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I migliori videogiochi horror su Amazon da giocare la sera di Halloween 2022

Giulia Manzi

16 Ottobre 2022 - 15:36

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Celebrare la notte di Halloween 2022 con una maratona di videogiochi: i migliori titoli horror disponibili su Amazon.

I migliori videogiochi horror su Amazon da giocare la sera di Halloween 2022

La notte più spaventosa dell’anno si avvicina. Tra zucche, fantasmi, zombie e altri elementi caratteristici della festa di Halloween, la parola d’ordine è: spaventarsi.

Il mondo dell’intrattenimento, per la stagione delle zucche, si concentra così sul tema horror e sono tanti i modi in cui si cerca di spaventarsi assieme agli amici o da soli. I film sono i grandi protagonisti della notte di Halloween 2022 e diversi canali di streaming mettono a disposizione un catalogo horror ben fornito per gli appassionati del genere, ma anche il panorama dei videogiochi horror offre un’ampia gamma di opzioni.

I 10 migliori videogiochi horror su Amazon per Halloween 2022

Tra grandi classici rimasterizzati per le console più moderne, a videogiochi indie capaci di creare un’ottima suspense e atmosfera per la Notte delle Streghe, trascorrere la serata di Halloween 2022 in compagnia degli amici con una maratona di videogiochi, è una possibilità da non scartare.

Ma come orientarsi nella scelta dei migliori videogiochi horror?

Ecco una selezione dei 10 migliori videogiochi horror disponibili su Amazon da giocare ad Halloween 2022.

1) Hollow Knight

Hollow Knight è un’avventura dinamica in 2D, in stile Metroidvania, sviluppato e pubblicato da Team Cherry. Il gioco si incentra su un misterioso Cavaliere e sul suo viaggio attraverso il decaduto regno di Nidosacro. Nel suo cammino, il Cavaliere incontra insetti senza mente e colpiti da una strana Infezione.

Hollow Knight presenta una varietà di Png con cui interagire e ben 4 finali che si sbloccano a seconda delle scelte di gioco. L’area da esplorare è ampia e non guidata, anche se alcune zone sono sbloccabili solo in seguito al conseguimento di una determinata abilità.

Adatto a grandi e piccini (dai sette anni in su), è un’ottima avventura horror disponibile per PS4, Steam, Xbox One e Nintendo Switch da giocare in famiglia o se si vuole entrare nell’atmosfera di Halloween senza spaventarsi troppo.

2) Calling

Se un videogioco horror ha saputo sfruttare bene la tecnologia Wii, quel videogioco è senz’altro Calling. Telecomando che squilla come un telefono cellulare, movimenti coordinati con quelli del personaggio e capacità degli sviluppatori di sfruttare ogni singolo tasto del controller in maniera intelligente, garantiscono un’immersività quasi totale nei panni dei diversi protagonisti del gioco.

Da una strana chat si viene catapultati in quello che viene definito Abisso Mnemonico, uno spazio dove sono presenti dei luoghi caratteristici dell’horror e della tradizione giapponese (scuola, ospedale, casa di bambole...). Il giocatore si troverà a vestire i panni della studentessa Rin, del giornalista Makoto, del nerd Shin e dell’anziana Chiyo, con l’obiettivo di svelare il mistero attorno a Kuro Neko, una bambina spettrale che sembra essere l’origine dell’Abisso.

Calling non presenta solo una modalità di gioco perfettamente integrata con la console, ma anche la capacità di attingere ad ampie mani a tutti i videogiochi horror che lo hanno preceduto. Terrorizzante e adrenalinico al punto giusto, risente un poco della ripetitività - necessaria, ma eccessiva - nel dover ripetere gli stessi quadri con lo stesso personaggio più di una volta per completarlo. Ciò nonostante, tra le mail inviate alla Wii, i messaggi della spaventosa Donna in Rosso, e degli eventi casuali che non è detto si ripetano a ogni avvio del gioco, Calling è capacissimo di tenere incollato il giocatore e rientrare in questa lista di migliori videogiochi horror su Amazon.

