In Italia torna l’ora esatta, ecco quando farà buio

Luna Luciano

4 Ottobre 2025 - 18:16

Il 26 ottobre torna l’ora solare: si dormirà un’ora in più, ma farà buio prima. Ecco quando cambiare le lancette, perché lo facciamo e alcuni consigli su come affrontare il cambio dell’ora.

In Italia torna l’ora esatta, ecco quando farà buio

Ormai ottobre e questo vuol dire che presto dovremo riportare le lancette indietro di un’ora per il passaggio all’ora solare.

Nella notte tra sabato 25 e domenica 26 ottobre 2025, infatti, alle 3:00 di notte dovremo spostare le lancette degli orologi (analogici) un’ora indietro, tornando così alle 2:00 di notte. Per quanto riguarda i dispositivi digitali invece, non dovremo fare alcunché: gli stessi device cambieranno l’ora in automatico.

Nonostante il gesto semplice, questo ha un grande impatto sul nostro ritmo sonno-veglia e potrebbe portare a qualche piccolo scompenso. Infatti, se è vero che dormiremo un’ora in più, è vero anche dovremo anche fare i conti con giornate più corte e un buio che arriva in anticipo.

Il ritorno all’ora “esatta” segna, di fatto, l’ingresso nella stagione fredda: la sera giunge prima, si avrà più luce al mattino, e una sensazione generale di rallentamento che accompagna l’autunno, per non parlare della spiacevole sensazione di andare a lavoro con la luce e lasciare l’ufficio che ormai è già buio pesto.

Ma quando farà effettivamente buio? E perché continuiamo a spostare le lancette nonostante l’Europa avesse ipotizzato di abolire il cambio? Scopriamo insieme tutto quello che c’è da sapere sull’ora solare e alcuni consigli per sopravvivere al cambio d’ora.

Torna l’ora solare: ecco quando farà buio

Come già anticipato, nella notte tra il 25 -26 ottobre 2025 tornerà in vigore l’ora solare. Da domenica, quindi, il sole tramonterà prima: a Roma, ad esempio, il 26 il buio arriverà intorno alle 17:10, a Milano poco dopo, verso le 17:20, mentre al Sud, a Palermo o Napoli, la luce durerà circa una decina di minuti in più, ma la differenza sarà minima. Man mano che l’autunno avanzerà, ci si avvicinerà al solstizio d’inverno, il sole tramonterà sempre prima.

E nel giorno più corto dell’anno, che secondo il calendario è il 21 dicembre, il sole calerà intorno alle 16:40, regalandoci poco più di nove ore di luce. L’ora solare durerà per circa cinque mesi, fino alla notte tra il 28 e il 29 marzo 2026, quando torneremo a spostare le lancette in avanti per riabbracciare l’ora legale e giornate via via più lunghe e luminose.

Perché dobbiamo cambiare l’ora?

Il passaggio da ora legale a ora solare ha radici storiche e pratiche. L’obiettivo principale è sempre stato ottimizzare la luce naturale e ridurre i consumi energetici. L’idea nacque nel Settecento ed è attribuita a Benjamin Franklin, che suggerì di “risparmiare candele” svegliandosi prima. In Italia, l’ora legale è stata introdotta stabilmente nel 1966, nel pieno del boom economico e della ricerca di efficienza energetica.

Secondo i dati di Terna, nel 2023 il sistema elettrico nazionale ha risparmiato circa 370 milioni di kWh, equivalenti al consumo medio annuo di 140.000 famiglie, per un valore di 90 milioni di euro. Tuttavia, il risparmio effettivo oggi è più contenuto rispetto al passato, poiché molte abitudini di consumo e illuminazione sono cambiate. Resta però un’abitudine utile per sincronizzare meglio le attività con la luce solare e favorire, almeno in parte, una gestione più sostenibile dell’energia.

Addio al cambio dell’ora: ecco cosa dice l’Europa

Nel 2018 l’Unione Europea aveva avviato una consultazione pubblica e oltre l’80% dei cittadini europei si era detta favorevole all’abolizione del cambio d’ora. La proposta era di consentire ai singoli Stati di scegliere se mantenere l’ora legale o quella solare tutto l’anno. Tuttavia, la mancanza di un accordo tra i Paesi membri ha bloccato la riforma.

Ogni Stato ha infatti esigenze diverse legate alla latitudine, economia ed equilibrio energetico. Inoltre alcuni studi risalenti al 2017 hanno sollevato dubbi sull’efficacia dell’ora legale, come quello condotto dall’Università Carolina di Praga sulla Slovacchia ha rilevato un risparmio energetico annuo di appena lo 0,8% (2010-2017). Gli esperti raccomandano di allinearsi maggiormente ai fusi orari naturali. Per i paesi nordici come la Finlandia, l’ora legale è priva di benefici e causa disturbi psicofisici.

Al contrario, i paesi mediterranei come l’Italia vedono ancora un vantaggio: la Società Italiana di Medicina Ambientale (SIMA), infatti, ha stimato che prolungare l’ora legale fino a fine novembre farebbe risparmiare al Paese 70 milioni di euro in bollette. La decisione sull’abolizione o mantenimento rimane, quindi, strettamente legata alla posizione geografica dei singoli Stati.

Come prepararsi al cambio dell’ora

Affrontare il passaggio all’ora solare (o “esatta”) può essere più facile seguendo alcune semplici pratiche. Per abituare gradualmente l’organismo e favorire un sonno migliore, è utile:

  • esporsi alla luce naturale durante il giorno stimola la vitamina D, migliora l’umore e aiuta a regolare il ritmo circadiano;
  • anticipare di 10-15 minuti al giorno l’orario per andare a dormire e per il risveglio nella settimana precedente al cambio per abituare gradualmente l’organismo;
  • cenare 2-3 ore prima di dormire e preferire cibi leggeri che favoriscono un sonno più profondo;
  • ridurre l’uso di dispositivi elettronici la sera;
  • praticare attività come yoga, meditazione o anche semplicemente bere una tisana calda per aiutare a rilassarsi;
  • mantenere una routine regolare per pasti e movimento fisico aiuta a stabilizzare i ritmi interni.

Con qualche accorgimento, il cambio d’ora non sarà un ostacolo, ma un rito di passaggio necessario per affrontare l’autunno con vitalità.

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