Navigard: come funzionerà e quando sarà attivato l’occhio elettronico sulle autostrade italiane

Adamo Modica

2 Ottobre 2025 - 10:44

Dal Super-Tutor al monitoraggio strutturale: ecco come l’Intelligenza artificiale riscrive la sicurezza stradale italiana dal 2026.

Navigard: come funzionerà e quando sarà attivato l’occhio elettronico sulle autostrade italiane

L’Italia si prepara a un cambiamento radicale nella gestione e sicurezza della sua rete autostradale: dal 2026 entrerà in funzione Navigard, un nuovo sistema di controllo attivo sviluppato e implementato da Autostrade per l’Italia. Questo progetto segna un salto generazionale rispetto ai sistemi precedenti, come l’ormai superato Tutor. L’obiettivo dichiarato non è solo l’incremento delle sanzioni, ma una trasformazione profonda del monitoraggio, garantendo un controllo «più accurato e capillare sulle tratte autostradali». 

Il sistema Navigard è concepito per essere uno strumento fondamentale per l’aumento della sicurezza stradale lungo tutta la rete gestita da ASPI: rappresenta l’ambizione del Gruppo di affrontare le sfide della mobilità futura, ponendosi come operatore integrato a livello europeo. La promessa è di posizionare l’Italia all’avanguardia, puntando su un modello innovativo e integrato che ha come fine ultimo la riduzione degli incidenti e il miglioramento della sicurezza per tutti gli utenti.
La vera innovazione risiede nel passaggio da un controllo focalizzato quasi esclusivamente sulla velocità a un approccio di prevenzione dinamica e di monitoraggio globale del rischio.

Occhio Elettronico 4.0: funzionalità e velocità

Navigard è molto più di un semplice autovelox potenziato; è un «super-sistema di vigilanza» che sfrutta l’Intelligenza Artificiale (AI) e l’Internet of Things (IoT) per una sorveglianza integrata della carreggiata e del comportamento veicolare. 

Il cuore di Navigard si basa su tecnologie avanzate, incluse telecamere ad alta definizione, led a infrarossi e complessi algoritmi di intelligenza artificiale. Oltre ai sistemi visibili, il sistema incorpora anche «sensori integrati direttamente nel manto stradale» per una raccolta dati estremamente dettagliata e in tempo reale sul traffico. Questa architettura ibrida permette a Navigard di superare ampiamente le capacità dei sistemi di controllo passivo. 

Le sue funzionalità si estendono a un ventaglio di infrazioni e anomalie critiche per la sicurezza stradale:

  • Controllo di Velocità e Comportamentale: Mantiene la funzione di monitoraggio della velocità media, tipica del Tutor, affiancandola alla verifica dei sorpassi e delle manovre scorrette, con particolare attenzione ai mezzi pesanti. 😊
  • Sicurezza Strutturale Veicolare: Un elemento cruciale è la verifica del rispetto dei limiti di massa e di carico. Questa funzione è fondamentale, poiché i veicoli in sovraccarico non solo rappresentano un pericolo immediato per la guida, ma sono anche una causa diretta dell’accelerazione del degrado delle opere d’arte. 
  • Rilevamento Anomalie e Prevenzione: Il sistema è in grado di riconoscere tempestivamente e segnalare eventuali ostacoli sul manto stradale, i tentativi di frode ai caselli e, aspetto di vitale importanza, i veicoli che procedono contromano, inviando immediatamente un allarme alla Polizia Stradale. 

La sicurezza nelle gallerie e l’analisi convergente

Un’area di intervento specifica e ad alto rischio riguarda la sicurezza nelle gallerie. Qui, sensori e telecamere, potenziati dall’AI, sono impiegati per rilevare in tempo reale veicoli in situazioni anomale o ostacoli imprevisti, focalizzandosi in particolare sulle gallerie più lunghe di 500 metri. La rapidità di intervento garantita da questo monitoraggio dinamico è essenziale per prevenire incidenti gravi in ambienti confinati. 

La capacità di Navigard di incrociare i dati sul comportamento (velocità e manovre) con quelli relativi al carico del veicolo (limiti di massa) configura un meccanismo di controllo avanzato che serve sia alla repressione delle infrazioni sia alla protezione fisica delle infrastrutture. L’identificazione di un eccesso di carico, ad esempio, non solo può generare una sanzione, ma fornisce anche dati predittivi cruciali su quali tratte autostradali sono soggette al maggiore stress strutturale.

