Manutenzione della stufa a pellet: obblighi, ogni quanto va fatta e costi

Ilena D’Errico

29 Giugno 2023 - 20:24

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In tanti hanno deciso di munirsi di una stufa a pellet per il riscaldamento, vediamo come funziona la manutenzione, ogni quanto va fatta, quali sono i costi e gli obblighi per il proprietario.

Manutenzione della stufa a pellet: obblighi, ogni quanto va fatta e costi

La stufa a pellet è un’ottima soluzione per il riscaldamento, permettendo di risparmiare e organizzarsi in modo autonomo. Soprattutto negli ultimi anni, visto l’impennarsi del gas e dell’elettricità, sono diversi gli italiani che sono ricorsi al pellet per riscaldare le proprie case. È vero che anche questa materia prima ha risentito del picco dei prezzi, ma il compromesso è risultato molto spesso soddisfacente. Anche la stufa a pellet, però, richiede una specifica manutenzione. Vediamo quali sono gli obblighi, quando va fatta la manutenzione e quanto costa.

Gli obblighi di manutenzione della stufa a pellet

La manutenzione ordinaria della stufa a pellet viene di norma effettuata in autonomia, dato che comprende interventi di pulizia che devono essere eseguiti molto spesso. Nella manutenzione ordinaria della stufa a pellet non vi sono particolari obblighi, anche se si tratta di un controllo importante per garantire la resa del pellet e limitare la produzione di sostanze nocive.

Al contrario, la manutenzione straordinaria è necessaria per la revisione obbligatoria e deve essere effettuata da un tecnico, così come in caso di guasti o malfunzionamenti. Nel dettaglio, la revisione annuale deve verificare soprattutto:

  • La tenuta delle guarnizioni;
  • l’emissione dei fumi;
  • l’emissione dei componenti elettromeccanici;
  • l’asportazione dei residui.

Ogni quanto va fatta la manutenzione della stufa a pellet e quanto costa

Come detto, chi ha una stufa a pellet è tenuto a far eseguire la revisione obbligatoria, quale intervento di manutenzione straordinaria fondamentale non solo per il corretto funzionamento della stufa ma anche per la sicurezza, che deve essere fatta ogni anno. Al contrario della pulizia ordinaria, che può essere effettuata da soli a un costo quasi nullo, trattandosi di un intervento curato e approfondito, la revisione deve essere realizzata da un tecnico.

Di conseguenza, i costi della manutenzione variano a seconda del servizio, delle tariffe applicate dal tecnico, ma anche dalle condizioni della stufa a pellet e degli interventi che si rendono necessari. Di norma, la manutenzione straordinaria base ha un costo di circa 80 euro, mentre se è compresa la manutenzione della canna fumaria il prezzo va dai 150 ai 200 euro.

C’è quindi anche una sostanziale differenza tra le classiche stufe a pellet con canna fumaria e quelle senza. Le prime hanno un vantaggio immediato, in quanto sono a parità di condizioni decisamente più economiche. Le stufe a pellet senza canna fumaria, invece, a fronte di un costo iniziale maggiore permettono di risparmiare notevolmente sugli interventi di manutenzione, ma hanno anche un ridotto impatto ambientale e un miglior rendimento energetico.

Anche riguardo alla normale pulizia della stufa con il controllo del focolare, che dovrebbe essere fatto circa ogni due giorni, a seconda dell’utilizzo, la stufa a pellet senza canna fumaria dà ottimi risultati perché l’intervento è decisamente più rapido e semplice.

Cosa rischia chi non fa la manutenzione della stufa a pellet

Chi possiede una stufa a pellet è obbligato a far eseguire le revisioni su base annuale, le quali devono essere inserite nel Libretto di impianto della stufa a pellet, così come stabilito dalla legge. Ovviamente il costo della manutenzione ha un certo peso, soprattutto se ci sono dei malfunzionamenti che richiedono interventi specifici e più onerosi.

Allo stesso tempo, saltare la revisione annuale non è affatto una soluzione. Principalmente, si rischia così di compromettere il funzionamento della stufa a pellet, accusando poi un maggiore dispendio energetico, ma anche possibili danni alla sicurezza e all’ambiente. Per questa ragione, chi non effettua la revisione annuale rischia pesanti sanzioni.

In particolare, il Dpr 74/2013 prevede una multa da 500 a 3.000 euro per la mancanza del libretto o della manutenzione annuale secondo la scadenza. Gli installatori di stufe a pellet che non rilasciano la documentazione, invece, rischiano multe tra 1.000 e 6.000 euro. La violazione può essere riscontrata dalle autorità anche in modo automatico, perciò è bene fare attenzione. Oltretutto, diverse Regioni stanno lavorando a un catasto elettronico delle stufe a pellet, così da monitorare gli impianti e la loro regolarità, anche riguardo alla pulizia annuale.

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