Mastodon, cos’è e come funziona il social che (forse) sostituirà Twitter

Claudia Mustillo

8 Novembre 2022 - 11:30

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Mastodon è il microblogging libero e open-source che vuole sostituire Twitter dopo l’acquisto di Elon Musk. Ecco come funziona e quali sono i vantaggi del social network.

Mastodon, cos’è e come funziona il social che (forse) sostituirà Twitter

Dopo l’acquisto di Twitter da parte di Elon Musk, moltissimi utenti hanno iniziato a cercare un nuovo social network dove poter «migrare». Alcuni dei principali investitori hanno sospeso gli annunci su Twitter, poiché cresce la preoccupazione per la moderazione dei contenuti. Tutto questo sta provocando un significativo calo dei ricavi, come ha dichiarato lo stesso Musk.

Secondo Bot Sentinel, circa 877mila utenti Twitter hanno disattivato i propri account e 497mila hanno sospeso i propri account tra il 27 ottobre e il 1° novembre, più del doppio del solito. E, secondo quanto dichiarato in un’intervista a “Time” dal fondatore e sviluppatore principale di Mastodon, Eugen Rochko, sul social network decentralizzato e open source nei quattro giorni successivi all’acquisizione di Twitter da parte di Elon Musk sarebbero approdati 120mila nuovi utenti.

Secondo i dati diffusi dal social stesso, al 7 novembre, sono oltre 4mila i server attivi e 1 milione gli utenti con un +157%. L’aspetto è quello di un microblogging in stile Twitter, ma anche Reddit, con un limite di 500 caratteri, descritto come «la più grande rete di microblogging libera, open-source e decentralizzata del mondo». Questo perché non si appoggia a un server unico e centrale, ma su una rete di “nodi” collegati, tanto da definirsi anche come «social network federato».

Mastodon, cos’è e come funziona

Mastodon non è un nuovo social, infatti, esiste dal 2006 ma fino a questo momento non era stato molto considerato dagli utenti che frequentano altri social network come Twitter. In particolare per via della struttura e del funzionamento del social molto lontani da Facebook, Twitter e Instagram e forse più vicini a Reddit. Per chi non è abituato ai forum o ha poca esperienza con la tecnologia, Mastodon può sembrare poco intuitivo.

La particolarità di Mastodon è che non viene gestito da una singola azienda che ne controlla i server, ma da chiunque vuole partecipare all’iniziativa. In questo modo, con una proprietà diffusa e «libera», è impossibile che accada un caso come quello di Twitter (ma anche Facebook o Instagram) dove una sola persona, in questo caso Elon Musk, controlla l’intero sistema.

Mastodon è diviso in diversi mondi o regioni, ogni server ne rappresenta uno. Infatti, se si vuole entrare a far parte di questo nuovo mondo è importante scegliere il server su cui iscriversi, ce ne sono molti divisi per aree geografiche.

Mastodon Mastodon perché sceglierlo?

Il vantaggio di un sistema così strutturato è chiaramente che nessuno può avere il controllo su tutto Mastodon, si possono avere dei controlli diretti da parte di aziende o persone su uno o più server del «mondo» ma non su tutti, questo perché chiunque può aggiungerne di nuovi creando nuove regioni. In verità sembra un ritorno alle origini di internet quando non esistevano piattaforme e chiunque poteva avere la sua presenza online grazie al sito, blog o forum che veniva mantenuto in modo autonomo.

Ci sono, come sempre, anche degli svantaggi e in particolare sono legati alla moderazione dei contenuti - problema trasversale a molti social - e su Mastodon non ci sono regole «comuni e ufficiali» quindi le policy di moderazione dei contenuti possono variare da regione a regione. Come si legge sul sito del social:

Mastodon rimette il processo decisionale nelle tue mani. Ogni server crea le proprie regole che vengono applicate localmente e non dall’alto verso il basso come i social media aziendali, rendendo più flessibile il rispondere alle esigenze di diversi gruppi di persone. Unisciti a un server con regole con cui sei d’accordo od ospita il tuo.

Davvero Mastodon può sostituire Twitter?

Mastodon è davvero un’alternativa a Twitter? Secondo molti la risposta è affermativa, il social non è male e ha i suoi vantaggi. Ma certamente la storia insegna che non è poi così facile sostituire un social diffuso e utilizzato come Twitter, che non dobbiamo dimenticare ha rivoluzionato il mondo dell’informazione e della comunicazione politica.

D’altra parte i numeri due, i social «indipendenti» e non legati all’economia delle grandi piattaforme devono fare i conti proprio con i potenti rivali che non accettano di avere competitor. È da quando sono comparse le piattaforme che si torna a parlare di un ritorno alle origini, di una rete che non abbia padroni e rispettosa della privacy, magari questa è l’occasione giusta per Mastodon.

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