Lavorare in Germania conviene? Come fare per trasferirsi nella nazione tedesca per trovare lavoro e quali sono le opportunità per gli italiani? La guida.
Come fare per andare a lavorare in Germania? Se sei un italiano in cerca di opportunità professionali nella nazione tedesca, desideroso di un lavoro più remunerativo e soddisfacente, devi conoscere alcune informazioni.
Innanzitutto, la prima economia europea non è stata esclusa dalla generale crisi che ha colpito UE in seguito alla guerra in Ucraina e allo shock energetico che ne è conseguito.
Nonostante la sua solida storia di Paese industrializzato, poco indebitato, con uno stipendio medio mensile superiore a quello italiano, anche il colosso tedesco ha subito l’impatto della flessione - soprattutto al comparto manifatturiero e dell’automotive - e necessita di riforme strutturali per un nuovo slancio.
Il mondo del lavoro è stato colpito dalla stagnazione, da un evidente calo demografico, da un rallentamento della produzione e il tasso di disoccupazione destagionalizzato è ancora il più alto dal 2020 ad aprile 2025.
Malgrado queste sfide però, la Germania rimane uno Stato con una base industriale forte, una cultura imprenditoriale avanzata e numerose multinazionali. E, quindi, può ancora offrire interessanti opportunità professionali. Come lavorare in Germania e quali sono le attuali opportunità per gli italiani?
Andare in Germania per lavoro conviene? Si trova lavoro?
La Germania non è più considerata l’eccezione dorata dell’Europa, all’insegna di crescita, lavoro, prosperità. Anche la nazione tedesca, infatti, mostra segnali di debolezza economica.
Per questo è bene inquadrare la situazione occupazionale prima di capire se sia ancora conveniente cercare lavoro in Germania e quali siano davvero le opportunità.
Il tasso di disoccupazione ha raggiunto il livello più alto dall’inizio della pandemia nei dati di fine aprile 2025, poiché il malessere economico ha messo sotto pressione il mercato del lavoro, anche in un contesto di carenza di manodopera di lunga data.
L’ufficio di statistica tedesco ha affermato che il numero di disoccupati è aumentato di 4.000 unità su base destagionalizzata, raggiungendo quota 2,92 milioni, all’incirca allo stesso livello di marzo.
Il tasso di disoccupazione destagionalizzato è salito al 6,3% dal 6,2% del mese precedente. Escludendo la pandemia, si tratta del livello più alto da dicembre 2015. Secondo l’ufficio federale del lavoro, ad aprile si sono registrate 646.000 offerte di lavoro, 55.000 in meno rispetto all’anno scorso, il che dimostra un rallentamento della domanda di manodopera.
L’economia sta ancora lottando contro una debolezza persistente e ostacoli strutturali. I dazi annunciati dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump hanno offuscato le prospettive future, rischiando di innescare un terzo anno di recessione.
Per la prima volta negli ultimi 10 anni, il numero di disoccupati in Germania si avvicina alla soglia dei 3 milioni.
Conviene, quindi, andare a lavorare nella nazione tedesca?
Per rispondere a questa domanda occorre prendere in considerazione anche altri fattori.
Nonostante l’aumento della disoccupazione, molte aziende faticano a trovare personale qualificato, soprattutto nei settori della sanità, dell’istruzione e delle energie rinnovabili. Questo paradosso è dovuto a un disallineamento tra le competenze dei lavoratori disponibili e le esigenze del mercato.
In generale, è ancora particolarmente vantaggioso cercare lavoro in Germania per giovani professionisti, tecnici, operatori sanitari e lavoratori qualificati. Lo stipendio medio mensile, inoltre, è di gran lunga maggiore che in Italia e nella nazione tedesca vige il salario minimo, che ha avuto un ulteriore aumento da gennaio 2025 a 12,81 euro.
Come cercare e trovare lavoro in Germania dall’Italia
Se siete residenti in Germania potete iscrivervi presso un Ufficio di Collocamento, che vi sosterrà attivamente nella ricerca di un lavoro, oppure potete visitare il sito www.arbeitsagentur.de, il più grande portale online della Germania per la ricerca di lavoro e/o apprendistato.
La ricerca di un lavoro nella nazione tedesca dall’Italia è possibile attraverso canali internet dedicate, anche se il suggerimento è di fare affidamento all’Agenzia federale per il Lavoro e alla rete di cooperazione EURES e del Governo Federale.
EURES è la rete dei servizi europei per l’impiego, che favorisce la mobilità professionale dei lavoratori e la loro libera circolazione nel SEE (Spazio economico europeo), supportando sia loro, che le imprese.
Il primo passo da fare è quello di capire la situazione del Paese nel quale si vuole andare, in particolare avere le informazioni:
- sul mercato del lavoro;
- sulle condizioni di vita e lavoro.
Nella sezione Vita e Lavoro dell’Home Page potete selezionare il Paese su cui volete informazioni, generalmente le troverete in inglese, francese, spagnolo e tedesco.
Una volta individuata una posizione calzante con le competenze ed esigenze lavorative proprie, occorre inviare la candidatura con questi documenti:
- lettera di presentazione;
- curriculum vitae con fotografia (nella prima pagina o nella parte superiore destra);
- copie di diplomi e/o titoli di formazione.
La lettera di presentazione non deve superare una pagina formato A4 e deve esprimere sinteticamente il motivo che vi spinge ad avanzare la vostra candidatura, cosa vi interessa nella posizione proposta e le ragioni per cui credete di essere adatti a quella mansione.
