Dopo una lunga malattia è morto all’età di 81 anni il petroliere Gian Marco Moratti, presidente della Saras e fratello di Massimo ex patron dell’Inter.
Si è spento all’età di 81 anni Gian Marco Moratti, petroliere e presidente della Saras che da tempo era malato. Fratello di Massimo ed ex marito di Letizia Moratti, è stato tra i maggiori protagonisti dell’industria italiana.
Oltre a guidare il Gruppo Saras, l’azienda di famiglia leader nella raffinazione del petrolio, Gian Marco Moratti è stato presidente dell’Unione petrolifera e di Norman Kraig & Kummel Italiana, oltre ad aver fatto parte del consiglio d’amministrazione della Bnl, del Corriere della Sera e naturalmente dell’amata Inter.
L’Italia piange Gian Marco Moratti
Con la morte di Gian Marco Moratti se ne è andato anche un pezzo della storia dell’industria nostrana. Classe 1936, dopo la laurea in Giurisprudenza ha ereditato dal padre Angelo la guida della Saras mantenendo la presidenza anche dopo la cessione delle quote al gruppo petrolifero russo Rosneft.
Padre di quattro figli ed ex marito di Letizia Moratti, già sindaco di Milano e ministro dell’Istruzione, anche lui come tutta la sua famiglia era molto legato ai colori nerazzurri dell’Inter tanto che ebbe le sue prime quote del club nel lontano 1948 come regalo da parte del padre.
Oltre al calcio, il nome della famiglia Moratti è da sempre legato alla raffinazione del petrolio. La Saras (Società Anonima Raffinerie Sarde) fu inaugurata nel 1966 dall’allora ministro dell’Industria Giulio Andreotti e in breve tempo è diventata una dei leader europei del settore.
Quotata in Borsa dal 2006, nell’aprile del 2013 il gruppo petrolifero russo Rosneft acquisisce dai Moratti il 13,7% delle quote con tutti i vari membri della famiglia che cedono interamente ogni loro partecipazione societaria.
Attualmente il gruppo conta quasi 2.000 dipendenti, con ricavi annui che sfiorano i 7 miliardi tanto da aver fatto registrare in Borsa un +12% dursnte lo scorso anno.
Gian Marco Moratti però è stato più di un semplice imprenditore. Assieme alla ex moglie Letizia, si è da sempre distinto come uno dei principali sostenitori della comunità di San Patrignano, centro da sempre in prima linea nella lotta contro la tossicodipendenza.
Grande il suo impegno anche sul fronte ambientale, tanto da aver fatto parte della commissione interministeriale per il coordinamento dell’emergenza energetica oltre ad aver spesso spinto per lo sviluppo delle energie rinnovabili.
Con l’addio a Gian Marco Moratti l’Italia intera perde uno dei suoi imprenditori più importanti, un simbolo della borghesia milanese che assieme alla sua famiglia ha contribuito a scrivere importanti pagine della storia industriale del nostro paese.
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