Importanti bonus per chi si trasferisce in montagna, mutui e affitti agevolati, contributi economici e tanto altro

Nadia Pascale

22 Settembre 2025 - 11:32

Pubblicata in GU la Legge 131 del 2025 che prevede benefici in favore di chi si trasferisce in montagna, comuni montani. Importanti bonus per canoni di locazione, acquisto casa, imprese.

Importanti bonus per chi si trasferisce in montagna, mutui e affitti agevolati, contributi economici e tanto altro

Entrano in vigore importanti bonus per chi decide di trasferirsi in montagna. Tra le misure adottate vi sono canoni di locazione agevolati, bonus per chi acquista o ristruttura casa, crediti di imposta, misure per chi apre attività.
Pubblicata in Gazzetta Ufficiale la Legge 131 /2025 che riconosce importanti bonus a coloro che si trasferiscono in zone montane, l’obiettivo è favorirne il ripopolamento.

Lo spopolamento delle zone montane è una tendenza ormai consolidata dovuta a carenza di servizi, difficoltà a trovare lavoro, necessità di spostarsi anche per molti km per raggiungere il luogo di lavoro, la scuola, si aggiungono scarse occasioni di socialità. Le conseguenze sono pesanti perché a fronte di immobili vuoti presenti nelle zone montane, c’è un’emergenza abitativa nei centri più grandi con difficoltà a trovare immobili per la locazione e prezzi alle stelle. L’obiettivo è quindi ricreare una sorta di equilibrio promuovendo delle condizioni che possano rendere la vita in queste zone più semplice e attraente.

Vediamo le principali misure, sotto forma di bonus per chi si trasferisce in montagna, riconosciute dalla Legge 131 del 2025.

Bonus casa per chi si trasferisce in montagna: credito di imposta locazione

Inizia la disamina dai bonus previsti per chi si trasferisce in montagna con affitto o acquisto di casa.
L’articolo 6 della Legge 131 del 2025 prevede il riconoscimento di un credito di imposta in favore del personale sanitario che presta servizio in strutture sanitarie, socio-sanitarie e socio-assistenziali nei comuni di montagna o presta servizio, negli stessi comuni, di medico del ruolo unico di assistenza primaria, pediatra di libera scelta, specialista ambulatoriale interno, veterinario e altra professionalità sanitaria ambulatoriale, convenzionata con il Servizio sanitario nazionale.
Il bonus è pari al minor importo tra il 60% del canone annuo di locazione dell’immobile o dell’importo del finanziamento e 2.500 euro, ma fino a concorrenza delle risorse complessivamente stanziate, a decorrere dall’anno 2025, pari a 20 milioni di euro annui.
Nel caso in cui nel comune (fino a 5.000 abitanti) sia presente una minoranza linguistica, l’importo prima visto è aumentato al 75% del canone annuo di locazione nel limite massimo di 3.500 euro.

La stessa agevolazione è prevista in favore del personale scolastico.

Agevolazioni acquisto o ristrutturazione casa

Le misure viste non sono cumulabili con quelle previste dall’articolo 27 della Legge 131. L’articolo 27 prevede che per le persone fisiche che dopo il 20 settembre accedono a un finanziamento ipotecario o fondiario al fine di acquistare o ristrutturare un’unità immobiliare da adibire ad abitazione principale, compresi i fabbricati rurali a uso abitativo, situata nei comuni montani agevolati, spetta un credito di imposta commisurato all’ammontare degli interessi passivi dovuti sul finanziamento stesso, nel limite complessivo, a decorrere dal 2025, di 16 milioni di euro annui. L’agevolazione è riconosciuta per cinque periodi d’imposta comprensivi di quello nel corso del quale è acceso il finanziamento.
Praticamente è come se per 5 anni non si pagassero gli interessi sul mutuo.

Il beneficio è riservato a coloro che ancora non hanno compiuto il 41° anno di età, inoltre è escluso nel caso in cui l’unità immobiliare sia categoria catastale lusso e quindi classificata in A/1, A/8 e A/9.

Agevolazioni per chi fa impresa

L’obiettivo della Legge 131 del 2025 è quello di ripopolare le aree montane attraverso l’implementazione di servizi, scuola, servizi sanitari. Ma naturalmente è necessario anche facilitare la produzione del reddito, cioè far in modo che le persone che ivi si trasferiscono abbiano un lavoro non troppo lontano.

Per le imprese agricole che esercitano attività nei comuni montani viene riconosciuto un credito d’imposta pari al 10% del valore degli investimenti effettuati dal 1° gennaio 2025 al 31 dicembre 2027, nel limite complessivo di spesa di 4 milioni di euro per ciascun anno. In misura eccezionale viene meno il limite dei 250.000 euro.

Per ottenere l’agevolazione è necessario:

  • avere la sede ed esercitare prevalentemente la propria attività nei comuni montani individuati dalla legge in esame;
  • effettuare determinati investimenti volti all’ottenimento dei servizi ecosistemici e ambientali benefici per l’ambiente e il clima, anche attraverso interventi di manutenzione del territorio.

Nei limiti dei costi sostenuti, l’agevolazione è cumulabile con altri bonus.
Il bonus aumenta al 20% nel caso in cui trattasi di comuni montani con popolazione non superiore a 5.000 persone e in presenza di minoranze linguistiche.

Bonus imprese nei comuni montani: beneficiari e importi

Alle piccole e micro imprese che dal 20 settembre 2025 intraprendono una nuova attività nei comuni montani è riconosciuto un credito d’imposta pari alla differenza tra l’imposta calcolata applicando le aliquote ordinarie al reddito, derivante dallo svolgimento dell’ attività nei citati comuni, determinato nei modi ordinari e fino a concorrenza di 100mila euro, e l’imposta calcolata applicando allo stesso reddito l’aliquota del 15%, nel rispetto del limite complessivo annuo, a partire dal 2025, di 20 milioni di euro.
La misura è riservata ai giovani imprenditori che non abbiano compiuto il 41° anno di età.

Deve essere sottolineato che l’elenco dei comuni beneficiari non è stato ancora stilato, occorre attendere un decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri volto a stabilire i criteri di classificazione dei comuni montani beneficiari delle agevolazioni.

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