Mps chiude il 2022 in rosso, ma punta a utile di 700 milioni nel 2023. «Hold» per analisti

Claudia Cervi

8 Febbraio 2023 - 11:53

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Mps chiude il 2022 in rosso con una perdita di 205 milioni, ma l’ad Lovaglio punta a un utile di 700 milioni nel 2023. Analisti cauti sulle prospettive future della banca. Ecco tutti i dettagli.

Mps chiude il 2022 in rosso, ma punta a utile di 700 milioni nel 2023. «Hold» per analisti

Mps ha presentato i risultati finanziari del 2022. A Piazza Affari il titolo sta ora perdendo l’1,4% a 2,3560 euro, dopo una partenza euforica.
Nonostante la crescita dei ricavi del 3,6%, la banca ha registrato una perdita di 205 milioni di euro nel corso dell’anno e sconta il costo dell’esodo incentivato di 4mila dipendenti. Al netto del piano di ristrutturazione da 925 milioni l’esercizio 2022 si sarebbe archiviato con un utile di 720 milioni di euro. Tuttavia, Mps ha dichiarato di puntare a un utile di 700 milioni nel 2023, dimostrando di avere una visione positiva per il futuro, confermata dai profitti del quarto trimestre pari a 156 milioni di euro (oltre il doppio del consensus).

Banca Monte Paschi Siena: positivi i risultati del Q4 2022

Il quarto trimestre del 2022 per Banca Monte Paschi Siena si è chiuso con un utile netto di 155,8 milioni di euro, superiore alle aspettative degli analisti. I ricavi hanno registrato un aumento del 15,6% rispetto al trimestre precedente, a 840 milioni di euro, grazie all’incremento del margine di interesse (+31,4%) a 499 milioni, che ha compensato la riduzione delle commissioni nette (-5,6% a 309 milioni). Anche gli altri ricavi della gestione finanziaria hanno registrato un aumento, grazie al risultato positivo della negoziazione.

Il Cet 1 ratio fully-loaded era del 15,6% a dicembre 2022 (stime per il 14%) e il Cet 1 ratio phased-in al 16,6%. Il rapporto costi/ricavi è al 60%, allineato al target del piano industriale al 2024. Secondo gli analisti si tratta di dati positivi, seppur viziati da un lieve deterioramento della qualità degli attivi.

L’amministratore delegato Luigi Lovaglio ha dichiarato che Mps non è più un problema sistemico per il Paese, ma è diventato un asset di valore. Lovaglio, scelto dal governo Draghi un anno fa per guidare la banca senese, ha presentato i risultati raggiunti in solo un anno di lavoro. Le sue parole sono giunte a due mesi dalla scadenza del board, prevista per aprile e compresa nelle nomine pubbliche del governo Meloni.

I risultati dell’intero 2022

Nel 2022 di Banca Mps ha visto un aumento dei ricavi a 3.088 milioni, una crescita del 3,6% rispetto al 2021, grazie alla crescita del margine di interesse del 26%, spinta dall’aumento dei tassi. Nonostante questo, la banca ha chiuso l’anno con una perdita di 205 milioni rispetto all’utile di 309,5 milioni del 2021. Una nota della banca spiega che questa perdita è stata causata dai costi di ristrutturazione di 925 milioni, legati al piano di esodi incentivati. Al netto di questi costi, l’esercizio si sarebbe infatti chiuso con un utile di 720 milioni. Nei prossimi anni la ristrutturazione porterà a risparmi per oltre 300 milioni di euro.

Il 2022 si è chiuso con un aumento del risultato operativo lordo, che ha raggiunto 989 milioni (+13,2%), grazie alla riduzione degli oneri operativi (-2,3%) e al contributo positivo del quarto trimestre (+60%). Tuttavia, le perdite sui crediti di Mps sono aumentate dai 250 milioni del 2021 a 417 milioni. Questo aumento include le rettifiche sulla cessione di crediti deteriorati e l’aggiornamento degli scenari macroeconomici. Nel 2021, invece, la banca aveva beneficiato di riprese di valore per circa 130 milioni su alcune posizioni.

Analisti «hold» su Mps

Gli analisti restano cauti sul titolo. I dati del quarto trimestre gettano le basi per una revisione del consenso per il 2023, ma la banca dovrà migliorare la produzione delle commissioni, come osserva Deutsche Bank, che fissa un target price a 3 euro sul titolo con rating «hold».

Equita Sim parla di una forte crescita dei risultati dovuta all’aumento dei tassi e alla riduzione dei costi operativi, «i cui effetti saranno pienamente visibili dal primo trimestre 2023».

Secondo Mediobanca Securities l’aumento del Cet1 rappresenta l’elemento più positivo dei conti. Per gli esperti il prezzo obiettivo su Mps è 2,25 euro (giudizio neutral).

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