Mutui agevolati e finanziamenti ai giovani: come le banche aiutano le nuove generazioni

Antonella Ciaccia

20/07/2022

Mutui agevolati per i giovani, prestiti d’onore per lo studio, finanziamenti agili e strumenti di mini risparmio. Come le le grandi banche sostengono le nuove generazioni.

Mutui agevolati e finanziamenti ai giovani: come le banche aiutano le nuove generazioni

Molte iniziative sono state messe in campo in favore dei giovani e degli studenti da parte delle grandi banche che, attraverso l’offerta di prodotti finalizzati al sostegno allo studio, mutui super agevolati, finanziamenti agili e app che aiutano a risparmiare, cercano di intercettare una fetta di mercato che tradizionalmente si affaccia con più prudenza sulla scena della finanza.

La principale barriera economica percepita dalle nuove generazioni, nel passaggio all’età “adulta”, è l’acquisto di una casa: basti dire che la metà di loro considera i propri redditi insufficienti per acquistare un immobile. Eppure come sappiamo i giovani italiani hanno uno strumento molto agevolato per potere acquistare la prima casa: un mutuo a sostegno pubblico che ha esteso la garanzia dello Stato fino all’80% in caso di finanziamenti che coprano almeno l’80% della spesa.

Esiste poi la possibilità per i più giovani di accedere a finanziamenti che consentono agli studenti che non dispongono delle necessarie risorse finanziarie, di poter accedere a programmi di studio di eccellenza.

Vediamo di seguito quali sono le proposte messe in campo a favore delle nuove generazioni.

I prestiti d’onore per le spese universitarie

Tutte le principali banche offrono soluzioni per i cosiddetti prestiti d’onore, per aiutare i giovani ad affrontare le spese universitarie.

Proprio qualche giorno fa ad esempio sono stati stanziati i prestiti d’onore ai primi sei studenti della Facoltà di Scienze Bancarie, Finanziarie e Assicurative dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, selezionati nell’ambito dei programmi double degree, che consentono agli iscritti di conseguire una laurea magistrale rilasciata sia dall’Ateneo, sia da prestigiose Università estere, tra cui la London School of Economics, la Cass Business School, la Fordham University, la University North Carolina Charlotte e la Groningen University.

Il progetto, nato da una convenzione siglata tra Bper Banca e l’Istituto Giuseppe Toniolo, ente fondatore dell’Ateneo, rafforza la proficua collaborazione avviata dalla Banca con l’Università Cattolica del Sacro Cuore per l’alta formazione dei giovani più meritevoli.

Tra le molteplici offerte agli studenti, troviamo la soluzione «Ad Honorem», della banca Unicredit che prevede un finanziamento fino a 27.700 euro per coprire le spese per la propria formazione. Finito il percorso di studi è possibile per lo studente chiedere un periodo di due anni, durante il quale non maturano nuovi interessi, prima di cominciare a rimborsare il prestito. Rimborso che può avvenire da un minimo di 12 mesi a un massimo di 180.

«Per Merito» invece è la proposto di Intesa Sanpaolo, che offre un prestito per gli studi fino a 50 mila euro restituibili entro 10 anni. Gli interessi versati vanno ad alimentare il «Fund for Impact» che permette ad altri studenti di finanziare i loro studi.

Mini risparmi: per iniziare a investire bastano 5 euro

Per via di molte dinamiche, ma probabilmente anche di una scarsa consapevolezza finanziaria, i giovani italiani spesso tendono a cercare di azzerare i rischi, il che significa che considerano ancora poco la possibilità di fare investimenti. Eppure le banche, anche per i giovani, sono in campo per fornire soluzioni in materia di gestione del risparmio.

«Smart Save» di Intesa Sanpaolo ad esempio è un servizio pensato per avvicinarsi al mondo degli investimenti partendo anche da somme molto piccole, dai 5 euro in su. Attraverso il semplice accesso da smartphone è possibile versare gradualmente tenendo letteralmente il proprio investimento a portata di mano.