Dovete spiegare anche perché desiderate lavorare in Germania ed esprimere il desiderio di un incontro di persona, concludendo la lettera con la formula finale "Mit freundlichen Grüssen”.
Il Curriculum Vitae deve essere in “formato tabella” e deve includere un massimo di due pagine. Il cv, inoltre, deve essere elaborato nell’ordine cronologico crescente o decrescente (solitamente le informazioni più recenti vanno indicate per prime). Dividete il vostro CV come segue:
- informazioni personali;
- istruzione e formazione professionale;
- attività professionali;
- conoscenze linguistiche (classificandoli come segue: lingua madre, ottima conoscenza (siete in grado di condurre negoziati), buona conoscenza orale e scritta e/o conoscenza di base);
- altre conoscenze ed esperienze professionali (ad esempio competenze informatiche);
- passatempi
Infine, da sapere: essendo cittadino UE (italiano) non serve un visto o permesso di lavoro e puoi trasferirti e lavorare liberamente. Dopo 3 mesi, dovrai registrare la tua residenza in Germania (Anmeldung).
Lavori in Germania per gli italiani: le 10 professioni più richieste
In Germania, molti settori stanno affrontando una grave carenza di personale qualificato e questo si traduce in forte domanda di lavoratori, anche dall’estero.
Stando alle indicazioni aggiornate sul portale dedicato agli annunci in Germania Make it in Germany, attualmente sono molto richieste le professioni nel settore sanitario, sociale, dell’istruzione e dell’insegnamento, nella produzione di beni, materie prime e nella manifattura, nel turismo, nel commercio, nella ricezione alberghiera. ù
Di seguito, le 10 aree professionali con maggiori opportunità lavorative in Germania:
- Ingegneria e tecnica (Ingegneri meccanici, elettrici, civili, tecnici industriali e meccatronici, disegnatori tecnici e operatori CNC);
- Informatica e IT (sviluppatori software, esperti in sicurezza informatica, amministratori di rete e sistemisti, data analyst, AI/ML specialist);
- Sanità e assistenza (infermieri, medici specialisti, OSS, fisioterapisti, ostetriche);
- Artigianato e mestieri specializzati (elettricisti, idraulici, muratori e carpentieri, meccanici d’auto e tecnici di manutenzione);
- Logistica e trasporti (autisti di camion e mezzi pesanti, magazzinieri, addetti alla logistica e spedizioni);
- Industria manifatturiera (operai specializzati, controllo qualità, dddetti alle macchine industriali);
- Contabilità, finanza e amministrazione (contabili, revisori e commercialisti, esperti in controllo di gestione, impiegati amministrativi multilingue);
- Turismo e ristorazione (camerieri, cuochi, receptionist, addetti alla pulizia e gestione hotel);
- Istruzione e infanzia (educatori (Kindergarten), insegnanti di sostegno e lingua, psicologi scolastici);
- Energie rinnovabili e ambiente (tecnici fotovoltaici, installatori di impianti eolici/solari, ingegneri ambientali)
Come lavorare in Germania: ecco cosa serve e cosa fare per trasferirsi
Trasferirsi in Germania per lavorare, essendo cittadino italiano o dell’UE, è abbastanza semplice grazie alla libera circolazione. Tuttavia, ci sono alcuni passaggi fondamentali da seguire per farlo correttamente e legalmente.
Per andare in Germania non serve il visto o permesso di lavoro (sei cittadino UE), ma occorre avere:
- Carta d’identità o passaporto validi
- Codice fiscale italiano (per i documenti iniziali)
- Tessera sanitaria europea valida nei primi mesi
- Assicurazione sanitaria tedesca (necessaria per lavorare)
Entro 2 settimane dall’arrivo bisogna registrarsi all’ufficio anagrafe locale (Bürgeramt) con la presentazione di contratto d’affitto o lettera del proprietario, documento d’identità, eventuale contratto di lavoro (opzionale). A questo punto sarà rilasciato il “Meldebescheinigung”, documento essenziale per tutto il resto (conto, tessera sanitaria, ecc.).
Poiché molte aziende pagano solo su conto tedesco, muniti di documento d’identità, prova della residenza (Anmeldung) si può scegliere una banca per aprire il conto.
Inoltre, per lavorare occorre una assicurazione sanitaria, obbligatoria n Germania. Infine, il riconoscimento dei titoli di studio o professionali potrebbe essere indispensabile per alcune professioni.
Dove lavorare in Germania? Alcune zone sono più remunerative
Un’ultima considerazione da fare se si sceglie di andare a lavorare in Germania è sulla zona della nazione più remunerativa a livello professionale.
Le aree più attraenti per i salari in Germania sono generalmente concentrate nel sud e nell’ovest del Paese, dove si trovano i maggiori poli industriali, tecnologici e finanziari. I salari possono variare fino al 30–40% tra regioni diverse.
Come specificato in un altro articolo sullo stipendio in Germania, le differenze reddituali, inoltre, possono risultare molto marcate nei diversi distretti e città. Ad esempio, la città di Heilbronn, nel Baden-Württemberg, registra un reddito medio pro-capite pari a 42.275 euro ed è considerata la località più ricca della Germania.
A seguire troviamo la città di Starnberg, con un reddito medio pari a 38.509 euro. Gli ultimi posti sono invece occupati da Gelsenkirchen e Duisburg, che presentano redditi medi pro-capite il cui valore non raggiunge nemmeno la metà delle due località prima citate.
Il divario fra est e ovest sembra essere una costante. Vi è però un’eccezione, ovvero il distretto di Potsdam-Mittelmark che si rivela essere l’unico dell’est con un reddito pro-capite superiore alla media nazionale.
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