3) Little Nightmares I&II

Protagonista del panorama horror più recente, Little Nightmares è un videogioco a piattaforme-rompicapo per Microsoft Windows, PlayStation 4, Xbox One e Nintendo Switch.

Il primo volume racconta la storia di Six, una bambina in impermeabile giallo che deve cercare di scappare da una nave-resort, Le Fauci. Per riuscire nel suo intento, dovrà sfuggire a grottesche creature sfruttando l’ambiente circostante per crearsi delle vie di fuga.

Nel secondo Little Nightmares, che in realtà sarebbe un prequel, il giocatore vestirà i panni di Mono, un bambino che gira con un sacchetto di carta in testa e che sarà accompagnato dalla protagonista del primo gioco, mossa dall’IA. Mono e Six dovranno spostarsi in una città distorta e perturbante, dove regna una malvagia Trasmissione capace di consumare i suoi Spettatori.

Frustrazione, realtà distorta, ambienti e avversari grotteschi e concettualmente intelligenti, il dittico di Little Nightmares non prevede molte ore di gioco (le tempistiche si allungano per la difficoltà) ed è consumabile, se si è abili videogiocatori, facilmente in una stupefacente maratona di Halloween.

4) The Evil Within

Non è un videogioco per player inesperti il primo capitolo di The Evil Within, il survival horror firmato Shinji Mikami (il creatore di Resident Evil). Nei panni del detective Sebastian Castellanos, il giocatore dovrà investigare su un macabro omicidio di massa al Beacon Mental Hospital, cadendo preda di entità soprannaturali che infestano la zona.

The Evil Within trascina il giocatore in un limbo tra realtà, finzione e follia, ma anche di enorme difficoltà. Ogni movimento dev’essere accuratamente pesato, ogni proiettile serbato con cura e non sprecato... non bisogna sottovalutare né le trappole di cui sono disseminati i percorsi, né il più piccolo nemico. Un gioco, insomma, pensato per chi ama le sfide immersive e per nulla semplici, dove tenere alta la concentrazione è indispensabile per sopravvivere.

5) White Day - A labirint named school

Non sempre l’amore fa bene. E di quest’amara verità diventerà consapevole Lee Hui-min, il protagonista di White Day - A labirint named school. Recatosi a scuola di notte per restituire un quaderno perduto alla ragazza che gli piace in occasione del White Day, Lee Hui-min si troverà intrappolato nell’edificio e dovrà risolverne i misteri e salvare le ragazze che si trovano all’interno con lui.

White Day è un survival horror che potrà essere apprezzato dai videogiocatori più pazienti (molto pazienti) e old style. Nonostante sia stato svecchiato rispetto al suo esordio nel 2001, risente ancora di una fluidità di gioco macchinosa e di texture di scarsa qualità rispetto alle potenzialità della console.

Il giocatore è chiamato a esplorare le diverse aree della scuola, a sbloccarne altre, a sfuggire ai fantasmi delle leggende coreane che la dimorano e a un fin troppo ligio custode notturno, che tuttavia avviserà del suo avvicinamento fischiettando un ben riconoscibile (e snervante) motivetto. Interessante e molto realistico il non poter mai affrontare direttamente gli avversari: Lee Hui-min potrà solo scappare e nascondersi.

Una buona gamma di Png, soprattutto femminili, e le interazioni con questi cambieranno il corso della storia, portando il giocatore a diversi finali più o meno aperti o più o meno tragici. Sfiziosi anche i trofei, di cui alcuni davvero impensabili.

Sconsigliato a chi predilige grafiche e gameplay più moderni, White Day è un ottimo videogioco horror per i nostalgici della vecchia scuola, che sapranno apprezzare le atmosfere e le dinamiche di gioco più macchinose.

6) Song of horror

Atmosfere alla Lovecraft e alla E.A. Poe, raccolta di oggetti, esplorazione, 4 personaggi giocabili, una meccanica di gioco fluida e una storia accattivante carica di tensione, Song of horror è senza dubbio uno dei migliori videogiochi horror disponibile su Amazon per passare una notte di Halloween da brividi.