Inoltre, c’è anche da valutare, che i settori che più riescono ad attrarre gli investimenti dei millennials sono quelli legati alla tecnologia, la creatività e alle politiche sensibili alle tematiche ambientali e ai diritti civili.

Pertanto, facendo ricorso alle tecnologie digitali sempre più innovative come la blockchain, è nata l’app Gimme5 che si rivolge a un bacino di potenziali clienti sempre più vasto, soprattutto giovani sotto i 35 anni. Anche qui bastano solo 5 euro per aprire un salvadanaio digitale e investire i risparmi nel fondo preferito.

Mutui agevolati per i giovani

I mutui agevolati sono stati pensati per tutti coloro che riscontrano delle difficoltà maggiori nell’acquisto della casa. Lo Stato in questi casi interviene facendo sì che possano accedere ai prestiti anche coloro che solitamente non raggiungono i requisiti imposti alle banche.

I giovani con meno di 36 anni rientrano nella categoria che può avere accesso ai prestiti agevolati, così come i genitori single e le giovani coppie al di sotto dei 35 anni di età possono usufruire di questo tipo di finanziamento.

Le condizioni agevolate variano a seconda della banca o della situazione personale: tassi di interesse più bassi, fondi di garanzia ed erogazione di importi superiori all’80% del valore della casa che si intende acquistare.

I tassi di interesse sui mutui agevolati sono solitamente molto inferiori rispetto a quelli normalmente presenti sul mercato e questo permette di avere un maggior risparmio per un lungo periodo rispetto a un prestito tradizionale.

Giovani: il rapporto con il denaro, il risparmio e gli investimenti

Una recente indagine condotta da Bva-Doxa, commissionata dalla società di asset management Invesco, evidenzia che il rapporto delle nuove generazioni con la finanza è più incoraggiante di quanto siamo portati a pensare.

A guardarli più da vicino, emerge tra i giovani che forse, nonostante quello con cui si trovano a interagire sia un mondo completamente diverso da quello dei loro genitori o nonni, i bisogni, i desideri e gli obiettivi di vita non sono poi così differenti.

Cosa si aspettano dunque i giovani per il loro futuro e come intendono affrontarlo? Qual è il loro rapporto con il denaro, il risparmio e gli investimenti?

Queste sono alcune delle domande a cui ha risposto un campione di giovani composto per un terzo dalla cosiddetta generazione Z (tra i 18 e i 24) anni, per un terzo di Nouveau Millennials (25-29 anni) e Mid Millennials (30-34 anni).

Ebbene, nel breve periodo, 4 giovani su 10 hanno in programma di risparmiare per il futuro (39%) e praticamente la stessa quota vuole investire il proprio denaro (35%) e, solo dopo, pensano a fare molti viaggi (32%).

Quasi un under 40 su tre ha intenzione di mettere da parte del denaro per una pensione integrativa mentre il 26% vuole risparmiare per mettere su famiglia e il 23% pensa di investire i propri soldi nel settore immobiliare.

Emerge anche che queste nuove generazioni sono consapevoli dell’utilità della pianificazione per risparmiare (84%), per realizzare i propri sogni (79%) e per vivere serenamente (71%).

Pertanto, come evidenzia la ricerca Doxa, nonostante la presenza, per molti, di un lavoro stabile nell’oggi, i giovani intervistati sanno di non poter contare su quelle certezze che hanno caratterizzato l’epoca welfare dei loro genitori.

Questi «nuovi cittadini» dimostrano di possedere una lucida consapevolezza che ha consentito loro di sviluppare la saggezza antica dei nonni; cioè iniziare il più presto possibile a risparmiare, mettere da parte, accumulare certe somme di denaro che serviranno in futuro per realizzare progetti come una casa, un’attività imprenditoriale in proprio, l’auto, la casa per i figli, e per garantirsi un benessere di base parallelo o complementare al reddito da lavoro in epoche successive.

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