É allarme squali in una delle mete turistiche più frequentate dagli italiani. Ecco cosa è successo e le nuove regole per chi vuole fare il bagno
L’estate è alle porte e moltissimi italiani stanno iniziando a prenotare le prossime vacanze. Tra le mete più amate e frequentate dai nostri concittadini c’è, come sempre, l’Egitto, in particolar modo la zona del Mar Rosso.
Ed è proprio qui che è scattato recentemente l’allarme squali. Una vera e propria emergenza, quella degli attacchi ai bagnanti, che ha spinto il Ministero dell’Ambiente a stilare una serie di norme estremamente severe per chi vuole fare il bagno o immergersi.
Ecco quali sono e come dobbiamo comportarci se abbiamo in programma una vacanza in questo Paese.
Le linee guida stabilite dal Ministero dell’Ambiente egiziano
Le nuove linee guida per chi frequenta le località marittime in Egitto sono estremamente rigide. L’amministrazione centrale ha obbligato i gestori delle spiagge libere e degli stabilimenti balneari a installare delle boe di segnalazione che avvisino i bagnanti dell’inizio della zona di acqua alta, ovvero 2 metri di profondità,
Ogni spiaggia, inoltre, deve essere munita di torrette di salvataggio alte 5 metri e sempre presidiate da bagnini, mentre ai bagnanti viene richiesto di segnalare agli addetti alla sicurezza la presenza di grandi vertebrati o di persone che gettano cibo in acqua.
In Egitto è obbligatorio fare il bagno in gruppo
Le indicazioni per i bagnanti non finiscono qui. Le linee guida invitano i turisti a non entrare mai in acqua da soli e a fare il bagno in gruppo, possibilmente in zone ben sorvegliate dai bagnini. A questo vanno aggiunti gli inviti a non indossare vestiti lucidi che potrebbero attirare gli squali e a non entrare in acqua feriti o sanguinanti.
Ma non solo. Sono stati inseriti alcuni divieti come quello di gettare il cibo in acqua e di fare il bagno nel Mar Rosso nelle prime ore del giorno e dopo il tramonto. Off limits per i bagnanti anche le zone in cui vengono praticate la pesca sportiva e quella commerciale.
Prescrizioni e divieti che è sempre meglio rispettare: per chi infrange le regole non ci saranno risarcimenti in caso di incidente, né collettivi né individuali.
É emergenza squali in Egitto
Per capire le motivazioni alla base di questa stretta sulla balneazione, è sufficiente ripercorrere a ritroso la cronologia degli incidenti causati dagli squali negli ultimi anni. Pochi giorni prima della fine del 2024 un attacco ha causato la morte di un turista e il ferimento grave di un altro nei pressi di Marsa Alam.
Nel giugno del 2023 uno squalo tigre di 4 metri ha ucciso un bagnante russo a pochi metri dalla riva, nel centro di Hurghada.
Sono stati il sesto e il settimo attacco registrati tra il 2021 e il 2024. Un aumento dei casi davvero preoccupante se pensiamo che nei 12 anni precedenti gli attacchi segnalati erano stati 13, poco più di uno ogni anno.
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