Mobilità sostenibile: Roma è l’ultima capitale europea secondo Greenpeace

Luca Secondino

25/05/2018

20/06/2018 - 10:23

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Roma è tredicesima su 13 capitali europee secondo il rapporto Living.Moving.Breathing di Greenpeace.

Mobilità sostenibile: Roma è l’ultima capitale europea secondo Greenpeace

La Capitale italiana è fanalino di coda in fatto di mobilità sostenibile, secondo una classifica apparsa nel rapporto “Living.Moving.Breathing” commissionato da Greenpeace a Wuppertal Institute.

Nonostante l’impegno delle istituzioni, c’è ancora molto da migliorare sui 5 parametri utilizzati nella valutazione: trasporti pubblici, sicurezza stradale, qualità dell’aria, gestione della mobilità e mobilità attiva.

Ogni parametro è stato valutato con un massimo di 20 punti, e Roma è risultata all’ultimo posto tra le capitali europee, superata dalle altre città in questa speciale graduatoria guidata da Copenaghen.

Mobilità sostenibile, Roma ultima in Europa

Le capitali del Nord Europa svettano sulle altre, e Roma, su un punteggio massimo di 100 punti, ne ha totalizzati soltanto 27, al di sotto di Mosca.

Copenagen è in testa con 57 punti, seguita da Amsterdam con 55 e Oslo a 50. Poi seguono Zurigo, Vienna, Madrid, Parigi, Bruxelles, Budapest, Berlino e Londra.

  • Copenaghen
  • Amsterdam
  • Oslo
  • Zurigo
  • Vienna
  • Madrid
  • Parigi
  • Bruxelles
  • Budapest
  • Berlino
  • Londra
  • Mosca
  • Roma

Come si vede dalla foto sulla classifica generale e le classifiche per settori, Roma è finita ultima anche per la sicurezza stradale e la gestione della mobilità: i dati sono quelli disponibili da fonti pubbliche ufficiali o direttamente dalle amministrazioni cittadine, e nel 2016 a Roma ci sono stati 25 incidenti mortali che hanno coinvolto i ciclisti e 47 che hanno coinvolto i pedoni.

Inoltre la gestione della mobilità non incoraggia l’utilizzo dei mezzi pubblici o alternativi, e questo comporta più traffico, più smog e più tempo per muoversi in città.

Dall’elettrico alle piste ciclabili

Purtroppo Roma non è un esempio virtuoso, ma nel prossimo futuro potrebbe salire qualche gradino nei rapporti sulla mobilità sostenibile: a maggio è stata inaugurata la fermata della Metro C che si ricongiunge con la Metro A, uno snodo fondamentale per tutti i cittadini del quadrante ovest e sud-ovest che devono raggiungere il centro.

Inoltre, lo scorso aprile si è tenuto il primo e-Prix, il Gran Premio della Formula E che nei prossimi tre anni porterà 700 colonnine di ricarica e postazioni di bike sharing. Roma si sta già impegnando nella mobilità condivisa, tra car sharing e biciclette a flusso libero come Obike, nonostante alcuni casi di vandalismo.

La città eterna è anche a lavoro per le piste ciclabili e dopo gli ultimi casi di incendio tra i bus dovrà pensare anche a rinnovare il parco circolante dei mezzi pubblici, tra i più datati e spesso lasciati in servizio senza manutenzione.

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