La trama segue la storia di Daniel Noyer, un ex alcolista che svolge il ruolo di assistente del curatore editoriale di un’importante casa editrice. Una sera, viene informato dal capo che il celebre scrittore Sebastian Husher, che avrebbe dovuto consegnare a breve il suo ultimo romanzo, è sparito nel nulla assieme alla sua famiglia. Il protagonista deve recarsi presso la casa degli Husher e chiarire la situazione, ma l’antica dimora è permeata da una strana atmosfera e al suo interno avvengono episodi sinistri, violenti e raccapriccianti.

Song of horror è un survival horror a telecamera fissa, con una trama ricca di spunti narrativi e di richiami alla letteratura horror e un’IA procedurale che renderà l’esperienza di gioco ancora più coinvolgente. A spingere il gioco verso una totale immersione, la dinamica della morte permanente: una volta che il protagonista è deceduto, non si torna indietro, ma bisogna proseguire la storia con l’utilizzo dei tre personaggi rimasti che aggiungeranno elementi alla storyline. Una volta morti tutti i personaggi giocabili, si arriva al definitivo Game Over.

L’ostacolo principale riscontrato nel titolo d’esordio della casa di produzione Protocol Games è quello della lingua. Doppiaggio e sottotitoli sono totalmente in inglese, il che rende difficile per i non anglofoni godersi la complessità narrativa del gioco. Tuttavia, Song of horror resta un titolo che ha saputo far coesistere in maniera originale il gameplay tradizionale dei survival horror e una trama originale e ben strutturata.

7) Dying Light

È per Switch la platinum edition di Dying Light, contenente il primo volume del gioco e il corposo Dlc, Dying Light: The Following. L’edizione speciale del survival horror si svecchia dal suo esordio del 2015 e si arricchisce di un comparto tecnico come l’utilizzo dello schermo tattile in modalità portatile per zoomare la mappa, la mira con i sensori di movimento integrati nei joy-con e la possibilità di scassinare serrature utilizzando la console come se fosse una forcina. Questo, senza rinunciare agli standard qualitativi della prima versione per PS4 e Xbox One, con un abbassamento della risoluzione grafica a causa della portabilità abilmente camuffato.

In un mondo devastato da un’epidemia zombie, il membro dell’associazione umanitaria Gre, Kyle Crane, viene paracadutato sulla città di Harran con l’ordine di recuperare un file segreto, che contiene una cura incompleta per il virus, rubato dal politico locale Kadir Suleiman.

Sebbene la scrittura non sia il punto focale della produzione, la trama non sfigura rispetto alle dinamiche di gioco che puntano su una mappa ampia da esplorare senza limiti e su un affascinante sistema di movimento incentrato sul parkour. Anche la quantità di contenuti è impressionante, tra missioni secondarie e collezionabili, e la possibilità di approccio alle missioni incredibilmente varia. È possibile, infatti, scegliere tra stealth, parkour, corpo a corpo e una fuga a gambe levate utilissima per scappare dagli avversari più complessi.

Modalità interessanti di Dying Light sono la possibilità di azioni cooperative fino a 4 giocatori e l’alternanza giorno-notte: le missioni diurne si concentrano sull’esplorazione e sull’avanzamento della trama orizzontale, quelle notturne sulla fuga dagli zombie. Un apparato grafico complesso, dinamico e soprattutto fluido, cosa importante in un Fps (First Person Shooter), garantisce un pieno coinvolgimento e un climax adrenalinico per tutta la durata del gioco.

8) Resident Evil Origins Collection

Un classico che non può mancare nella lista dei migliori videogiochi horror disponibili su Amazon per Halloween, è senza dubbio il primo titolo di Resident Evil, disponibile in formato HD nella nuova collection Origins. La collection comprende la rimasterizzazione di Resident Evil e Resident Evil 0, oltre a tutti i pacchetti costumi alternativi di Resident Evil 0 (per un totale di 8 costumi scaricabili).

