Meta: multe da 390 milioni di euro per la violazione del Gdpr

Niccolò Ellena

5 Gennaio 2023 - 16:35

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La società di Mark Zuckerberg è stata multata dalla Data Protection Commission irlandese per aver violato le norme europee in materia di Gdpr.

Meta: multe da 390 milioni di euro per la violazione del Gdpr

Meta, la società di Mark Zuckerberg è stata nuovamente sanzionata il 4 gennaio 2023. Questa volta, a comminare le sanzioni, due per la precisione, è stata la Data Protection Commission (DPC) irlandese, in seguito a un’indagine aperta a fronte di due denunce, una proveniente dall’Austria e una dal Belgio.

L’autorità irlandese, che ha agito su richiesta dell’Unione europea, ha accusato Meta di aver violato il Gdpr, in relazione alla fornitura dei servizi offerti da Facebook e Instagram. Il caso è stato processato in Irlanda perché la base dell’azienda si trova lì, a Dublino.

Meta ha obbligato gli utenti ad accettare termini e condizioni

Le due multe - da 210 milioni di euro per Facebook e 180 milioni di euro per Instagram - sono dovute a delle violazioni commesse nell’ambito dell’uso dei dati.

In particolare, l’accusa ha affermato che Meta non sarebbe stata sufficientemente chiara quando, in concomitanza con l’entrata in vigore del Gdpr (2018), ha modificato i suoi termini e condizioni, obbligando di fatto gli utenti ad accettare la pubblicità personalizzata per continuare a usare i servizi, il che è illegale nell’Ue.

I regolatori hanno sancito che il consenso per i servizi personalizzati e la pubblicità personalizzata deve essere espresso in modo distinto e chiaro. L’autorità ha chiesto a Meta di uniformare le sue pratiche alle norme dell’Unione europea entro 3 mesi.

La risposta di Meta

L’azienda di Zuckerberg ha già annunciato la sua volontà di fare ricorso e di non riconoscere come legittime le sanzioni, poiché, attraverso un comunicato ha affermato che «siamo convinti che il nostro approccio rispetti il Gdpr, pertanto siamo delusi da queste decisioni e intendiamo impugnare sia la sostanza delle sentenze che le multe».

Non è dato attualmente sapere quanto ancora possa andare avanti il caso, quello che è certo è che se Meta fosse costretta ad abbandonare gli annunci pubblicitari personalizzati avrebbe un grosso problema, dal momento che questi rappresentano un’importante fonte di sostegno economico per l’azienda.

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