La Banca Nazionale Svizzera ribilancia le proprie riserve, preferendo l’euro al dollaro. Una mossa monetaria e politica che riflette tensioni con Washington e il nuovo equilibrio valutario globale.
Nel corso del 2025 la Banca Nazionale Svizzera (SNB) è tornata protagonista sui mercati valutari, rinnovando la sua tradizionale battaglia contro la deflazione e il franco svizzero eccessivamente forte. Dopo il crollo del dollaro in seguito agli shock tariffari statunitensi di aprile, la SNB ha reagito abbassando i tassi d’interesse a zero e intervenendo con forza per contenere l’apprezzamento del franco.
Tra aprile e giugno, l’istituto di Zurigo ha acquistato oltre 5 miliardi di franchi in valute straniere, il livello più alto di intervento sul mercato dei cambi degli ultimi tre anni. Ma la vera sorpresa non è la quantità, bensì la composizione: secondo il bilancio trimestrale, quasi tutti gli acquisti sono stati effettuati in euro, non in dollari.
La struttura valutaria delle riserve svizzere racconta una storia di lenta ma costante trasformazione. La quota di euro ha raggiunto il 39%, superando quella del dollaro (37%) per la prima volta dal 2020. [...]
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