La rottamazione delle cartelle esattoriali permette di avere numerosi benefici ma non solo presentando la domanda. Vediamo come fare.
La rottamazione per i contribuenti comporta numerosi benefici che scattano già dalla domanda di adesione alla definizione agevolata. Non serve, quindi, arrivare al pagamento della prima rata per avere i molti benefici della rottamazione ma basta solo presentare l’istanza.
Ma non sempre tutti i problemi si riescono a risolvere presentando domanda di adesione, per alcuni è necessario il versamento della prima o unica rata. Come nel caso del fermo amministrativo di un veicolo per esempio.
Se, quindi, si ha un veicolo con un fermo amministrativo, la sola adesione alla rottamazione non consente di rientrare nella piena disponibilità del mezzo di trasporto fin da subito.
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I tempi della rottamazione
Una volta che il contribuente ha aderito alla rottamazione, anche senza aver pagato la prima o unica rata, non possono essere iscritti nuovi fermi amministrativi sui veicoli, ma quelli già iscritti alla data di presentazione dell’istanza restano in atto. E vengono mantenuti fino al pagamento della prima o unica rata del 31 luglio.
Il fermo amministrativo, come l’ipoteca, è una misura cautelare a garanzia del recupero del credito. Non basta, quindi, solo la volontà di aderire alla rottamazione per poterlo cancellare ma serve che la definizione agevolata sia portata a conclusione con il pagamento della prima o unica rata. Quella del 31 luglio 2023, appunto.
Ma mentre per l’ipoteca è necessario portare a compimento il saldo dell’intero debito, per il fermo amministrativo c’è un’importante differenza: per prassi al pagamento della prima o unica rata il fermo amministrativo viene sospeso anche se il debito non è totalmente estinto.
Come accelerare i tempi?
Ovviamente per il contribuente la cancellazione del fermo amministrativo è il risultato da raggiungere nel tempo più breve per tornare in possesso del proprio veicolo. Ed attendere il 31 luglio per la scadenza del pagamento della prima o unica rata, a volte rappresenta un tempo troppo lungo.
Ma c’è un modo per accelerare le tempistiche ed è quello di combinare diversi strumenti che il contribuente ha a disposizione. Senza rinunciare alla rottamazione, che è sicuramente lo strumento più conveniente, si può, però, optare in prima battuta per un piano di rateazione ordinario solo per i carichi che pesano sul fermo amministrativo.
In questo modo si può procedere al pagamento della prima rata sospendendo il fermo amministrativo del veicolo subito. A questo punto procedere con la richiesta di adesione alla rottamazione di un piano di rateazione già in corso sospendendo i pagamenti del piano originario ed attendendo, in serenità, la scadenza del 31 luglio, ma con il veicolo, ormai, con fermo amministrativo sospeso che sarà definitivamente cancellato al pagamento della prima o unica rata della rottamazione.
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