Francesco “Sandokan” Schiavone: chi è e cosa ha fatto il boss della Camorra ora pentito

Alessandro Cipolla

29/03/2024

29/03/2024 - 15:04

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La biografia di Francesco “Sandokan” Schiavone, lo storico boss della Camorra che adesso ha iniziato a collaborare con la giustizia.

Francesco “Sandokan” Schiavone: chi è e cosa ha fatto il boss della Camorra ora pentito

Chi è Francesco Schiavone? Per chi negli ultimi decenni non avesse seguito con attenzione le varie guerre di Camorra che hanno insanguinato Napoli e provincia, questa domanda appare lecita ora che “Sandokan” è finito di nuovo sulle pagine di tutti i giornali.

Dopo 26 anni passati in carcere - tutti nel regime del 41 bis - anche Schiavone, uno degli ultimi boss considerati come irriducibili, ha deciso di pentirsi e di collaborare con la giustizia come riportato dal giornale Cronache di Caserta.

La notizia del pentimento di Sandokan poi è stata confermata anche dalla Direzione nazionale Antimafia. Francesco Schiavone è il capo indiscusso fin dai primi anni ’90 dei Casalesi, uno dei clan camorristici più potenti e feroci.

Da quanto è trapelato fino a questo momento, Schiavone - che da qualche anno è malato di tumore - avrebbe deciso di collaborare con la giustizia nelle ultime settimane, ma la notizia del suo pentimento è stata resa nota solo nelle scorse ore.

Si tratta di un autentico colpo di scena, visto che la collaborazione tra Schiavone e la Dna e la Dda di Napoli potrebbe portare a fare piena luce sull’operato dei Casalesi e sui rapporti tra il potente clan e i vari apparati della società civile.

Francesco Schiavone: biografia e cosa ha fatto

Francesco Schiavone è nato il 3 marzo 1954 a Casal di Principe, un comune di poco più di 20.000 anime in provincia di Caserta divenuto famoso in Italia per essere il fortino del clan camorristico dei Casalesi.

Il primo arresto per Sandokan è avvenuto quando lui era appena diciottenne, segno di come sia iniziata prestissimo la sua carriera criminale all’interno del clan. Entrò poi sotto l’ala protettiva di Antonio Bradellino, il fondatore e storico capo dei Casalesi.

Erano gli anni quelli della guerra tra la Nuova Famiglia di Antonio Bradellino e Mario e Iovine e la Nuova Camorra Organizzata di Raffaele Cutolo. Una lunga serie di morti che hanno insanguinato la Campania per anni.

Alla fine la guerra fu vinta da Bardellino e Iovine, ma quando iniziò una faida tra i due boss culminata con la morte del primo emerse la figura di Schiavone che nel 1989 fu arrestato in Francia per la seconda volta: nel 1990 però arrivò la scarcerazione per decorrenza termini e così tornò in libertà.

Francesco Schiavone ormai era il capo dei Casalesi specie dopo l’uccisione anche di Mario Iovine, ma un duro colpo al clan arrivò dalla collaborazione con la giustizia di Carmine Schiavone, cugino di Sandokan.

Il boss così venne arrestato proprio a Casal di Principe in un bunker nel 1998 e subito fu messo nel regime del carcere duro del 41 bis. Venne poi condannato all’ergastolo e fino a poche settimane fa mai si era pentito.

Sua moglie Giuseppina Nappa venne arrestata nel 2010 per essere poi subito rilasciata. Negli anni poi sono stati arrestati i suoi figli Walter, Nicola, Ivanhoe, Emanuele e Carmine, tutti accusati di aver continuato a gestire il clan dopo l’arresto del padre.

Dal 2018 Francesco Schiavone è malato di tumore, mentre nel 2021 suo figlio Walter è diventato collaboratore di giustizia mentre in precedenza era stato il fratello Nicola a pentirsi: adesso anche il padre ha deciso di collaborare dopo che è stato trasferito nel carcere dell’Aquila per curarsi meglio proprio come era successo a Matteo Messina Denaro.

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