Meloni, primi segnali di crisi: in calo la fiducia verso di lei e il suo governo

Alessandro Cipolla

22 Marzo 2023 - 11:48

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Per un sondaggio di Swg sarebbe in calo il gradimento verso Giorgia Meloni e il governo rispetto ai primi mesi del loro mandato: la luna di miele con gli italiani è già finita?

Meloni, primi segnali di crisi: in calo la fiducia verso di lei e il suo governo

Arrivano i primi segnali preoccupanti per Giorgia Meloni da parte dei sondaggi: se nelle intenzioni di voto il centrodestra sembrerebbe ancora reggere, è il gradimento nei confronti del governo e della presidente del Consiglio a essere in calo come emerge da una indagine fatta da Swg tra il 15 e il 17 marzo.

Sondaggio graidmento governo e Meloni Sondaggio graidmento governo e Meloni Fonte Swg

Anche graficamente è evidente il momento delicato per Meloni, con il suo gradimento personale che per il sondaggio sarebbe al minimo storico da quando ha fatto il suo ingresso a Palazzo Chigi.

Dopo il picco del 45% del dicembre 2022, il sondaggio di Swg ora indicherebbe per Giorgia Meloni un gradimento complessivo, ovvero la somma di chi ha detto di avere “molta” o abbastanza” fiducia, stimato al 40% e di conseguenza cinque punti percentuali in meno rispetto alla fine del 2022.

Non va di certo meglio per il governo che, dopo essere partito da un tasso di fiducia del 50% a ottobre 2022, ora sarebbe crollato al 39% dopo essere leggermente risalito nell’indagine realizzata a febbraio.

Meloni e il calo nei sondaggi

In parallelo con quello sul gradimento, Swg ha realizzato un sondaggio politico anche per quanto riguarda le intenzioni di voto: Fratelli d’Italia sarebbe stabile al 30,3%, mentre sia Lega sia Forza Italia sarebbero in flessione rispettivamente all’8,5 e al 6,3%.

Se così stessero le cose, il centrodestra uscirebbe nuovamente vincitore in caso di elezioni e Giorgia Meloni verrebbe riconfermata a Palazzo Chigi visto che Fratelli d’Italia sarebbe per distacco il primo partito della coalizione.

Il sondaggio sul gradimento però può rappresentare una sorta di spia rossa per la presidente del Consiglio, soprattutto per il crollo della fiducia verso l’efficienza del governo da lei guidato.

Del resto la squadra dei ministri non sembrerebbe essere all’altezza della situazione, con l’Italia che tra inflazione, guerra in Ucraina, crisi energetica e Pnrr, che sta vivendo uno dei periodi più complessi della propria storia.

Anche la stessa Giorgia Meloni che in campagna elettorale ha avvertito l’Europa come la “pacchia” stesse per finire, finora non è riuscita a portare a casa un solo risultato per il nostro Paese nel corso dei vari tavoli aperti a Bruxelles.

Anche le scelte di dire addio al reddito di cittadinanza e agli sconti sulla benzina potrebbero aver scontentato parte del suo elettorato, per non parlare dell’emergenza immigrazione con gli sbarchi record sulle nostre coste da quando c’è il centrodestra al governo.

Per Giorgia Meloni così saranno molto importanti le elezioni europee 2024 che si terranno tra un anno, momento in cui saranno le urne e non i sondaggi a indicare quale sia il reale tasso di fiducia verso il governo e la presidente del Consiglio.

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