Il governo ammette delle ipotesi in cui si può fare sport, andare in bici, correre e passeggiare fuori dal Comune in zona arancione. Vediamo quali sono e quando serve l’autocertificazione.

In zona arancione vige il generale divieto di uscire dal Comune di residenza/domicilio ma il governo ha ammesso delle eccezioni per praticare attività sportiva e motoria.
Fare jogging, andare in bici, sci fuoripista e ciaspolate in un altro Comune non è vietato a patto che nel luogo in cui si abita non ci siano aree attrezzate e parchi dove praticare l’attività sportiva desiderata. Così è indicato nelle Faq del governo relative al Dpcm in vigore.
Ecco spiegato quando e chi può andare in un altro Comune per fare sport.
Sport in un altro Comune: ecco quando è possibile
Il divieto di varcare i confini comunali in zona arancione non è assoluto, e fare attività sportiva è un’eccezione alla regola.
Secondo l’ultimo aggiornamento delle disposizioni in vigore, si può andare in un altro Comune - dalle 5.00 alle 22.00 - per fare attività sportiva soltanto se questa non sia disponibile nel territorio in cui si ha il domicilio o la residenza (ad esempio se non ci sono campi da tennis).
Tuttavia il Comune nel quale ci si reca deve essere nella stessa Regione o provincia autonoma; infatti gli spostamenti interregionali sono vietati fino al 27 marzo 2021 (se non per motivi di salute, lavoro e necessità).
Inoltre, chi fa jogging o va in bicicletta può superare i confini comunali purché lo spostamento sia funzionale all’attività sportiva stessa e la destinazione finale coincida con il comune di partenza.
Serve l’autocertificazione?
Chi viene fermato da Polizia e Carabinieri fuori dal proprio Comune dovrà compilare l’autocertificazione per gli spostamenti e indicare «altri motivi». Chi non ha il modulo con sé può richiederlo direttamente alle Forze dell’ordine.
Rischia la multa da 400 a 1.000 euro chi svolge attività fisica/sportiva durante il coprifuoco, dentro o fuori dal Comune di residenza. Infatti dalle 22.00 alle 5.00 sono permessi soltanto gli spostamenti per motivi di salute, lavoro e necessità.
La deroga per i “piccoli comuni”
Il governo ha confermato la deroga agli spostamenti dai piccoli comuni fino a 5.000 abitanti, ma entro il raggio di 30 km, senza poter raggiungere i capoluoghi di provincia e nel rispetto del coprifuoco.
Chi abita in questi comuni può spostarsi - entro i limiti esposti - per svolgere mansioni della vita quotidiana, andare a trovare amici e parenti, praticare sport o corsa.
Si ricorda che durante l’attività sportiva non è obbligatorio indossare la mascherina (mentre lo è per la passeggiata a passo svelto) ma si deve mantenere la distanza di almeno 2 metri dalle altre persone.
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