Su Money.it, Ettore Gotti Tedeschi analizza la nomina del nuovo Pontefice: tra continuità e rottura, quale futuro per la Chiesa cattolica in un mondo in piena trasformazione?
In un tempo segnato da instabilità globale, crisi d’identità religiosa e fratture interne alla Chiesa cattolica, la nomina di un nuovo Pontefice non è mai un fatto solo ecclesiastico.
L’elezione di Leone XIV, successore di Papa Francesco, è molto più di un cambio ai vertici del Vaticano: è un evento che impone riflessione, lettura simbolica, interrogativi sul futuro stesso del cattolicesimo.
Chi è davvero Leone XIV? Quale messaggio porta con sé un Papa che si richiama alla tradizione agostiniana e sceglie un nome denso di significato storico e teologico, evocando figure forti come Leone Magno? È una figura di rottura rispetto al pontificato di Bergoglio, o rappresenta una continuità mascherata da ritorno alle radici? C’è, forse, l’intenzione di riallacciare i fili con l’impostazione dottrinale di Benedetto XVI, in un momento in cui la Chiesa appare lacerata, smarrita, divisa persino sul piano della legittimità e dell’autorità morale?
A questi interrogativi cerca di rispondere Ettore Gotti Tedeschi intervistato su Money.it. Economista, ex presidente dello IOR, voce indipendente e spesso controcorrente, Gotti Tedeschi offre una chiave di lettura che incrocia teologia, storia, filosofia e scenari geopolitici. Il ruolo del Papa, oggi, è ancora quello di guida spirituale universale o è diventato un simbolo tra i tanti, svuotato di reale potere di orientamento? E quale Chiesa eredita Leone XIV: una comunità viva e globale o un’istituzione in crisi, con il baricentro spostato, sempre più marginale in Occidente?
In un mondo che sembra avere perso il linguaggio del sacro, la figura del nuovo Pontefice si colloca su una soglia sottile: quella tra la restaurazione di un ordine e la necessità di una nuova evangelizzazione. Tra diplomazia vaticana e ricerca del senso, la sfida è immensa. E il tempo, forse, non è molto.
Ettore Gotti Tedeschi
Ettore Gotti Tedeschi è un economista e banchiere italiano. Ha iniziato la sua carriera nella consulenza strategica, lavorando con Metra-Sema a Parigi e McKinsey a Milano e Londra. Nel 1987 ha cofondato la banca d’affari Akros e nel 1992 ha fondato la filiale italiana del Banco Santander. Dal 2009 al 2012 è stato presidente dell’Istituto per le Opere di Religione (IOR), la banca vaticana. Ha ricoperto incarichi come consigliere economico del Ministro del Tesoro e membro del consiglio di amministrazione della Cassa Depositi e Prestiti. Accademico, ha insegnato Etica economica e Finanza all’Università Cattolica di Milano e all’Università di Torino. Editorialista per testate come Il Sole 24 Ore e L’Osservatore Romano, è autore di diversi libri su economia e morale. Cattolico fervente, è noto per le sue posizioni critiche verso l’economia moderna e per la promozione di un capitalismo ispirato alla morale cristiana.
© RIPRODUZIONE RISERVATA