Legge di Bilancio 2024, tutti gli aumenti delle tasse: quello che Meloni non dice

Alessandro Cipolla

06/11/2023

La legge di Bilancio 2024 prevede l’aumento di diverse tasse mentre i tagli sono quasi tutti a tempo: ecco cosa il governo Meloni tenta di nascondere.

Legge di Bilancio 2024, tutti gli aumenti delle tasse: quello che Meloni non dice

La legge di Bilancio 2024 aumenterà le tasse? Ancora è presto per capire se il prossimo anno sarà più alta la pressione fiscale in Italia, ma di certo nella manovra sono state inserite da parte del governo Meloni diverse “sorprese” per i cittadini.

Le tasse - o meglio il loro taglio - sono sempre state un cavallo di battaglia per il centrodestra, con la legge di Bilancio 2024 che in sostanza è la prima a essere tutta farina del sacco dell’attuale esecutivo, visto che quella 2023 è stata ereditata per buona parte dal governo Draghi visti i tempi strettissimi.

A metà ottobre Giorgia Meloni ha usato tre aggettivi per descrivere l’operato del Consiglio dei ministri “seri, prudenti e responsabili”, con i proclami della campagna elettorale che hanno lasciato posto alla dura realtà dei conti pubblici e dei complessi rapporti con Bruxelles e con i Mercati.

Ora che il testo è arrivato in Senato, sono chiari i numeri e i provvedimenti anche perché la legge di Bilancio difficilmente sarà modificata durante il suo iter parlamentare visto che la premier Meloni avrebbe chiesto ai suoi di non presentare emendamenti.

La legge di Bilancio 2024 avrà una portata totale di 24 miliardi, di cui oltre 15 finanziati grazie all’extradeficit; nella stesura della manovra economica Palazzo Tesoro di conseguenza ha dovuto reperire risorse - attraverso tagli o nuove tasse - per oltre 8 miliardi.

Legge di Bilancio 2024: le nuove tasse

Giorgia Meloni nel parlare della legge di Bilancio 2024 molto ha posto l’accento sulla conferma del taglio al cuneo fiscale per le retribuzioni fino a 35.000 euro come già in essere: solo questa misura avrà un impatto di 10 miliardi ma, come avvenuto con la scorsa finanziaria, durerà solo per un anno e non ci sono certezze tra dodici mesi di una ulteriore proroga.

Se il taglio del cuneo fiscale sarà a tempo, salvo una terza conferma il prossimo anno quando però difficilmente potrà essere rifinanziata in deficit, l’aumento di alcune tasse previsto nella legge di Bilancio non sembrerebbe avere scadenza.

Queste sono le tasse che aumenteranno nel 2024 a patto che il testo della legge di Bilancio non subisca modifiche in queste settimane durante i vari passaggi in Parlamento.

  • Sigarette: +10 centesimi a pacchetto, +3 centesimi invece per i pacchetti con un costo inferiore a 5 euro
  • Tabacco trinciato: da 20 a 30 centesimi in più a busta
  • Prodotti igiene intima femminile, assorbenti compresi: Iva dal 5 al 10%
  • Pannolini: Iva dal 5 al 10%
  • Alimenti per bambini: Iva dal 5 al 10%
  • Seggiolini auto: Iva dal 5 al 22%
  • Affitti brevi: aliquota della cedolare secca dal 21 al 26%
  • Vendita casa ristrutturata con il Superbonus 110%: chi vende una seconda casa ristrutturata con il bonus entro dieci anni dovrà pagare il 26% sulla plusvalenza generata grazie alla vendita
  • “Bonifici parlanti”: la trattenuta sale dal dall’8 all’11%
  • Ivie: l’imposta sul valore degli immobili situati all’estero sale dallo 0,76 all’1,06% del valore dell’immobile
  • Ivafe: l’aliquota dell’imposta sul valore delle attività finanziarie detenute all’estero passa dal 2 al 4 per mille
  • Tassa di soggiorno: nel 2025 i Comuni potranno aumentarla ma al massimo di 2 euro
  • Polizze assicurative contro i danni catastrofali: obbligo di stipulo per le imprese nel 2024

Nonostante le resistenze di Forza Italia, alla fine il Mef ha confermato quasi tutti i provvedimenti presenti nella bozza, con premier e maggioranza che si stanno guardando bene dal parlare di questa serie di misure: del resto i soldi da qualche parte devono pur spuntare fuori.

Sommando tutti questi aumenti delle tasse previsti dalla legge di Bilancio 2024, il governo Meloni spera di poter racimolare circa 1 miliardo, con ulteriori rincari - vedi sigarette e tabacco - che scatteranno a partire dal 2025.

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