È un tema che interessa sia le coppie sposate sia quelle legate da un contratto di convivenza. Gli aspetti concreti e le difficoltà talvolta nel prendere le decisioni più opportune.
Coppie non coniugate, etero o omosessuali: sono sempre più numerose. In base a uno studio dell’Università La Sapienza di Roma quelle appunto conviventi di fatto sono simili in modo crescente alle coppie sposate da un punto di vista della routine quotidiana. Entrambe si trovano a condividere l’acquisto di un’abitazione, a mettere in comune i loro redditi e a prendere decisioni attraverso una continua interazione e negoziazione tra i due partner. Se dal punto di vista giuridico quindi la via verso un’assimilazione deve ancora compiere alcuni passi avanti, sotto il profilo economico molto è stato fatto nella realtà di tutti i giorni.
I cittadini infatti sono più evoluti (come sempre) rispetto alla politica che deve legiferare! È pur vero che la legge 76/2016, nota come legge Cirinnà, ha disciplinato le convivenze di fatto, riconoscendo specifici diritti e doveri, e offerto la possibilità di formalizzare la relazione tramite un contratto di convivenza. È solo una parte però di un cammino più articolato.
Il percorso dei soldi in comune
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