Mercati: crollo del dollaro in attesa dei «Non Farm Payrolls»

David Pascucci

2 Dicembre 2022 - 13:00

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Il dollaro continua nel suo forte deprezzamento dopo le parole di Powell, in attesa ora del dato sui NFP.

Mercati: crollo del dollaro in attesa dei «Non Farm Payrolls»

Una settimana turbolenta dal punto di vista dei dati macroeconomici che sono usciti circa l’inflazione europea e sul mercato del lavoro degli Usa, con un dollaro che vede un forte apprezzamento sul mercato valutario e con un mercato azionario che comunque non è riuscito a mollare i massimi di mercato di breve periodo.

In tal merito i mercati si trovano su livelli importanti di lungo periodo e gli ex supporti storici che dovrebbero fare da resistenza potrebbero essere sporcati e riassorbiti con movimenti veloci nel breve periodo. Movimenti del genere sono classici movimenti che troviamo durante l’uscita dei dati market mover come i Non Farm Payrolls attesi per oggi pomeriggio prima dell’apertura del cash Usa.

Un movimento forte a ridosso di livelli importanti è sempre molto pericoloso ed eventuali inversioni di tendenza potrebbero essere valide solo nel brevissimo periodo, pertanto si configura una giornata molto complessa dal punto di vista della dinamica intraday. Analizziamo quindi il contesto attuale a cosa sta succedendo nel complesso al mercato.

Il mercato valutario prima dei Non Farm Payrolls

L’uscita del dato sui NFP è prevista per oggi alle 14:30, il consensus prevede un dato che si attesta a 200k unità mentre quello attuale si attesta a 261k. Questo dato misura l’incremento o il decremento di occupati che hanno trovato lavoro nel settore diversi da quello agricolo, governativo e no-profit, indicando quindi l’andamento del mercato del lavoro del settore privato dei servizi. Il dato è sicuramente importante ma è solitamente preso come una scusa per muovere il mercato visto che già sappiamo che la Fed aumenterà i tassi con un ritmo più blando rispetto agli scatti di 75 punti base che abbiamo visto finora, mentre l’inflazione è già in un sentiero ribassista già da luglio 2022.

In questo contesto vediamo le majors contro il dollaro prendere forza, primo su tutti lo Yen che da massimo a minimo di questa settimana sul cambio UsdJpy ha registrato un calo del 4,4%, quindi il dollaro ha perso oltre 4 punti percentuali nei confronti della valuta giapponese. Ricordiamo che sul mercato il cambio UsdJpy è quello che paga di più in termini di tassi di interesse in quanto abbiamo un dollaro che paga il 4% di tasso di interesse contro il -0,10% dello Yen, un ottimo incentivo a detenere dollari contro Yen, eppure vediamo dei forti cali soprattutto nelle ultime giornate. Inoltre il cambio UsdJpy ha momentaneamente rotto con forza quelli che dovevano essere i livelli che dovevano fare da supporto in area e si sta avvicinando con forza ad altri livelli importanti su grafico settimanale come area 131,50-133.

Dall’altra parte del mondo, EurUsd si trova a rompere al rialzo gli ex-minimi storici del 2015 e del 2017 che dovevano fare da resistenza e che in questo momento risultano essere quasi del tutto ininfluenti sulla dinamica attuale. Stessa cosa dicasi per la sterlina che con il cambio GbpUsd ha visto l’apprezzamento più forte sul mercato valutario prendendo in considerazione i minimi visti a fine settembre. GbpUsd ha rotto ieri area 1,23 al rialzo, un livello importante nel lungo periodo in quanto limite superiore dell’area di supporto tra maggio e agosto di quest’anno.

Cosa aspettarsi dalla giornata di oggi

La dinamica di ieri ha negato la possibilità di un’inversione di breve del dollaro, cosa che potrebbe succedere oggi. Ovviamente quando si parla di acquisto di dollari si fa riferimento a movimenti discendenti dei cambi contro di esso, pertanto dobbiamo sempre contestualizzare la dinamica attuale, ossia un mercato fortemente incentrato sulla vendita degli stessi che nel breve vede delle forti dinamiche rialziste sui cambi contro di esso che allo stesso tempo si trova su dei livelli di resistenza/supporto importanti dopo dei rendimenti a doppia cifra su base mensile.

In pratica potremmo dire che l’uscita di dati market mover potrebbe fare da scusante per un movimento in controtendenza a quello attuale, pertanto fino a ora abbiamo assistito a forti dinamiche ribassiste contro il dollaro perché in attesa del market mover definitivo, il tutto a 12 giorni dal prossimo annuncio sull’aumento dei tassi da parte della Fed, un aumento atteso al 4,25-4,5%. Attenzione quindi alle rotture dei massimi e ai possibili riassorbimenti al ribasso degli stessi, un classico delle situazioni in cui ci si attende un’inversione di tendenza.

UsdJpy grafico settimanale UsdJpy grafico settimanale Grafico settimanale di UsdJpy dove si individuano i nuovi livelli di supporto

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