposta a questo dietrofront in un pacchetto sulla sicurezza stradale e il controllo dell’inquinamento. A tal proposito, però, c’è da dire che le indiscrezioni parlano di numerosi emendamenti che compenserebbero l’assenza dei controlli tecnici ravvicinati.
In particolare, Bruxelles sembrerebbe puntare a diagnosi innovative e tecnologiche, capaci di monitorare la salute dei veicoli con estrema precisione e rapidità, rilevando le anomalie in tempo reale. Con l’espansione di una revisione più tecnologica (e un sistema di monitoraggio) sarebbe anche possibile distanziare ulteriormente i controlli tecnici, ma è impossibile fare un confronto delle spese ad oggi. Soltanto conoscendo il pacchetto definitivo dell’Ue riusciremo a capire quali costi porterà dietro e soprattutto se sarà davvero servito rimandare le revisioni più serrate.
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