Ministero della Giustizia, concorso per 104 funzionari. Chi può candidarsi, prove e invio domanda

Giorgia Bonamoneta

25 Ottobre 2022 - 23:56

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Il ministero della Giustizia ha indetto un concorso per l’assunzione di 104 figure professionali. Ecco chi sono, requisiti e come inviare la domanda di partecipazione.

Ministero della Giustizia, concorso per 104 funzionari. Chi può candidarsi, prove e invio domanda

Il ministero della Giustizia ha indetto un concorso pubblico per la copertura di 104 posti vacanti. Si cercano funzionari di professionalità giuridico-pedagogica. La ricerca attraverso il bando di concorso permetterà a 104 figure professionali di firmare un contratto a tempo indeterminato.

Ecco come candidarsi e quali sono le prove, più tutti gli altri dettagli utili per inviare la domanda e partecipare al bando.

Ministero della giustizia: bando di concorso per 104 posti di lavoro

In Gazzetta Ufficiale è stato pubblicato, con scadenza il 24 novembre 2022, il bando per il concorso pubblico per la ricerca di 104 funzionari con competenze giuridiche e pedagogiche. La ricerca per il profilo professionale prevede la firma di un contratto a tempo indeterminato.

Attenzione: i posti disponibili sono 104, ma il 20% è riservato al personale appartenente ruoli del ministero della giustizia, compresa l’amministrazione penitenziaria, impossessa dei requisiti.

I requisiti e le condizioni per la partecipazione sono, oltre alla nota cittadinanza italiana o di paesi dell’unione europea e al godimento dei diritti politici e civili, i seguenti:

  • diploma di laurea in scienze dell’educazione, della formazione, giurisprudenza, psicologia, sociologia, programmazione e gestione dei servizi educativi e formativi, metodi per la ricerca e titoli equiparati ed equipollenti
  • idoneità fisica allo svolgimento delle mansioni
  • qualità morali e di condotta

Al contrario non possono partecipare al concorso chi è stato destituito o licenziato in seguito a un procedimento disciplinare presso la pubblica amministrazione o chi è stato interdetto dei pubblici uffici. Tutti i requisiti devono essere posseduti al momento della scadenza del bando, ovvero alla data ultima utile per la presentazione della domanda.

Ministero della giustizia: come inviare la domanda di partecipazione

La domanda di partecipazione al concorso va inviata esclusivamente in formato telematico, quindi compilando il modulo previsto. Si accede alla domanda attraverso l’identità digitale Spid sul sito ufficiale del ministero della Giustizia.

Al momento della compilazione della domanda bisogna possedere tutti requisiti richiesti, ma sarà possibile modificare e aggiungere in seguito, prima del giorno della scadenza (24 novembre 2022) tutte le informazioni. La domanda va compilata con nome e cognome, data di nascita e codice fiscale, l’iscrizione alle liste elettorali, la prova di non aver riportato condanne penali e di rispettare i requisiti sopra richiesti.

Attenzione: sempre nella domanda bisognerà indicare l’eventuale possesso di titoli riserva, altrimenti non saranno presi in considerazione.

Ministero della giustizia: come si svolge il concorso (le prove)

Il concorso si suddividerà in una fase scritta e una orale, nella quale saranno accertate anche le conoscenze nella lingua straniera e le capacità di uso di apparecchiature elettroniche e informatica.

La prova scritta consiste in una serie di domande a risposta multipla su materie quali:

  • ordinamento penitenziario
  • pedagogia

Saranno ammessi alla prova orale i candidati che avranno ottenuto un punteggio di almeno 21 su 30. La prova orale verterà sua volta sulle materie della prova scritta, al quale si aggiungono però elementi di:

  • diritto costituzionale
  • psicologia
  • sociologia del disadattamento
  • criminologia
  • scienze dell’organizzazione

La prova orale si supera a sua volta con un punteggio di 21 su 30. La graduatoria sarà quindi stilata in base al risultato della somma delle due prove, e dall’esame delle competenze linguistiche e informatiche svolte in sede di prova orale. I vincitori saranno invitati a stipulare un contratto individuale a tempo indeterminato, ma la disposizione sul territorio dipenderà esclusivamente dalla necessità degli istituti penitenziari e non ci sono preferenze esprimibili in tal senso. L’assegnazione della sede di lavoro è disposta in base alla graduatoria finale, mentre per cambiare la destinazione bisognerà attendere un periodo non inferiore a 5 anni nella sede assegnata.

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