La rivoluzione della Corea del Sud: al bando il commercio della carne di cane

Federico Giuliani

27 Gennaio 2024 - 06:55

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La Corea del Sud ha vietato l’allevamento, la macellazione e la vendita di cani per il consumo della loro carne all’interno del Paese. Ecco che cosa succede a Seoul e dintorni.

La rivoluzione della Corea del Sud: al bando il commercio della carne di cane

La Corea del Sud ha vietato l’allevamento, la macellazione e la vendita di cani per il consumo della loro carne all’interno del Paese. La normativa è stata approvata lo scorso 9 gennaio dall’Assemblea nazionale, il parlamento monocamerale sudcoreano, con 208 voti favorevoli, zero contrari e due astenuti, ed entrerà in vigore a partire dal 2027.

Secondo la nuova legge mentre l’allevamento, la vendita e la macellazione dei cani diventeranno reati punibili fino a tre anni di carcere o con una multa fino a 30 milioni di won (circa 23.000 dollari), consumare carne dello stesso animale non sarà illegale.

La decisione di Seoul è tanto storica quanto economicamente rilevante. Il divieto è stato infatti il frutto di un’azione bipartisan sostenuta dal People Power Party, attualmente al potere e guidato dal presidente sudcoreano Yoon Suk Yeol, e dal Partito democratico, la principale forza di opposizione, in un contesto di crescente consapevolezza nella società dei diritti degli animali e dell’aumento esponenziale dei proprietari di animali domestici, parte ormai di un business del valore di miliardi di dollari annui. [...]

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