Italia: governo smentisce rumor, non ci sarà nessuna tassa patrimoniale

Luca Fiore

04/02/2019

04/02/2019 - 15:28

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Dopo le indiscrezioni riportate dalla stampa e gli appelli di Confedilizia, il governo ha emesso una nota per smentire l’ipotesi di una tassa patrimoniale. Vediamo i dettagli.

Italia: governo smentisce rumor, non ci sarà nessuna tassa patrimoniale

Il governo ha smentito "categoricamente" l’intenzione di intervenire con una patrimoniale.

«La Presidenza del Consiglio smentisce categoricamente l’intenzione di intervenire con una tassa riguardante il patrimonio immobiliare.»

È quanto si legge in una nota emessa da Palazzo Chigi.

“L’illazione, che è stata alimentata da alcuni mezzi di informazione, è assolutamente infondata", continua il breve comunicato del governo.

Prelievo compreso tra il 5 e il 7 per cento

A rilanciare l’indiscrezione è stato il quotidiano Il Tempo, secondo cui l’esecutivo starebbe studiano una misura che colpirebbe la ricchezza immobiliare con un’aliquota compresa tra i 5 ed i 7 punti percentuali.

“Presidente Conte, il quotidiano Il Tempo scrive in prima pagina che il Governo starebbe preparando una patrimoniale sugli immobili tra il 5 e il 7 per cento. È una bufala o abbiamo deciso di suicidarci definitivamente?”,

ha chiesto ironicamente su Twitter il n.1 di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa.

“In Italia l’urgenza è esattamente quella opposta. Per tornare a crescere, occorre ridurre la mega-patrimoniale sugli immobili che c’è già: fra Imu e Tasi, pesa per 21 miliardi di euro l’anno e dal 2012 sta causando danni immensi all’economia. Che fa, smentisce?”.

Il riferimento è anche alla possibilità concessa ai comuni che non lo hanno fatto (l’80 per cento del totale) di aumentare Imu e Tasi fino al limite massimo.

Lega pronta a smentire, M5S no

La sortita di Spaziani ieri sera ha innescato la risposta di Claudio Borghi, presidente della Commissione Bilancio della Camera ed esponente della Lega. “Smentisco io per lui”, ha detto facendo riferimento al premier.

“Non ci passa nemmeno per l’anticamera del cervello di mettere patrimoiali di qualsiasi tipo. Noi vogliamo abbassare le tasse, non metterne di nuove. Il no alla patrimoniale è esplicitamente scritto nel contratto di governo”.

Se dalla Lega la smentita è arrivata immediata, lo stesso non si può dire per l’altra anima dell’esecutivo, quella pentastellata. Politicamente, la patrimoniale, potrebbe trovare giustificazione tra l’elettorato del Movimento 5 stelle in quanto misura destinata a colpire le classi c.d. “privilegiate”.

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