La pensione di reversibilità aumenta nel 2024, ecco i nuovi importi

Simone Micocci

14 Dicembre 2023 - 07:49

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Pensione di reversibilità, di quanto aumenta grazie alla rivalutazione? I nuovi importi e limiti di reddito a decorrere da gennaio 2024.

La pensione di reversibilità aumenta nel 2024, ecco i nuovi importi

In queste ore ci si interroga sulla possibilità che anche le pensioni di reversibilità ai superstiti possano beneficiare dell’incremento in arrivo il mese prossimo.

Come abbiamo già avuto modo di spiegare, a gennaio 2024 ci sarà un aumento delle pensioni per effetto della rivalutazione, quel meccanismo che ne adegua gli importi al costo della vita in base al tasso d’inflazione medio accertato nell’ultimo anno.

Nel 2024 - accertato sul 2023 quindi - il tasso di rivalutazione è pari al 5,4%, risultato dell’inflazione accertata tra gennaio e ottobre e quella stimata per l’ultimo trimestre dell’anno.

Questa percentuale si applica tanto sui trattamenti previdenziali, diretti e indiretti, quanto su quelli assistenziali: per tale ragione sono in aumento anche l’assegno sociale e le pensioni d’invalidità civile. Anche le pensioni di reversibilità, in quanto trattamenti previdenziali di tipo indiretto, sono quindi soggetti a rivalutazione: tuttavia, dal momento che seguono le stesse regole applicate per le pensioni dirette, per alcuni assegni l’incremento potrebbe essere inferiore al 5,4%.

Rivalutazione anche per le pensioni di reversibilità

La pensione di reversibilità spettante ai familiari superstiti è a tutti gli effetti un trattamento di tipo previdenziale e come tale è soggetto annualmente a rivalutazione così da mantenere inalterato il potere d’acquisto.

Ogni inizio gennaio, quindi, il trattamento viene adeguato al costo della vita applicando il tasso di rivalutazione accertato nella misura percentuale prevista per la fascia di reddito di appartenenza. Solo quando l’importo è pari o inferiore a 4 volte il trattamento minimo la rivalutazione è al 100% del tasso. Se l’importo è superiore, invece, scattano i tagli voluti dal governo Meloni che prima con la legge di Bilancio 2023 poi con quella del 2024 ha rivisto il meccanismo di rivalutazione introducendo delle percentuali più sfavorevoli.

Inoltre, per oggetto della rivalutazione cambiano anche i limiti entro cui la pensione di reversibilità, quando percepita dal coniuge senza figli, è cumulabile con il reddito da lavoro senza essere soggetta a tagli.

Pensioni di reversibilità, i nuovi importi

Come anticipato, quindi, per la rivalutazione delle pensioni di reversibilità si applicano le stesse regole previste per i trattamenti diretti. Per questo, sull’importo originario della pensione si applicano le seguenti percentuali, il che ovviamente andrà a comportare anche la variazione delle singole quote percepite dai familiari superstiti:

Fascia assegno Da A Indice di perequazione Tasso d’inflazione provvisorio Rivalutazione effettiva
Fino a quattro volte il trattamento minimo --- 2.271,76 euro 100% 5,4% 5,4%
Oltre 4 e fino a 5 volte il trattamento minimo 2.271,76 euro* 2.839,70 euro 90% 5,4% 4,86%
Oltre 5 e fino a 6 volte il trattamento minimo 2.839,70 euro* 3.407,64 euro 53% 5,4% 2,862%
Oltre 6 e fino a 8 volte il trattamento minimo 3.407,64 euro* 4.453,52 euro 47% 5,4% 2,538%
Oltre 8 e fino a 10 volte il trattamento minimo 4.453,52 euro* 5.679,40 euro 37% 5,4% 1,998%
Oltre 10 volte il minimo 5.679,40 euro* - 22% 5,4% 1,188%

* Per le pensioni d’importo superiore alla soglia limite ma comunque inferiore a tale limite incrementato della quota di rivalutazione automatica spettante per la fascia precedente, l’aumento di rivalutazione è attribuito fino a concorrenza del predetto limite maggiorato.

Esempio

Prendiamo come esempio una pensione d’importo pari a 2.500 euro lordi riconosciuta all’60% al coniuge (1.500 euro) e al 20% al figlio (500 euro). Per merito della rivalutazione l’assegno aumenta del 4,86% (90% del tasso accertato), salendo così a 2.621,50 euro: le singole quote salgono così a 1.572,90 e a 524,30 euro.

Nuove soglie per il cumulo tra redditi da lavoro e pensione di reversibilità

Il coniuge che prende la pensione di reversibilità può lavorare, tuttavia in assenza di figli a carico deve stare al di sotto di una certa soglia per non rischiare un taglio dell’assegno che va dal 25% al 50% a seconda del reddito percepito.

Come parametro di riferimento viene preso il trattamento minimo di pensione, anch’esso soggetto a rivalutazione annua. Ragion per cui nel 2024 cambiano, innalzandosi, le soglie reddituali entro cui stare per evitare il taglio.

Nel dettaglio, tra le 3 e le 4 volte il trattamento minimo, ossia nella parte che va da 23.345,73 a 31.127,64 euro, la pensione di reversibilità percepita viene decurtata del 25%.

Tra le 4, 31.127,64 euro, e le 5 volte, 38.909,55 euro, la decurtazione è del 40%, mentre superando anche questa soglia è del 50%.

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