Goldman Sachs supera le attese. La trimestrale (3Q 2025) riassunta in 5 punti

Donato De Angelis

14 Ottobre 2025 - 15:01

Goldman Sachs: utili oltre le attese nel terzo trimestre. Ricavi record, forte crescita nel dealmaking e ritorni solidi agli azionisti

Goldman Sachs supera le attese. La trimestrale (3Q 2025) riassunta in 5 punti

Goldman Sachs (GS) ha pubblicato risultati finanziari per il terzo trimestre 2025 superiori alle aspettative degli analisti, con un utile per azione (EPS) secondo i principi contabili GAAP pari a 12,25 dollari, 1,16 dollari oltre le previsioni. Anche i ricavi hanno battuto le attese, attestandosi a 15,18 miliardi di dollari, circa 930 milioni in più rispetto alle stime di mercato.

Il trimestre è stato caratterizzato da un’attività sostenuta nel segmento investment banking, forti ricavi dal trading e un’espansione costante nella gestione patrimoniale e degli investimenti. Il gruppo ha inoltre restituito liquidità significativa agli azionisti attraverso buyback e dividendi.

Nonostante l’aumento dei costi operativi e alcune rettifiche legali, i risultati confermano la capacità della banca di mantenere solidità operativa in un contesto di mercato volatile, andando a rafforzare la fiducia di investitori e clienti sulle prospettive future.

Contestualmente, Goldman Sachs ha annunciato l’intenzione di acquisire Industry Ventures, operazione strategica mirata a potenziare l’offerta nel comparto degli investimenti alternativi, a conferma dell’orientamento del gruppo verso una maggiore diversificazione del business.

5 dati chiave dai conti di Goldman Sachs del terzo trimestre 2025

1) Ricavi e utili in forte crescita

Nel terzo trimestre, Goldman Sachs ha registrato ricavi record per 15,18 miliardi di dollari, con un incremento del 20% su base annua. L’utile netto è salito a 4,10 miliardi, in aumento del 37% rispetto allo stesso periodo del 2024.

L’utile per azione diluito (EPS) si è attestato a 12,25 dollari, mentre il return on equity annualizzato ha raggiunto il 14,2%, segnando un’efficiente gestione del capitale.

La performance è stata trainata da un netto rimbalzo nelle operazioni di M&A, che hanno spinto le commissioni da investment banking a 2,66 miliardi di dollari, superando le stime degli analisti e contribuendo al miglior trimestre per ricavi nella storia del gruppo.

2) La unit Global Banking & Markets spinge la crescita

Il segmento Global Banking & Markets ha generato ricavi netti per 10,12 miliardi di dollari, grazie a una crescita eccezionale del 42% annuo nelle commissioni da investment banking. L’attività è stata sostenuta da una maggiore attività della clientela istituzionale, dall’aumento dei volumi nelle operazioni straordinarie e dalla volatilità persistente nei mercati di tasso e materie prime
Le aree FICC (reddito fisso, valute e materie prime) ed equities hanno registrato solidi risultati nel trading e nel finanziamento.

3)Asset & Wealth Management in espansione

Il comparto Asset & Wealth Management ha visto i ricavi netti crescere del 17% su base annua e ha raggiunto 4,4 miliardi di dollari. I driver principali sono individuati nell’aumento delle commissioni di gestione, come anche nel maggior contributo da private banking e lending.

In parallelo, la divisione Platform Solutions ha registrato un balzo del 71% annuo nei ricavi, raggiungendo 670 milioni di dollari, grazie alla crescita delle piattaforme rivolte ai consumatori, come i servizi di carte di credito.

4) Forte ritorno di capitale agli azionisti

Nel terzo trimestre, la banca ha restituito agli azionisti 3,25 miliardi di dollari, di cui:

  • 2 miliardi in riacquisti di azioni proprie (2,8 milioni di azioni acquistate a un prezzo medio di circa 718,60 dollari)
  • 1,25 miliardi distribuiti sotto forma di dividendi, pari a 4,00 dollari per azione trimestrali, come approvato dal CdA

Il gruppo continua a mantenere una solida posizione patrimoniale, con una media di attività liquide core globali pari a 481 miliardi di dollari, confermando l’impegno verso la restituzione di valore agli azionisti, bilanciata da un’attenta gestione della liquidità e del capitale.

5) Costi in crescita (ma sotto controllo)

Le spese operative sono aumentate del 14% su base annua, fino a quota 9,45 miliardi di dollari nel trimestre. Un rialzo dovuto ai costi per il personale, in linea con i risultati positivi e agli accantonamenti legali e regolamentari per 131 milioni di dollari. Al tempo stesso, le rettifiche su crediti sono diminuite a 339 milioni, segnalando un miglioramento delle condizioni di credito.

L’efficiency ratio (indicatore di efficienza operativa) si attesta attorno al 62,1% su base annua, suggerendo un controllo dei costi in miglioramento, anche se il dato resta sotto osservazione per bilanciare investimenti in crescita e contenimento delle spese.

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