Furto dati online: come denunciare (e prevenirlo)

Caterina Gastaldi

2 Dicembre 2022 - 13:00

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Il furto di dati online, che può tradursi in furto di identità o utilizzo illecito dei dati, è problema comune: ecco come difendersi.

Furto dati online: come denunciare (e prevenirlo)

Il furto di dati online, ovvero il furto di identità, è un crimine sempre più diffuso e comune. In Italia, in particolare, è sempre più frequente che al malcapitato di turno vengano rubati password e username per siti più o meno importanti, ma anche numeri di telefono, il codice fiscale, o i numeri della carta di credito. Quando si subisce un furto di dati online, esattamente come accade offline, bisogna denunciarlo a chi di dovere.

Ma prima di denunciare il furto di dati digitali, si può anche prevenire. Esistono diverse modalità per proteggersi ed evitare, per esempio, di trovarsi a dover chiamare la banca per cancellare una carta di credito clonata o rubata.
Secondo i dati di CybergON, agenzia informatica che si occupa di sicurezza, l’Italia risulta il 12° stato al mondo per account violati, con più di 11 milioni di italiani vittime di questo tipo di crimini nel 2021. Per evitare di trovarsi a far parte di queste statistiche, ci sono alcuni comportamenti che possono venire adottati per prevenire il furto di dati digitali.

Vediamo con questo articolo come si può fare e, nel caso in cui si fosse vittime di furto di dati online, come denunciare e a chi.

Furto di dati online: cos’è l’identità digitale

Il furto di identità, in breve, prevede che qualcuno finga di essere un’altra persona, con lo scopo di fare azioni illegali, oppure che possono ledere la persona in questione, ed è previsto dagli articoli 494 (per la sostituzione di persona) e 640 (per frode informatica) del codice penale. Per esempio, chiedere un prestito a nome della vittima, per prendere i soldi e sparire nel nulla.

Se il furto di identità di persona è un’operazione complessa e rischiosa, rubare l’identità digitale di qualcuno è molto più facile e immediato. Questo è anche legato alla differenza tra “identità personale” e “identità digitale”.

Se l’identità personale riguarda l’individuo nel suo contesto sociale, quella digitale (che in questo caso non si riferisce solo allo Spid) infatti si riferisce a tutte quelle risorse digitali (appunto) legate in modo univoco a una persona specifica. Si passa quindi dall’indirizzo email, ai dati dell’home banking, ma anche un profilo social, o di un account di gioco. Chiaramente, quando a venire rubata è l’identità digitale legata a un gioco, le conseguenze sono diverse rispetto a quando avviene per una carta di credito. Tuttavia le modalità sono sempre molto simili.

Come avviene il furto di dati online

Ci sono tantissimi modi in cui possono venire rubati i dati altrui online. Non solo, il furto di dati online spesso accade per via di comportamenti scorretti della vittima stessa. I dati oggetto di furto riguardano principalmente le informazioni anagrafiche, bancarie, o di accesso a diversi portali.

Il modo più facile è quello di entrare in possesso di alcuni della vittima (per esempio, nome, cognome, data di nascita, ecc) così da riuscire a entrare nell’indirizzo email dell’interessato e da lì ottenere l’accesso a tutti i portali a cui l’email è collegata. Ma come fanno le persone a entrare in possesso di questi dati? Le modalità sono diverse.

  • furto di dati postali. Sulla propria posta sono presenti tutte le informazioni necessarie allo scopo. Questa regola è valida anche per il furto o lo smarrimento di documenti;
  • attraverso l’invio di email false con link sospetti. È comune l’invio di email da parte della questura, oppure di corrieri, con link che rinviano a pagine web in cui è necessario inserire i propri dati;
  • navigazione non sicura su portali non affidabili. Gli antivirus bloccano la maggior parte di questi siti;
  • attraverso del malware, anche in questo caso è opportuno dotarsi di un antimalware;
  • convincendo la vittima a dare i dati necessari, fingendosi qualcuno di affidabile online o sui social;
  • clonando le carte di credito, attraverso l’e-skimming.

Dati online rubati: come e quando denunciare

Purtroppo, malgrado tutte le attenzioni del mondo, è possibile essere vittima di furto di dati online. Come fare in questo caso? Il trucco per riuscire a intervenire in modo efficace sta nella rapidità di movimento.

Bisognerà prima di tutto cambiare password e dati di riferimento, avvisando la piattaforma in questione. Nel caso in cui il furto fosse legato a una carta di credito o ai dati bancari, bisognerà disabilitare la carta, e chiamare la propria banca.
In contemporanea bisogna sporgere denuncia alla Polizia Postale, che si occupa dei reati informatici, portando con sé tutte le informazioni possibili. Nel caso in cui non si potesse andare direttamente dalla Polizia Postale, ci si potrà rivolgere anche ai carabinieri o la polizia.

Perché vengono rubati i dati personali

Una volta rubati i dati online e l’identità digitale, questi vengono utilizzati in modalità disparate. Per esempio, nel furto di account di giochi online questi possono venire rivenduti a terzi, dopo aver cambiato la password, oppure “svuotati” di tutti i beni utili prima di venire abbandonati. Quando avviene è comunque fondamentale mettere in sicurezza l’email associata al gioco.

Quando vengono rubate le carte di credito, queste vengono utilizzate esattamente come accadrebbe per le carte clonate fisicamente. Ossia per fare acquisti o trasferire il denaro a terzi. Ma può anche essere che i dati vengano utilizzati per frodi finanziarie o bancarie, per richieste di prestiti, per esempio. È possibile vedersi accreditati abbonamenti a servizi mai richiesti, oppure, nel caso in cui si lavori per qualche azienda, che la propria identità digitale venga utilizzata per accedere a informazioni aziendali.

Furto dati digitali: come proteggersi

Prima di tutto, per potersi proteggere è fondamentale utilizzare un buon antivirus (anche gratuito) e possibilmente un anti malware, oltre a evitare di utilizzare connessioni non sicure. Controllare sempre eventuali comportamenti sospetti (per esempio, spostamenti bancari non richiesti) e cambiare spesso password, soprattutto per gli account più sensibili. Bisognerebbe anche evitare di utilizzare sempre la stessa password.

Inoltre:

  • non dare mai i propri dati sensibili a portali non affidabili;
  • quando si ricevono email che chiedono l’inserimento di dati, non seguire i link. I portali legittimi (così come i servizi di spedizioni) non chiedono mai dati personali;
  • non pubblicare o condividere dati personali (come anche indirizzi email e password) online e pubblicamente;
  • utilizzare, quando possibile, il meccanismo della doppia identificazione. Questo permette di ricevere un codice su un secondo indirizzo email, o sul proprio cellulare, che dovrà essere inserito per poter proseguire con il login o il cambio password su uno specifico portale. In questo modo, se qualcuno provasse a entrare su

Un buon modo per avere una protezione aggiuntiva, oltre ad antivirus e anti malware, è l’utilizzo di un vpn.

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