La storia non ha bisogno di molte presentazioni: nella città immaginaria Racoon City, nel Midwest americano, strani casi di omicidio collegati a fenomeni di cannibalismo spingono le squadre di polizia e dei servizi segreti a indagare. Le tracce portano a una vecchia villa che si rivela essere il centro degli esperimenti illegali della multinazionale Umbrella Corporation. La corporazione utilizza infatti la villa come laboratorio per sintetizzare e sperimentare armi biologiche. Un virus, tuttavia, sembra essere sfuggito al controllo dell’Umbrella e aver infettato i membri dello staff e la fauna circostante, generando dei veri e propri mostri.

All’interno della collection Origins, i giocatori di vecchia data potranno ripassare in alta definizione il primo capitolo di Resident Evil e lo spin-off Resident Evil 0, mentre i nuovi giocatori avranno la possibilità di affacciarsi per la prima volta al capostipite dei survival horror.

La possibilità di passare da un personaggio all’altro solo utilizzando un tasto cambia del tutto l’approccio alla partita, visto che muta il tipo di armi, la disposizione degli oggetti nelle aree da esplorare, le missioni da portare a termine e gli incontri con i Png. Anche se il gameplay e la struttura del gioco restano invariati, la dinamicità regalata da questo «salto» di personaggio aumenta la variabilità dell’esperienza videoludica.

Resident Evil si compone di una grande parte esplorativa, di raccolta oggetti, enigmi da risolvere e combattimenti con i mostri, che si possono affrontare o evitare (se possibile). Il bestiario è vario: dagli zombie tradizionali, lenti e letali, agli hunter, delle creature rettiliformi in grado di decapitare in un colpo il malcapitato giocatore, agli animali mutati e ai Crimson Head, una variante più rapida e aggressiva dei normali zombie.

Il gioco, a telecamera fissa, presenta inquadrature di stampo cinematografico che cambiano all’interno dello stesso ambiente e costringono il giocatore a stare sempre all’erta. Una nota di merito al sonoro: l’impianto audio di Resident Evil è indispensabile per giocare al meglio, visto che molti dei suoni possono avvisare della presenza di un nemico, altrimenti ancora invisibile.

Sempre presente, come nelle prime edizioni, il salvataggio limitato dalla quantità di «dischetti» per la macchina da scrivere che si trovano in giro, il che costringerà il giocatore a ponderare attentamente ogni singolo salvataggio.

Insomma, un gioco ideale per tuffarsi nell’atmosfera horror della notte di Halloween!

9) Yomawari Night Alone & Yomawari Midnight Shadow

La festa di Halloween, nata come Samhain, serviva a esorcizzare alcuni terrori ancestrali. Tra questi, la paura che accompagna l’umanità dalla notte dei tempi: l’auclofobia, ovvero la paura del buio.

Proprio di paura del buio parla il videogioco della sviluppatrice nipponica Yu Mizokami: Yomawari Night Alone, un gioco che cerca di far rivivere le ansie partorite nell’infanzia, per la precisione quella di oscure creature che si annidano nelle tenebre, pronte ad attaccare gli ignari malcapitati.

Nato per Pc e PlayStation Vita, la saga di Yomawari si arricchisce di un secondo capitolo - Yomawari Midnight Shadows - e si propone al videogiocatore più coraggioso in un doppio titolo per la console Nintendo Switch.

Entrambi i giochi sono sviluppati dalla prospettiva di una bambina che si trova a girare per la città da sola di notte e che dovrà sfuggire ai fantasmi della mitologia giapponese pronti ad attaccarla.

Se in Yomawari Night Alone la piccola Yui sarà impegnata nella ricerca della sorella scomparsa, in Yomawari Midnight Shadows il giocatore dovrà interpretare alternativamente Yui e l’amica Haru, intente a cercare l’amica da cui si sono ritrovate misteriosamente separate.

