“In Italia c’è una dittatura strisciante, Germania ride di noi” (Paolo Becchi)

Martino Grassi

9 Maggio 2020 - 09:17

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Il Governo sta attuando una dittatura strisciante imponendo le misure di contenimento che generano l’ilarità di altri Paesi, tra cui la Germania. Questa è l’opinione del professor Becchi.

“In Italia c’è una dittatura strisciante, Germania ride di noi” (Paolo Becchi)

La questione della riapertura è un tema che scalda le opinioni non solo degli esperti, ma anche dei cittadini. Da un lato c’è chi elogia le misure contenitive adottate dall’Italia, dall’altro c’è chi sostiene che si stiano protraendo per troppo tempo.

Le misure adottate dal Governo hanno fatto nascere lo spauracchio a molte personalità che il nostro Paese stia lentamente attuando una dittatura strisciante che genera l’ilarità degli altri Stati, tra cui la Germania.

Questa è la posizione di Paolo Becchi, un noto professore universitario di filosofia del diritto, nonché scrittore e germanista, che ha affrontato il tema durante un’intervista per Money.it nel corso della quale ha parlato anche del MES.

In Italia c’è una dittatura strisciante, il Governo non riaprirà mai

Per affrontare il tema dell’eccessivo controllo da parte del Governo nella gestione dell’emergenza coronavirus, Becchi fa un parallelismo con la situazione tedesca affermando che:

“In Germania non c’è mai stato un blocco totale, ma sono comunque state introdotte delle misure restrittive. La riapertura è stata molto più rapida della nostra e la prossima settimana riaprono le scuole e i primi di giugno riaprirà tutto.”

Il professore si interroga se le misure che il nostro Governo ha attuato siano effettivamente necessarie o se invece siano eccessive e inutili, riportando alcuni dati forniti dall’ISTAT e affermando che “c’è stato un problema solo in Lombardia”.

Per Becchi non si sono dubbi, il lockdown imposto è solo un escamotage del Governo per poter rimanere al potere senza ricevere alcune critica od opposizione:

“Questa è una dittatura strisciante, non è necessario che ti portino in carcere, puoi fare una dittatura anche dal tuo divano di casa”.

Quello che l’esecutivo vuole trasmettere ai cittadini è che “questo virus durerà almeno per i prossimi 10 anni, e su questa idea noi stiamo distruggendo il settore produttivo, culturale e umanistico di tutto un Paese” ed è stato diffuso un senso di panico generalizzato. La riapertura dell’Italia per Becchi “potrà avvenire solamente quando questo Governo se ne andrà a casa”.

L’Italia non è un esempio per gli altri Stati

Le dichiarazioni di Paolo Becchi si inaspriscono quando affronta il tema secondo cui l’Italia sarebbe da esempio per gli altri Paesi, come confermano i numerosi elogi ricevuti da diverse istituzione, tra cui l’OMS:

“Dicono che ci prendono di esempio, ma io non so dove è nata questa fesseria, in Germania ridono di noi, e di quello che abbiamo fatto in questo periodo, ci prendono in giro nel mondo intero”.

Riferendosi poi alla gestione della crisi in Germania, riporta che ci sono stati diversi dissensi nei confronti delle manovre attuate dal Governo, soprattutto da parte dei giovani che sono scesi in piazza, ma “la Merkel ha affrontato l’emergenza sanitaria in modo ineccepibile”.

Le cose che in Germania erano permesse, non sono nemmeno paragonabili a quelle che si potevano fare in Italia, e il capo di Stato tedesco probabilmente non riuscirà a dare le sue dimissioni “perché la gente continua a dirle grazie”.

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