Gli 11 Paesi dove non si pagano tasse sulle criptovalute. La MAPPA

Patrizia Del Pidio

4 Giugno 2025 - 13:48

Sono 11 i Paesi che non tassano le criptovalute, negli altri le aliquote sono variabili e arrivano fino al 50%. L’Italia si colloca poco oltre la media Europea. Vediamo nel dettaglio.

Gli 11 Paesi dove non si pagano tasse sulle criptovalute. La MAPPA

Esistono dei veri e propri paradisi fiscali per le criptovalute e in ben 11 Paesi, di cui 5 in Europa, non si pagano le tasse. In altri Stati, invece, l’aliquota arriva anche al 50%.

L’Italia si colloca poco oltre la media europea (20%) con il 26%, ma ci si prepara all’aumento al 33% previsto per il 2026.
La classifica della tassazione emerge dal trentasettesimo rapporto Eurispes, pubblicato lo scorso 29 maggio per quel che riguarda le criptovalute.

Gli 11 Paesi dove non si pagano tasse sulle criptovalute Gli 11 Paesi dove non si pagano tasse sulle criptovalute La mappa - Elaborazione di Money.it

Tassazione criptovalute, i Paradisi fiscali europei

Sono 11 i Paesi nel mondo che non applicano tassazione delle plusvalenze da criptovalute e 5 si trovano in Europa. Nel vecchio continente il quadro fiscale per le cripto attività non è affatto omogeneo e si passa da Paesi che non applicano nessuna imposta a Paesi come Germania e Danimarca dove le aliquote sono al 50%.

Questi sono gli estremi di un quadro fiscale variegato dove nel mezzo si trovano Paesi che applicano sistemi forfettari, progressivi e fissi con un’aliquota media che è di circa il 20%.

Malta, Cipro, Lussemburgo, Belgio ed Estonia sono i paradisi fiscali europei per le criptovalute: in questi cinque Paesi non è prevista nessuna imposta sulle plusvalenze delle criptoattività.

I Paesi che applicano sistemi forfettari sono i Paesi Bassi al 33%, la Francia e la Svezia al 30% e la Bulgaria al 10%. I sistemi progressivi sono applicati in Repubblica Ceca che prevede una tassazione al 15% fino a 70.000 euro e al 23% per quello che eccede questa soglia.

Nella seguente tabella riassumiamo quella che è la tassazione prevista in Europa per le criptovalute.

PAESE TASSAZIONE CRIPTOVALUTE
Malta 0%
Cipro 0%
Belgio 0%
Lussemburgo 0%
Estonia 0%
Bulgaria 10%
Repubblica Ceca dal 15% al 23%
Italia 26% (dal 2026 passa al 33%)
Francia 30%
Svezia 30%
Paesi Bassi 33%
Germania 50%
Danimarca 50%
Media europea 20%

Gli altri Paradisi fiscali nel mondo

Non solo i 5 Paesi europei sopra elencati non prevedono una tassazione sulle criptovalute, ma anche Brunei, Hong Kong, Malesia, Singapore, Panama, El Salvador applicano un’aliquota allo 0%. In Indonesia e Vietnam applicano una tassazione che oscilla tra lo 0 e il 5%.

Come funziona la tassazione nel resto del mondo?

Visti quelli che sono i paradisi fiscali per le criptovalute e viste le aliquote applicate in Europa, come sono tassate le criptoattività nel resto del mondo?

In Nord America le crypto sono assoggettate a imposte progressive: in Canada la tassazione varia, in base a reddito e provincia, dal 15% al 50%. Negli Stati Uniti, dove le criptovalute sono considerate come una proprietà, ogni transazione che genera una plusvalenza è assoggettata a una aliquota che varia dal 15% al 37%.

L’Asia, con l’esclusione dei paradisi fiscali sopra citati (Brunei, Hong Kong, Malesia, Singapore, Indonesia e Vietnam), la tassazione è abbastanza alta con il Giappone che applica un’imposizione fino al 45%, mentre Taiwan che impone un’aliquota del 40% e l’India prevede una tassazione del 30%. In Cina non è c’è tassazione, ma va considerato che qui acquistare e vendere criptovalute è vietato.

Per finire in America Latina si assiste a uno situazione fiscale molto variegata. Come abbiamo sottolineato Panama ed El Salvador non prevedono imposizione fiscale e negli altri Paesi sono previste le seguenti aliquote:

  • Cile: aliquota progressiva fino al 40%;
  • Perù: aliquota progressiva dal 5% al 30%;
  • Messico, Bolivia, Brasile, Argentina e Costa Rica applicano una flat tax al 15%;
  • Colombia: tassazione al 10%.

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