Nell’esplorare la zona della mappa, raccogliendo oggetti utili a proseguire nella storia, il giocatore dovrà tenere d’occhio due indicatori: l’incremento della frequenza cardiaca, che consente di percepire la vicinanza delle minacce (e che limita i movimenti man mano che si innalza) e la barra della stamina, che si scarica quando si accelera il passo per sfuggire ai pericoli annidati nei paraggi. Le entità non si possono combattere, ma solo essere eluse uscendo dal raggio d’azione, o nascondendosi in cespugli o armadietti, oppure distratte col lancio di un sasso o di altri oggetti. Un singolo colpo equivale al Game Over, dopo il quale si potrà ripartire dall’ultimo punto di salvataggio.

La saga di Yomawari riprende le atmosfere di vecchi platform in 8bit e un sistema di salvataggio a «offerta» simile a Resident Evil. Bisognerà infatti raccogliere delle monetine da lasciare come offerta presso le statue Jizo per effettuare un salvataggio, ma queste sono limitate nel gioco e può capitare di «sprecarle» lanciandole per sbaglio contro un mostro.

Interessante e grande apportatore di atmosfera, l’apparato audio. Yomawari rifiuta la presenza di musiche di sottofondo, preferendo suoni naturali e il silenzio che, assieme all’incessante battito cardiaco della protagonista aumentano la tensione ansiogena.

Il gameplay nel primo capitolo risulta, nelle sette ore necessarie al completamento del gioco, frustrante soprattutto per la linearità della trama e la morte sul colpo inflitta dai mostri. Tuttavia, in Yomawari Midnight Shadows le tendenze monotematiche diminuiscono: le prospettive di gioco si ampliano e anche gli ambienti da esplorare diventano più interattivi.

Il punto forte di Yomawari, tuttavia, restano la tensione, l’importanza alla deduzione e all’intuizione per procedere nel gioco e la capacità indubbia di creare ansia e apprensione nel giocatore. Gli appassionati delle atmosfere horror nipponiche, e quindi abituati a determinate dinamiche più lente e meno da jump scare, non possono lasciarsi sfuggire questo titolo disponibile su Amazon.

10) The Last of Us - Remastered

È una riedizione quella proposta dai Naughty Dog in The Last of Us - Remastered. Il celebre titolo action-adventure nato per PlayStation3 e riproposto per PlayStation4 si assicura un posto d’onore nella lista dei migliori videogiochi horror su Amazon, per la sera di Halloween.

Sospeso tra scienza e i titoli zombie più famosi, The Last of Us è ambientato in un mondo dove il fungo parassita Cordyceps ha sviluppato una mutazione in grado di infettare gli esseri umani. L’unica a resistere all’infezione sembra essere Ellie, una ragazzina che viene affidata al protagonista Joel. Spetterà al giocatore, nei panni del contrabbandiere, portare Ellie fino alla struttura dove grazie a lei si potrà sviluppare un vaccino.

The Last of Us - Remastered include tutte le patch e contenuti prodotti finora: dall’espansione single player Left Behind, fino alle mappe multiplayer dei Dlc e del bundle Realismo, passando per il «making of» del gioco e la modalità fotografica.

L’esperienza di gioco è incredibilmente attiva: le modalità di difficoltà, che vanno da “Sopravvissuto” a “Realismo” consentono diversi livelli di immersività, coadiuvate anche da una grafica dettagliata e i movimenti fluidi dell’avatar. Nel percorso di gioco, è possibile anche potenziare Joel attraverso degli integratori appositi, oppure aumentare l’efficacia delle armi e fabbricarne altre presso appositi tavoli da lavoro, purché si siano raccolti abbastanza ingranaggi da permettere le modifiche.

I nemici possono essere di due tipologie: gli “infetti” e gli “umani”, ma la vera ricchezza di The Last of Us è l’esperienza ibrida tra quella videoludica e quella cinematografica. Il titolo di Naughty Dog, infatti, è un vero e proprio film interattivo, con uno strato narrativo in grado di integrarsi perfettamente con il gameplay classico dei survival horror e una trama avvincente e commovente.

Un impianto grafico e uno storytelling definito, assieme a una profonda caratterizzazione dei personaggi e a un gameplay fluido e realistico, fanno di The Last of Us uno dei migliori videogiochi horror da giocare in una sola mandata durante la notte di Halloween. Un’esperienza esaustiva e senza tempo.

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