Leonardo: per Profumo nessun impatto da dazi, buone notizie dalla Germania?

Francesca Caiazzo

11 Aprile 2019 - 12:33

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La nuova ondata di dazi non dovrebbe avere, secondo Profumo, effetti diretti su Leonardo. Possibili nuovi contratti dalla Germania.

Leonardo: per Profumo nessun impatto da dazi, buone notizie dalla Germania?

La nuova ondata di dazi annunciata da Donald Trump contro l’Europa non avrà effetti diretti su Leonardo.

Ne è convinto l’amministratore delegato del gruppo italiano, Alessandro Profumo, che ritiene che la decisione degli Stati Uniti appare più preoccupante per la crescita economica nel suo complesso che non per la società da lui guidata.

Intanto, per la quotata italiana operante nel settore della difesa, dell’aerospazio e della sicurezza, potrebbero arrivare buone notizia dalla Germania, alle prese con la manutenzione della sua flotta di 93 Tornado, in servizio fino al 2030.

La seduta a Piazza Affari per Leonardo, stamani, è altalenante: dopo aver scambiato al ribasso, il titolo al momento della scrittura, guadagna lo 0,05% a 10,225 euro.

Profumo: nessun impatto da dazi di Trump

Nei giorni scorsi, Trump ha dichiarato di essere pronto a imporre una nuova ondata di dazi per circa 11 miliardi nei confronti dell’Europa, colpevole – a suo dire – di aver fornito aiuti all’olandese Airbus, danneggiando l’americana Boeing.

Tra i settori che verrebbero colpiti da questa guerra commerciale anche quello degli elicotteri civili. Le nuove tariffe potrebbero incidere negativamente sulle attività di Leonardo? Secondo Profumo, no.

“Abbiamo fatto un’analisi, come Leonardo non siamo colpiti dai dazi, quindi non vediamo un impatto diretto su di noi”

ha rassicurato l’ad del gruppo italiano.

Profumo ammette che nel complesso, tali misure americane non aiutano la crescita economica e hanno “impatti generici” ma nessuno diretto, appunto, sulla società.

“Airbus è una grande società europea e noi siamo fornitori con le aerostrutture. Ma, come sapete, siamo fornitori molto più importanti di Boeing, quindi veramente, dal nostro punto di vista, quello che è importante è che il mercato dei velivoli nel suo insieme cresca e noi lo vediamo in continua crescita. Il tema dei dazi è più preoccupante per la crescita economica nel suo insieme che in genere rallenta quando ci sono questi fenomeni”

ha aggiunto.

Le buone notizie dalla Germania

In questo scenario incerto e caratterizzato da nuove tensioni geopolitiche e commerciali, l’agenzia Reuters ha rilanciato la notizia secondo la quale la Germania starebbe per avviare i lavori di manutenzione per la sua flotta di 93 Tornado, che dovrebbero restare in servizio fino al 2030.

La commessa, che vale circa 9 miliardi di euro, potrebbe essere aggiudicata da Eurofighter, società a cui Leonardo fornisce la parte elettronica a circa il 65% dei mezzi aerei e della quale ha circa il 39% dei lavori della piattaforma.

Tradotto in cifre economiche:

“10 miliardi di contratti per Eurofighter si traducono per Leonardo in ordini per 3,6 miliardi

sottolineano gli analisti di Banca Akros.

A breve, dunque, la Germania deciderà a chi tra Eurofighter e Boing affidare la commessa.

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