Le vendite europee di veicoli leggeri, sebbene cicliche, sono ben al di sotto del loro picco, che Bernstein stima a 22,4 milioni nel 2007.
Gli investitori automobilistici europei sono abituati a percorsi accidentati. Il settore è noto per la sua tendenza a rincorrere i volumi, a scapito dei margini, e a finire periodicamente in sbandata. In questa luce, la notizia che la Volkswagen sta valutando la chiusura dello stabilimento Audi di Bruxelles è confortante. Aspettatevi che gli altri siano costretti a seguirlo.
La mossa di VW è in qualche modo una rarità. Segnerebbe la prima chiusura di uno stabilimento della casa automobilistica tedesca in Europa. Anche lo stabilimento Ford di Saarlouis in Germania è in via di chiusura, e il Regno Unito, ovviamente, non è estraneo al fatto che le case automobilistiche interrompano la produzione. Eppure, nel complesso, la sovraccapacità in Europa è stata gestita eliminando i turni e riducendo la produzione, piuttosto che rottamando all’ingrosso.
Diventerà sempre più difficile farlo. Le vendite europee di veicoli leggeri, sebbene cicliche, sono ben al di sotto del loro picco, che Bernstein stima a 22,4 milioni nel 2007. Ciò si confronta con un mercato di soli 17,8 milioni nel 2023, o un deficit di 4,6 milioni. [...]
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