In questo paese d’ora in poi chi preleva deve dare preavviso all’Agenzia delle Entrate altrimenti rischia una multa.
Negli ultimi anni c’è stata una stretta sull’uso del contante, con un crescente incentivo all’utilizzo dei pagamenti elettronici. Questa politica rende più semplice per le autorità controllare fenomeni illeciti come l’evasione fiscale e il riciclaggio di denaro. Uno dei Paesi più attivi in questo ambito è la Spagna, che ha recentemente approvato una nuova norma all’interno di una strategia più ampia volta a contrastare la frode fiscale, il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo.
D’ora in poi, chiunque desideri prelevare più di 3.000 euro da una banca spagnola dovrà notificare preventivamente l’Agencia Tributaria (l’agenzia delle entrate spagnola). La comunicazione dovrà essere effettuata attraverso il sito ufficiale dell’Agenzia delle Entrate, utilizzando un certificato digitale, un codice PIN o una carta d’identità elettronica. Al termine della procedura, verrà generata una ricevuta che dovrà essere presentata in banca al momento del prelievo di contanti.
Senza notifica si rischia la sanzione
Chi non effettua questa notifica preventiva rischia una sanzione che può variare dall’1% al 10% dell’importo prelevato, con multe che possono andare da un minimo di 600 euro a un massimo di 150.000 euro, a seconda della gravità della violazione. Inoltre, le banche saranno obbligate a bloccare i prelievi e a segnalare l’operazione come transazione sospetta nel caso in cui rilevino documenti mancanti, anche se l’importo è inferiore alla soglia dei 3.000 euro.
Non solo i prelievi di grandi importi possono destare sospetti: anche prelievi ripetuti di somme relativamente basse, ad esempio tra 800 e 900 euro, possono attirare l’attenzione delle autorità, soprattutto se non adeguatamente giustificati. Questo è particolarmente vero se le operazioni risultano frequenti e senza una spiegazione chiara.
In Spagna prima di effettuare un prelievo di contante, sarà quindi necessario inviare una notifica formale tramite la piattaforma online dell’Agencia Tributaria, indicando:
- l’importo da prelevare;
- il motivo del prelievo;
- l’identità di chi effettua il prelievo.
Una volta completata la procedura, il sistema rilascerà una ricevuta, che dovrà essere consegnata alla banca al momento del prelievo. In assenza di questa ricevuta, l’istituto bancario non potrà procedere all’erogazione del denaro. Il messaggio del governo spagnolo è chiaro: ogni movimento che coinvolga somme significative di denaro contante deve essere completamente tracciabile e giustificato.
La stretta riguarda anche i pagamenti in contante. Le transazioni di importo superiore a 1.000 euro non potranno essere effettuate in contanti, ma dovranno essere completate tramite metodi di pagamento tracciabili, come bonifici, carte di credito o altri sistemi digitali. L’Agenzia delle Entrate potrà richiedere alle parti coinvolte di fornire la prova del pagamento per verificare che non siano state commesse frodi finanziarie.
Il mancato rispetto di questa regola comporterà una sanzione pari al 25% dell’importo pagato in contanti. Ad esempio, se si effettuano pagamenti in contanti per un totale di 3.000 euro, la multa sarà pari al 25% di tale importo, ovvero 750 euro.
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