Metro A Roma chiusa anche di giorno, perché è un rischio concreto

Alessandro Nuzzo

11/03/2023

11/03/2023 - 10:50

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Chiudere la linea A della metro di Roma solo di notte per lavori come sta accadendo potrebbe non bastare e si prospetta una chiusura anche diurna.

Metro A Roma chiusa anche di giorno, perché è un rischio concreto

Dallo scorso mese di luglio le metro della linea A di Roma stanno chiudendo alle 21 anziché al solito orario dell’1,30 per lavori su tutta la tratta. La durata complessiva sarà di 18 mesi con l’obiettivo di arrivare in tempo per dicembre 2024 in vista del Giubileo che porterà nella capitale un imponente flusso di turisti.

Si tratta di lavori di rifacimento di tutto l’armamento, cioè binari, traversina e pietrisco. Ogni notte si viaggia ad una media di circa 70 metri e fino ad oggi sono stati 7 i chilometri terminati, circa 1/3 del totale. Ritmi frenetici, lavoro incalzante da svolgere minuziosamente rispettando anche le tempistiche di riaprire la metro alle 5.30 del giorno dopo. Per questo non possono essere ammessi errori o distrazioni e gli operai si ritrovano a lavorare sotto pressione.

Una percentuale di rischio che la tabella di marcia possa andare più lentamente di quanto previsto c’è. Per questo l’ipotesi di una chiusura della metro anche diurna è presa in considerazione. A dirlo è stato il dg di Atac Alberto Zorzan che in Commissione mobilità del Comune di Roma ha spiegato che non è esclusa l’ipotesi di effettuare i lavori anche di giorno, nelle fasce meno frequentate, per togliere un po’ di pressione e stress dalla macchina delle manutenzioni.

Questo potrebbe tramutarsi in nuovi disagi per i cittadini della capitale. Al momento sono solo ipotesi e non si conosce né tempi né orari ma una cosa è certa: i lavori devono terminare entro le tempistiche previste.

I lavori sulla linea in vista del Giubileo prevedono anche l’arrivo di nuovi treni: 12 per la linea B e 2 per la A. Ma anche qui ci sono stati degli intoppi. Dopo l’assegnazione del bando all’azienda spagnola Caf è arrivato il ricorso della seconda classificata Hitachi. La Caf si è poi ritirata e l’assegnazione è passata appunto alla Hitachi con il risultato che i tempi si sono allungati. Si spera di avere i treni almeno per dicembre 2024 alla vigilia dell’inizio del Giubileo.

Ancora deserto il bando per la manutenzione di scale mobili e ascensori

Poi c’è la situazione della manutenzione delle scale mobili e degli ascensori che nella maggior parte delle stazioni sono funzionanti o a singhiozzo o totalmente fermi. Si pensi ad esempio alla fermata Repubblica che dopo l’incidente del 2018 quando una scala mobile crollò sotto il peso dei tifosi del CSKA Mosca in trasferta a Roma, è rimasta chiusa per 246 giorni. Nonostante i lavori di ammodernamento ancora oggi alcune scale mobili sono ferme. Stesso discorso per Subaugusta, Manzoni o Furio Camillo con ascensori e scale ferme da mesi.

Il lotto del bando comprensivo della manutenzione degli impianti di metro A, C, parcheggi e depositi vari, è andato deserto. La cifra è già lievitata da 7 a ben 21,5 milioni di euro perché sono migliorate le prestazioni richieste. L’Atac ha pubblicato un nuovo bando e la speranza è che venga finalmente assegnato entro giugno, cioè entro la scadenza di quello attuale, altrimenti le metro potrebbero restare totalmente senza manutenzione.

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