Fattura di cortesia: cos’è, quando serve, è obbigatoria?

Patrizia Del Pidio

2 Febbraio 2023 - 11:50

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La fattura di cortesia altro non è che una sorta di “anteprima “ della fattura vera e propria rilascia in attesa del documento fiscale.

Fattura di cortesia: cos’è, quando serve, è obbigatoria?

La fattura di cortesia, e questo va precisato subito, non è un documento fiscale. Molto spesso, proprio perché molto simile alla fattura vera e propria, la sua emissione può generare confusione. Ma si tratta solo di un documento che il venditore o il fornitore del servizio fornisce in attesa della fattura vera e propria.

In questo articolo cercheremo di spiegare nel dettaglio cos’è una fattura di cortesia, quando si emette, a cosa serve e se è o meno obbligatorio emetterla.

Fattura di cortesia, cos’è e a cosa serve?

Dal 2019 per liberi professionisti e aziende vige l’obbligo dell’emissione della fattura elettronica. Solo fattura elettronica per il regime forfettario segue obblighi diversi e per alcuni contribuenti scatterà solo dal 1 gennaio 2024.

Per chi emette la fattura elettronica, in ogni caso, il documento digitale è il solo che abbia valenza fiscale sia per chi lo emette che per chi lo riceve. Ma i tempi di ricezione della fattura elettronica sono abbastanza lunghi e proprio per questo si emette quella di cortesia che è ricevuta qualche giorno prima dal cliente.

Fattura di cortesia, cosa si deve indicare?

La fattura di cortesia, come già accennato, è del tutto simile a quella elettronica, e contiene tutti i dati di una fattura vera e propria. Nel documento, anche se non valido ai fini fiscali, si dovranno indicare:

  • i dati del fornitore;
  • i dati dell’acquirente;
  • la data di emissione del documento;
  • numero progressivo (che sarà lo stesso che appare sulla fattura elettronica);
  • l’elenco dei prodotti o dei servizi acquistati con relativo prezzo;
  • il totale imponibile;
  • l’Iva (se chi la emette o soggetto Iva);
  • il totale da pagare.

In calce ad ogni fattura di cortesia, in ogni caso, dovrà essere riportata una dicitura che avvisa il cliente che “Seguirà fattura elettronica”.

Si tratta, quindi, di un documento cartaceo che si rilascia al cliente in attesa di ricevere quello digitale.

Fattura di cortesia, quando è obbligatoria?

Emettere una copia di cortesia della fattura non è obbligatorio nel commercio tra imprese (B2B) anche se solitamente risulta essere gradita.

Risulta, invece, obbligatorio il rilascio quando si rilascia fattura a privati che non hanno partita Iva e si emette fattura, quindi, sul codice fiscale, o quando si emette fattura per soggetti esteri. In questo caso, infatti, il cliente non ha la possibilità di accedere al Sistema di Interscambio.

Il cliente in questo caso può richiedere anche una copia analogia della e-fattura, ovvero una stampa cartacea o in Pdf, in formato Xml che rappresenta la fattura elettronica. Ma anche questa copia è una documentazione che non ha valenza fiscale.

Proprio per il fatto che la fattura di cortesia non ha una valenza fiscale sulla stessa non va applicata neanche l’imposta di bollo da 2 euro, visto che tale imposta si paga già sulla fattura elettronica.

Guida alla consultazione delle Fatture elettroniche
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