Bollette, di quanto aumentano con il passaggio dal mercato tutelato a quello libero? Facciamo chiarezza.
Definito il passaggio dal mercato tutelato a quello libero, per il quale ci sono pochissime possibilità di una proroga, è bene capire in che modo le nuove tariffe incideranno sulla bolletta.
D’altronde, Elly Schlein - leader del Partito Democratico - ha parlato di “tassa Meloni”, proprio a indicare i maggiori costi che dovrebbero esserci per le famiglie con il passaggio dal mercato tutelato a quello concorrenziale.
Ma è davvero così? Per rispondere dobbiamo guardare a quelle che sono le tariffe del mercato tutelato rispetto a quelle che del mercato libero, fermo restando che qui ci sono decine di promozioni e offerte ed è quindi complicato analizzarle tutte.
Quanto si paga oggi nel mercato tutelato
Le tariffe di luce e gas nel mercato tutelato sono uguali per tutti e definite da Arera ogni mese per il gas e ogni tre per l’energia elettrica.
La differenza rispetto al mercato libero, dove invece le tariffe vengono liberamente definite dal fornitore, sta tutta qui ossia nella cosiddetta spesa per l’energia. Per il resto sulla bolletta si applicano le stesse voci (ma vi consigliamo di accertarvene nel momento di sottoscrizione del contratto):
- spesa per il trasporto dell’energia elettrica e gestione contatore;
- spesa oneri di sistema.
A ciò si aggiunge il canone Rai, che nel 2024 viene ridotto, come pure eventuali conguagli. Da sottrarre poi il bonus sociale per chi ne ha diritto, che si applica tanto nel mercato tutelato quanto nel libero.
Dobbiamo quindi concentrarci sulla spesa per l’energia, unica componente che differenzia il mercato tutelato da quello libero. Nel dettaglio, a oggi nel mercato tutelato si spende:
- Materia gas naturale: 0,520421 (euro/smc);
- Materia energia elettrica: 0,15791 (euro/kWh) nella fascia unica, 0,16172 e 0,15611 (euro/kWh) nella bioraria.
A tal proposito, considerando un consumo medio di gas di 1.400 metri cubi l’anno, ne risulterà una spesa mensile di circa 60 euro. Per quanto riguarda l’energia elettrica, invece, il consumo medio è di 2.200 kwh: quindi, nella fascia unica il prezzo mensile per la quota energia è di circa 30 euro al mese.
Quanto si paga oggi nel mercato libero
A questo punto possiamo fare un confronto con le tariffe previste dal mercato libero, così da capire a quanto ammonta “la tassa Meloni” indicata dal segretario del Partito Democratico.
Iniziamo dal gas, dove con il mercato libero oggi sono disponibili (tra le tante) le seguenti offerte:
- E-Light Enel, il prezzo per la materia 0,74 euro/Smc, quindi considerando un consumo medio annuo di 1.400 metri cubi, ne risulterà una spesa di 86 euro circa, quindi molto di più rispetto a quanto attualmente previsto dal mercato libero;
- Fixa time Eni Plenitude, con prezzo per la materia prima pari a 0,6650 euro/Smc e una bolletta che in media può arrivare, per la sola quota energia, a 77,50 euro;
- Acea Energia Placet Fissa Gas, con prezzo di 0,737euro/Smc e una bolletta che può arrivare a 85 euro.
Per quanto riguarda l’energia elettrica invece:
- E-Light Enel, dove il prezzo per la materia energia è di 0,18 euro/kWh. Rispetto al mercato tutelato, quindi, con un consumo medio di 2.200 kwh l’anno ne risulta un prezzo di 33 euro, poco più rispetto a quanto si paga attualmente;
- Fixa time Eni Plenitude, con prezzo materia energia di 0,1829 euro/kWh. In media, quindi, siamo intorno ai 33,50 euro.
- Acea energia placet variabile luce, dove si aggiunge 0,0325 euro/kWh al Pun che a ottobre è stato pari a 0,13426 euro/kWh. Complessivamente, quindi, il costo per la componente energia è di 0,16676 euro/kWh, con un costo appena superiore a quello del mercato libero in quanto si attesta mensilmente sui 30,50 euro.
Di fatto, non c’è molta differenza tra il mercato tutelato e quello libero per quanto riguarda l’energia elettrica. Una maggiore distanza, tanto che può arrivare a più di 20 euro al mese, la troviamo invece per il gas.
Le offerte del mercato libero
Va detto che nel mercato libero ci sono una generalità di offerte la cui convenienza può variare in base alle esigenze familiari come pure a seconda del periodo dell’anno in cui la si attiva.
Nel dettaglio, abbiamo:
- offerte a prezzo variabile, dove la componente di gas ed energia elettrica varia automaticamente, a scadenze prefissate, in base alle variazioni dell’indice di riferimento per i mercati all’ingrosso. Per quanto riguarda trasporto, gestione del contatore e oneri di sistema, invece, le tariffe sono le stesse di quelle stabilite da Arera;
- offerte a prezzo fisso, dove appunto il costo per la materia energia elettrica e gas è fissato per un minimo di 12 mesi, mettendosi così al riparo dalle oscillazioni del mercato. Anche in questo caso le altre voci in bolletta seguono le indicazioni tariffarie di Arera;
- ci sono poi le offerte congiunte, dove con un solo contratto si sottoscrivono le condizioni per la fornitura di energia elettrica e di gas.
Le condizioni che possono incidere sul prezzo in bolletta sono quindi diverse, ragion per cui è consigliato informarsi per bene su qual è la migliore per le proprie esigenze, scongiurando così il rischio di una differenza notevole rispetto alle bollette ricevute quando si stava nel mercato tutelato.
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