La Maturità 2025 si avvicina, ma come prepararsi al meglio? Ecco una guida pratica e veloce per prepararsi agli Esami di Stato.
Terminati i ponti lunghi di Pasqua, 25 aprile e 1° maggio, i maturandi si trovano alle prese con l’ultimo rush finale prima della maturità 2025.
Dopo le ultime interrogazioni e sogni rivolti al domani, inizia a farsi strada nella mente degli alunni un’unica domanda: come affrontare la Maturità 2025? Ogni anno sembra che l’esame finale sia lontano, ma una volta annunciate le date ufficiali, il conto alla rovescia si fa concreto, e una buona organizzazione diventa essenziale. È in questo momento che ciascuno comincia a riflettere sulle proprie risorse e difficoltà, cercando di mantenere un delicato equilibrio tra studio e tempo libero.
Così si accendono mille interrogativi: quali saranno gli ostacoli principali, come si arriverà al voto finale, e in che modo affrontare le prove scritte e, soprattutto, l’orale, spesso vissuto come il passaggio più impegnativo.
Ovviamente, non esiste una formula unica per tutti: ciascun alunno ha il proprio metodo di studio e conosce i propri limiti. Tuttavia, una cosa è certa: per prepararsi con efficacia serve sapere esattamente cosa aspettarsi dagli esami di stato, quali materie approfondire e quando si svolgeranno le prove.
Per i maturandi 2025, dunque, la parola chiave è organizzazione. In questa guida semplice e chiara troverai tutte le informazioni necessarie per affrontare al meglio la maturità e superare gli esami di stato 2025.
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Maturità 2025: l’ammissione
Il primo passo per affrontare l’esame è chiedersi come essere ammessi. La procedura non è complicata, ma richiede attenzione ai requisiti previsti e alle scadenze da rispettare. Sarà il Consiglio di classe a valutare se lo studente ha concluso positivamente il suo percorso di studi.
Per essere ammesso, lo studente deve:
- avere un voto finale pari o superiore a 6 in ogni materia. In caso contrario, l’ammissione sarà possibile solo con una motivazione esplicita da parte del consiglio;
- ottenere almeno 6 in condotta;
- non superare il limite massimo del 25% di assenze, quindi aver frequentato almeno il 75% delle ore previste;
- aver sostenuto le prove Invalsi 2025;
- aver concluso le attività di orientamento e alternanza scuola-lavoro (Pcto).
Chi ha ricevuto un 6 in condotta potrà comunque essere ammesso, ma dovrà colmare un “debito” attraverso la realizzazione di un elaborato su tematiche di cittadinanza attiva, che verrà discusso durante il colloquio orale.
Maturità 2025: le date e il calendario
La maturità 2025 si avvicina e il calendario ufficiale è stato pubblicato. Il Ministero dell’Istruzione ha fissato l’inizio degli esami per il 18 giugno, alle ore 8:30, con la prima prova scritta, dedicata all’italiano.
La seconda prova si svolgerà il 19 giugno, mentre l’eventuale terza prova si terrà entro la settimana successiva, laddove prevista. Dopo gli scritti, sarà il turno degli orali.
Le prove della Maturità 2025
Per affrontare le prove scritte e orali nel modo più efficace possibile, è essenziale sapere quali materie verranno richieste e in quale formato si presenteranno. È importante sottolineare quanto l’anno scolastico in corso sia delicato: è l’anno delle scelte, dei sogni, dei dubbi sul futuro.
Anche se a volte l’attenzione si sposta su altro, è fondamentale non rimandare lo studio. Meglio procedere un po’ per volta, piuttosto che accumulare interi capitoli da studiare all’ultimo momento. Questo approccio permette di arrivare preparati e più sereni, mantenendo un giusto equilibrio tra impegno scolastico e tempo per sé.
La prima prova: lo scritto d’italiano
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La prima prova dell’esame di maturità è comune a tutti gli indirizzi ed è dedicata alla lingua italiana. Lo studente dovrà produrre un testo scritto scegliendo tra tre tracce:
* Tipologia A: Analisi del testo, con un brano letterario in prosa o in versi da interpretare;
* Tipologia B: Testo argomentativo su temi culturali, storici, economici o scientifici;
* Tipologia C: Tema di attualità, dove si richiede una riflessione su argomenti di rilevanza sociale o politica.
La seconda prova
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La seconda prova varia a seconda dell’indirizzo di studio e verte sulle materie caratterizzanti. Ogni traccia è progettata per valutare le competenze in una o più discipline, e la sua durata cambia in base all’istituto.
Per gli istituti professionali, la prova riguarderà le competenze fondamentali dell’indirizzo, mentre nei licei le materie principali sono:
* Matematica per il liceo scientifico;
* Latino per il liceo classico;
* Prima lingua straniera (di norma l’inglese) per il liceo linguistico;
* Scienze umane per l’indirizzo omonimo;
* Prova progettuale sulle discipline di indirizzo per i licei artistici.
Per sapere con precisione quale materia è stata assegnata, si può consultare il [motore di ricerca ufficiale->[https://visualizzamaterieesame.static.istruzione.it/](https://visualizzamaterieesame.static.istruzione.it/)].
Il colloquio orale e il curriculum dello studente
Il colloquio orale rappresenta la fase conclusiva dell’esame. Si tratta di una discussione multidisciplinare che prende avvio da uno stimolo proposto dalla commissione. In questa fase, lo studente dovrà illustrare anche il proprio progetto di PCTO, spiegando le attività svolte.
Verrà inoltre esaminato il curriculum dello studente, un documento che raccoglie esperienze scolastiche ed extrascolastiche, competenze e interessi personali. Nella sezione “Capolavoro”, lo studente potrà inserire esperienze di cui va particolarmente fiero: progetti, sport, attività di volontariato, laboratori. Questi elementi possono costituire un ottimo punto di partenza per il colloquio.
Maturità 2025: come si calcola il voto?
Dopo cinque anni di impegno, è naturale desiderare un voto finale che rifletta il proprio percorso. Ma come viene calcolato?
È importante conoscere il sistema di valutazione per evitare sorprese. Il meccanismo è lo stesso adottato per la Maturità 2023. I crediti scolastici vengono assegnati nel triennio fino a un massimo di 40 punti: 12 per il terzo anno, 13 per il quarto e 15 per il quinto.
Il voto complessivo sarà così composto:
- fino a 40 punti per i crediti;
- massimo 20 punti per la prima prova;
- fino a 20 punti per la seconda prova;
- massimo 20 punti per l’orale.
A questi si potranno aggiungere fino a 5 punti bonus, qualora lo studente rientri nei criteri previsti. Il punteggio massimo resta di 100, con possibilità di ottenere la lode.
Tuttavia, è importante non farsi schiacciare dall’ossessione per la performance, soprattutto alla luce del nuovo nome del ministero: “Ministero dell’Istruzione e del Merito”. Una narrazione eccessivamente competitiva può nuocere alla salute mentale degli studenti.
Bisogna ricordare che l’apprendimento non si esaurisce nel voto. L’errore, infatti, non deve essere visto come un fallimento, ma come un momento prezioso di crescita. Studiare con serenità, senza pressioni eccessive, permette di affrontare gli esami in modo più equilibrato. Ricordate: il voto non definisce chi siete, né misura il vostro valore personale.
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