Italia: il Pil cresce nel secondo trimestre, ma l’inflazione resta elevata

Violetta Silvestri

29 Luglio 2022 - 11:59

Nel rilascio dei dati preliminari sul Pil, l’Istat ha messo in evidenza che in Italia l’economia è cresciuta sia a livello mensile che su base annuale nel secondo trimestre 2022. Di quanto?

Italia: il Pil cresce nel secondo trimestre, ma l’inflazione resta elevata

In un clima economico generale tutt’altro che rassicurante, il Pil italiano prosegue una espansione da sei trimestri consecutivi.

Lo ha rivelato l’Istat nella nota riguardante i dati preliminari della crescita del secondo trimestre. Nello specifico, l’aumento del Prodotto interno lordo acquisito per il 2022 è pari al 3,4%.

A crescere, però, è anche l’inflazione che si indebolisce lievemente ma non cambia rotta, come sintetizzato dall’Istat: “il rallentamento dei prezzi dei beni energetici che si registra a luglio non frena l’onda lunga delle tensioni inflazionistiche che si stanno diffondendo agli altri comparti merceologici”

Cosa hanno svelato i dati preliminari sull’Italia? Il focus sui numeri.

Italia: Pil del secondo trimestre aumenta (a sorpresa)

Pur a livello ancora preliminare, il Pil italiano ha sorpreso in positivo. Istat, nella nota preliminare di luglio, ha commentato:

“Nel secondo trimestre dell’anno l’economia italiana fa registrare una crescita dell’1% in termini congiunturali e del 4,6% in termini tendenziali. La fase espansiva del Pil presegue pertanto per il sesto trimestre consecutivo, in accelerazione rispetto al primo trimestre dell’anno, quando la crescita era risultata lievemente positiva.”

Nell’analisi delle componenti di traino del Pil, è messo in evidenza una diminuzione del valore aggiunto nel comparto dell’agricoltura, silvicoltura e pesca e un rialzo sia in quello dell’industria, sia in quello dei servizi. La domanda contribuisce in modo positivo grazie alla componente nazionale (al lordo delle scorte), ma lascia una spinta negativa per quanto riguarda la componente estera.

Da segnalare che anche in Francia e Spagna c’è stata crescita, mentre il Pil preliminare tedesco su base trimestrale è rimasto invariato.

Inflazione in lieve frenata, ma ancora alta

Con un aumento dello 0,4% su base mensile e del 7,9% a livello annuale, rispetto al +8,0% precedente, l’inflazione in Italia ha visto a luglio (dati preliminari) un lieve freno, restando ancora elevata.

Lo ha confermato l’Istat nella nota di commento:

“...la crescita dei prezzi degli Alimentari lavorati, dei Beni durevoli e non, dei Servizi relativi ai trasporti e dei Servizi vari accelera, spingendo l’inflazione al netto degli energetici e degli alimentari freschi (componente di fondo; +4,1%) e quella al netto dei soli beni energetici (+4,7%) a livelli che non si vedevano, rispettivamente, da giugno e maggio 1996.”

Il carrello della spesa, nella rilevazione, accelera a +9,1%, con un balzo che non si osservava da settembre 1984.

Nel dettaglio, l’inflazione acquisita per il 2022 è pari a +6,7% per l’indice generale e a +3,3% per la componente di fondo.

Su base tendenziale, i dei Beni energetici passano da +48,7% di giugno a +42,9% di luglio, mostrando un indebolimento. Tuttavia, i prezzi dei Beni alimentari lavorati (da +8,1% a +9,6%), dei Servizi relativi ai trasporti (da +7,2% a +8,9%), dei Beni non durevoli (da +2,9% a +3,6%), dei Beni durevoli (da +2,8% a +3,3%) segnano un aumento.

A livello congiunturale, c’è un rialzo dovuto principalmente ai prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (+2,7%), degli Alimentari lavorati (+1,5%), dei Beni non durevoli (+0,6%). In frenata ci sono soltanto i prezzi Alimentari non lavorati (-1,7%).

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