Utile più che raddoppiato, 273 milioni di cassa e dividendo in crescita. Ecco i conti che fanno volare il titolo in Borsa.
A Piazza Affari, è tra le società più solide del Ftse Star. È la cassaforte della famiglia Pesenti, un tempo regina del cemento, oggi protagonista del capitalismo industriale italiano grazie a un portafoglio diversificato che spazia dal caffè alle energie rinnovabili, dalla cosmetica al private equity.
Negli ultimi sette anni la holding ha completamente ridisegnato la propria identità, passando da conglomerato industriale a piattaforma d’investimenti. Dopo aver ceduto partecipazioni storiche (da Heidelberg Cement a Mediobanca) ha incassato oltre 870 milioni di euro e reinvestito 740 milioni in dieci società selezionate.
Vediamo nel dettaglio tutti i numeri di Italmobiliare.
Quanto fattura Italmobiliare
Nel 2024 la holding dei Pesenti ha messo a segno risultati in forte crescita, trainato dalle partecipate più dinamiche del portafoglio: Caffè Borbone, Officina Profumo-Farmaceutica di Santa Maria Novella, Italgen e CDS – Casa della Salute. Tutte hanno chiuso l’esercizio con ricavi e margini al rialzo.
Ecco quanto fattura Italmobiliare:
I ricavi consolidati sono saliti a 701,4 milioni di euro, in aumento del 19,7% rispetto all’anno precedente. Il margine operativo lordo è balzato a 157,2 milioni (+58,5%).
Anche la solidità finanziaria è migliorata. La posizione finanziaria netta è passata dai 204,3 milioni di euro del 2023 ai 273,8 milioni di euro, grazie alle cessioni di partecipazioni per circa 150 milioni e ai dividendi incassati dalle controllate. L’utile netto è più che raddoppiato, salendo a 104,8 milioni di euro dai 51,6 milioni del 2023.
Portafoglio da 4 miliardi e strategia di crescita
Oggi la società gestisce un patrimonio complessivo di 3,9 miliardi di euro, di cui 1,7 miliardi attraverso Clessidra, la piattaforma di private equity del gruppo. Il Net Asset Value è salito a 2,215 miliardi, con un NAV per azione di 52,4 euro, in crescita del 6,4% nonostante la distribuzione di un dividendo di 3 euro per azione. Un equilibrio tra crescita, liquidità e ritorno agli azionisti che continua a rafforzare il posizionamento di Italmobiliare nel panorama industriale e finanziario italiano.
In Borsa, il titolo ha corso del 25% da inizio 2025, sostenuto anche dal buyback da 10 milioni di euro (di cui solo 6 effettivamente impiegati per la scarsità di azioni sul mercato). Gli analisti restano ottimisti, con un target price medio di 37 euro e giudizi che confermano l’appeal del titolo sul segmento Star.
Durante l’ultimo Capital Market Day, Carlo Pesenti ha delineato le prossime mosse. In primis, l’uscita da una partecipata entro il 2026 e successivamente nuovi investimenti in realtà ad alto potenziale come Officina Profumo-Farmaceutica di Santa Maria Novella, Caffè Borbone e Italgen. Tutte aziende simbolo di eccellenza italiana e di un modello industriale che unisce tradizione e crescita sostenibile.
Negli ultimi sette anni la holding ha disinvestito 870 milioni di euro e reinvestito 740 milioni in dieci società, ottenendo un rendimento medio (IRR) del 17%. Una strategia paziente, più industriale che finanziaria, costruita su partnership di lungo periodo e sulla valorizzazione del made in Italy.
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