Morbillo, nuova variante in Italia: sintomi e perché è pericolosa

Giorgia Bonamoneta

17 Febbraio 2024 - 18:18

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In Italia è arrivata una nuova variante di morbillo. Cosa sappiamo delle mutazioni scoperte e cosa cambia rispetto al morbillo che conosciamo?

Morbillo, nuova variante in Italia: sintomi e perché è pericolosa

Una nuova variante del morbillo è arriva in Italia. I primi cinque casi sono stati identificati nell’area di Milano. Si tratta di una variante difficile da identificare e che può sfuggire ai test. Secondo gli esperti è capace di influire sui test molecolari per la diagnosi e renderli meno sensibili.

In uno studio condotto dall’Università di Milano e l’Istituto superiore di sanità (pubblicato su Eurosurveillance) sono stati analizzati i primi nuovi casi della variante di morbillo. Tra questi è emersa una storia di viaggi recenti. I Paesi coinvolti sono Uzbekistan, Thailandia e Italia meridionale.

I ricercatori italiani hanno notato diverse mutazioni che si sono verificate su una particolare porzione della nucleoproteina, ovvero proprio il bersaglio dei test rapidi utilizzati dai laboratori di sorveglianza.

Variante morbillo: i primi casi in Italia e studi sulla pericolosità

Uno studio condotto dall’Università di Milano, con l’Istituto superiore di sanità e pubblicato su Eurosurveillance ha rivelato una nuova variante di morbillo. Secondo i primi studi, basati sui casi confermati in Italia nella città metropolitana di Milano e nelle aree circostanti in Lombardia, la variante riesce a sfuggire ai test molecolari.

Tutti i casi sono stati classificati come genotipo D8, ma considerati sporadici. Questo vuol dire che non è stato trovato alcun chiaro legame epidemiologico tra loro.

I casi avevano però in comune un dato: una storia recente di viaggio. Alcuni dei pazienti positivi al morbillo erano stati all’estero, in Uzbekistan e Thailandia, mentre altri in Italia meridionale. Nello specifico, due di questi casi avevano viaggiato sia nel Sud Italia che in Thailandia ed erano entrambi infetti da ceppi di MeV, caratterizzati da diverse mutazioni.

Cosa cambia con la nuova variante di morbillo: stessi sintomi, ma test meno efficaci

Lo studio ha dimostrato che la nuova variante è capace di sfuggire ai test molecolari, ma non presenta sintomi differenti. I ceppi scoperti di MeV sono caratterizzati da tre diverse mutazioni, le stesse descritte in precedente da ricercatori svizzeri e coordinati da Francisco José Pérez-Rodríguez e pubblicati nel numero del 1° febbraio dell’Eurosurveillance.

Proprio questo studio aveva attirato l’attenzione dei ricercatori italiani dell’Università di Milano e del Dipartimento di malattia infettive dell’Iss. È iniziata così la caccia alle stesse mutazioni, che sono state trovate in Italia in una zona densamente popolata, proprio al confine con la Svizzera.

Le mutazioni sono tutte localizzate in una porzione della nucleoproteina, bersaglio dei test rapidi usati dai laboratori di sorveglianza. Questo si traduce, come si legge nello studio:

in una leggera perdita di sensibilità del test. Nessuno degli altri 614 ceppi (453 D8 e 161 B3) rilevati dal nostro laboratorio tra il 2017 (inizio delle attività di sorveglianza) e il 2023 possedeva queste mutazioni.

In conclusione, lo studio italiano conferma la scoperta dei risultati ottenuti da Pérez-Rodríguez e colleghi. La segnalazione della nuova variante permetterà di aumentare la consapevolezza sulla sua circolazione, che potrà essere rilevata con maggiore facilità, anche a fronte di una sensibilità ridotta. Inoltre lo studio permette di monitorare la diffusione della variante di morbillo e aggiornare di conseguenza i test per rilevare tutti i ceppi di MeV attualmente circolanti.

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