Gas e luce, stretta sui razionamenti: termosifoni a 19 gradi e accesi un’ora in meno in casa o spenti fino a novembre

Giacomo Andreoli

01/09/2022

01/09/2022 - 17:16

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Il governo Draghi lavora a un nuovo decreto, in arrivo settimana prossima, per aiutare famiglie e imprese contro il caro-bollette: nel frattempo si stringe sui razionamenti per l’autunno.

Gas e luce, stretta sui razionamenti: termosifoni a 19 gradi e accesi un’ora in meno in casa o spenti fino a novembre

Un nuovo decreto per aiutare famiglie e imprese, ma anche razionamenti per risparmiare gas. Il governo Draghi, nonostante sia in carica solo per gli affari correnti, è al lavoro per affrontare la crisi energetica e il caro-bollette.

L’ulteriore provvedimento contro i rincari dovrebbe arrivare la prossima settimana, come deciso oggi in Consiglio dei ministri, durante il quale il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, ha illustrato un’informativa sul piano di risparmi energetici.

La direzione dell’esecutivo, dunque, è chiara: da una parte ristorare chi sta soffrendo la crisi, onde evitare gli scenari catastrofici pronosticati da Confcommercio e Coldiretti per l’autunno (120mila imprese a rischio chiusura, 370mila posti di lavoro in bilico e 2,6 milioni di persone a rischio fame), dall’altra prevedere dei razionamenti, in linea con l’obiettivo europeo (per ora volontario) di un taglio del 7% dei consumi di gas e luce da qui a marzo 2023.

Le nuove regole per i riscaldamenti

Al momento si lavora su una prima stretta all’uso dei riscaldamenti, con i termosifoni accesi per un’ora in meno a partire da ottobre, con temperatura più bassa di almeno un grado (da 20 a 19 gradi). Varrebbe nelle case con i riscaldamenti centralizzati e negli edifici pubblici, con riduzione del periodo di accensione di due settimane, magari facendo slittare l’accensione da ottobre a novembre. Così gli italiani dovrebbero aspettare due mesi da oggi prima di attivarli.

Dovrebbe quindi arrivare un decreto ministeriale firmato dallo stesso Cingolani, che per ora non contiene riferimenti né alla dad a scuola, né all’illuminazione di monumenti e negozi, né tantomeno allo smart working. Tuttavia il piano prevede tre scenari in base alla riduzione delle forniture di gas da Mosca, fino a considerare azioni emergenziali in caso di stop totale.

Intanto il presidente di Enea, Gilberto Dialuce, consiglia agli italiani una serie di operazioni di risparmio in casa per pagare meno le bollette e ridurre di almeno 2,7 miliardi di metri cubi il consumo di gas in pochi mesi.

Gli aiuti a famiglie e imprese

Quanto agli aiuti per famiglie e imprese si attendono i calcoli dell’andamento delle entrate tributarie e, soprattutto, gli incassi della tassa sugli extraprofitti. Si partirà sicuramente da una proroga o un rafforzamento del credito di imposta per le imprese energivore, ma si studiano anche interventi per le piccole imprese in crisi di liquidità. Per le famiglie potrebbero arrivare il potenziamento del bonus sociale, la proroga dell’azzeramento degli oneri e l’ulteriore riduzione dell’Iva sul gas.

Mai vista tanta incertezza” dice intanto il commissario Ue all’economia, Paolo Gentiloni, in un tweet, riferendosi alla situazione economica europea. A Bruxelles si continua a lavorare sul tetto massimo al prezzo del gas.

Il cosiddetto “price cap”, secondo l’amministratore delegato di Italgas, Paolo Gallo, è “la prima cosa che l’Unione europea dovrebbe fare” per fermare la corsa del metano. “Lo dimostra - ha aggiunto - il calo del prezzo del metano dopo che la Germania sembrava essere d’accordo sul tetto”.

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