Milano, la città vetrina che nasconde il prezzo sociale del potere

Lorenza Morello

20 Luglio 2025 - 15:05

Tra affitti inaccessibili, studentati bloccati e silenzi bipartisan, esplode una nuova “Consuletopoli” senza tangenti ma con lo stesso puzzo di sempre.

Milano, la città vetrina che nasconde il prezzo sociale del potere

C’era una volta, una Tangentopoli fa, chi sosteneva che ce ne sarebbe stata un’altra, e chi lo disse oggi può giustamente gridare “Avevo ragione”. Perché solo questo è rimasto a questa povera Italia che si è divisa in caste: il poter dire “Avevo ragione”. Come se l’avere ragione fosse l’unica ragione per vivere. Per questo si dovevano erigere “torri dal nulla” [cit.], perché si era convinti di avere ragione.

Così come si era convinti di avere ragione decidendo di tirare su una città per ricchi sfavillante e spietata (oltre che inutile), con abitazioni a minimo 1500 euro al mese per un buco sfavillante (perché Milano sfavilla, e se sfavilla Milano sfavilla il buco), chiedendoti garanzie che nemmeno un usuraio con passato di stragista mafioso avrebbe la faccia tosta di chiedere a un essere umano. Siamo alla pornografia abitativa dentro l’ancor più pornografico delirio di onnipotenza di chi era parte di un metodo consolidato, disinvolto, discusso, discutibile e vergognoso – ma la vergogna che ci accomuna è sempre vieppiù un sentimento postumo in questo mondo che parla persino di Dio pur di fare soldi facili – metodo che conoscevano tutti, ma di cui nessuno parlava, fatto anche di “facilitazione/accelerazione delle pratiche edilizie”, così che “i grattacieli possano sbucare in fretta” insieme magari ai “tre studentati di Rogoredo, Greco e San Leonardo che avrebbero dovuto accogliere 1500 studenti fuori sede e sono bloccati per effetto dell’inchiesta)”, il virgolettato è da Repubblica.

Tutto secondo copione: ci sono i colpevoli presunti su cui riversare il proprio odio e la prossima aggressività. Qualche assessore, un sindaco (rieletto, quindi alla fine di cosa ci stiamo lamentando?), una giunta che bene o male farà il suo mestiere come lo fanno tutte in un paese che non può certo ergersi ad esempio di trasparenza, e una città, Milano, che funziona per circoli chiusi. I circoli chiusi, come le bombe atomiche, non nascono da soli: le bombe, come i circoli chiusi, deflagrano. E fanno rumore. E vittime. [...]

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