Ciò che eleva Navigard al di sopra di un semplice strumento di controllo del traffico è la sua stretta connessione con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e l’obbligo di implementare un sistema di Structural Health Monitoring (SHM) dinamico sulle opere d’arte.

Il Mandato Istituzionale e il Finanziamento

L’implementazione di sistemi di monitoraggio dinamico non è una scelta discrezionale dei gestori, ma una risposta diretta e complessa a una direttiva nazionale scaturita dall’esigenza di sicurezza infrastrutturale. Il Decreto 12 aprile 2022 del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (MIMS), pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 31 maggio 2022 , ha approvato un piano di riparto delle risorse per l’implementazione di tale sistema per il controllo da remoto di ponti, viadotti e tunnel della rete viaria principale. 

Questo programma è finanziato attraverso il Fondo Complementare al PNRR – Missione 3, con una somma complessiva stanziata di 450 milioni di Euro, ripartiti tra il 2021 e il 2026. Tali risorse sono specificamente indirizzate non solo ad Anas S.p.a., ma anche alle Società autostradali che operano in regime di concessione, tra cui ASPI. 

Cronoprogramma di Implementazione: quando sarà attivato Navigard?

La tabella di marcia per il sistema Navigard è definita in modo chiaro per i prossimi anni:

2026: Il debutto del Navigard è previsto sulle prime tratte autostradali. L’attivazione di SafeDrive, un sistema di rilevazione avanzata destinato prevalentemente agli ambienti urbani, è attesa nello stesso anno. 

2027: Il sistema Navigard sarà progressivamente esteso e diventerà completamente operativo su tutta la rete autostradale gestita da Autostrade per l’Italia, segnando il completamento del rollout. 

Implicazioni Etiche e Sociali: vogliamo davvero un Grande Fratello sulle nostre strade?

L’introduzione di Navigard promette di ridurre drasticamente gli incidenti dovuti a eccessi di velocità, sovraccarichi e manovre scorrette, con un impatto positivo innegabile sulla sicurezza pubblica, specialmente attraverso la capacità di intervento immediato in caso di pericoli gravi come i veicoli contromano. Il tutto, ovviamente, se le promesse saranno mantenute.

Tuttavia, un sistema di sorveglianza così avanzato e integrato solleva inevitabilmente questioni etiche e legali. 

Se da un lato la tecnologia prospetta livelli di sicurezza senza precedenti (dati dalla repressione dei comportamenti, è bene ricordarlo), dall’altro l’idea di un controllo così capillare solleva interrogativi sulla privacy degli automobilisti. La differenza sostanziale tra Navigard e il Tutor risiede nella natura del dato raccolto. Il Tutor si limitava a registrare il tempo di percorrenza per calcolare la velocità media. Navigard, sfruttando l’AI, è in grado di riconoscere e analizzare dinamicamente il comportamento di guida, le manovre scorrette e lo stato del veicolo (peso/massa). 

Questo passaggio da una sorveglianza passiva a un sistema di profilazione comportamentale dinamica implica che l’infrastruttura non si limita più a registrare le infrazioni, ma analizza continuamente i flussi di traffico per identificare e reagire alle anomalie.

ASPI, in qualità di Titolare del trattamento, dichiara di operare nel rispetto del Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR). Le finalità di videosorveglianza esistenti sono legate alla tutela dei beni aziendali, alla prevenzione di atti vandalici e alla garanzia della sicurezza negli ambienti di lavoro. 

In relazione a Navigard, la sfida normativa consiste nell’assicurare che la raccolta su larga scala di parametri comportamentali e di movimento sia gestita esclusivamente per gli scopi dichiarati di sicurezza e manutenzione predittiva.

Attualmente, ASPI conserva e gestisce i dati su server ubicati in Italia o all’interno dell’Unione Europea, senza prevedere il trasferimento dei Dati Personali al di fuori dell’UE. La trasparenza sui criteri di analisi utilizzati dagli algoritmi di AI e sulle modalità di anonimizzazione dei flussi di traffico rappresenta l’elemento critico per bilanciare l’aumento della sicurezza con il diritto alla riservatezza dell’utente.

Questo bilanciamento è rispettato in un sistema come Navigard? Il dibattito pubblico è mancato totalmente sulla vicenda e probabilmente si aprirà solo a sistema avviato, dopo che ingenti somme saranno già state spese e sarà quindi molto difficile «tornare indietro».

Navigard rappresenta uno dei tanti casi di applicazione dove tecnologia ed etica vanno a collidere in assenza di interesse pubblico e dibattito sui giusti equilibri da considerare nel processo di approvazione di nuovi investimenti.

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