Si avvicina l’estate di San Martino. Ecco quando sarà esattamente, cos’è e perché viene chiamata così.
Non si fa nemmeno in tempo a pensare all’accensione dei riscaldamenti che una nuova ondata di caldo stravolge i piani. Si avvicina l’estate di San Martino, un fenomeno climatico che apre una parentesi di sole e bel tempo nell’autunno inoltrato, ricorrente in tutto il mondo in periodi diversi. Qualcuno lo chiama estate indiana, ma tutti conoscono il piacere di ritrovare qualche giornata mite nel grigiore della nuova stagione. Quest’anno la sorpresa è maggiore, perché il caldo potrebbe arrivare in anticipo. Che la si voglia chiamare estate di San Martino o estate indiana, sta per darci un piccolo assaggio di tepore. Forse si riuscirà a risparmiare un po’ sui termosifoni, ma bisogna stare al passo con il cambio di stagione e stare attenti agli sbalzi di temperatura.
Cos’è l’estate di San Martino
L’estate di San Martino non è affatto un fenomeno nuovo. Cominciò a essere definita come estate indiana già nel XVIII secolo, essendo già ben nota. È un evento tipico in tutto il mondo, seppur di durata variabile e non sempre dalla cadenza precisa, che interrompe l’autunno con giorni (talvolta anche un giorno solo) di temperature più alte e cieli più sereni. Di solito ricorre nella prima metà di novembre, nell’emisfero boreale, mentre nell’emisfero australe capita all’inizio di maggio. La Chiesa cattolica onora San Martino l’11 novembre e proprio per questa ragione il nome del Santo è stato associato al fenomeno climatico.
I Paesi anglofoni utilizzano invece la definizione di estate indiana, anche se non si conosce con certezza l’origine di questo nome, che potrebbe rimandare alle conoscenze apprese dagli Indiani d’America o al periodo in cui gli stessi cacciavano. In varie lingue slave, come il russo, si parla di Bab’e Leto, “estate delle nonne”, richiamando probabilmente un significato simile alla leggenda di San Martino.
Si narra che quest’ultimo abbia donato parte del proprio mantello di lana per consentire a un mendicante di ripararsi dalle intemperie, un gesto tanto altruista e nobile da meritare una ricompensa divina: la pioggia si è fermata ed è tornato il sole. Sarebbe poi lo stesso episodio da cui ha inizio la conversione di Martino di Tours al cristianesimo, motivo per cui questa ricorrenza è molto sentita nei Paesi a prevalenza cristiana.
Al lato della componente religiosa, a canzoni e storie popolari, l’estate di San Martino si associa anche alla tradizione agricola e a un altro fenomeno simile ben conosciuto, l’ottobrata. Con gli effetti del cambiamento climatico questi fenomeni ordinari sono semplicemente più forti e frequenti, con variazioni meteorologiche repentine tra ottobre e novembre. Dal punto di vista scientifico, invece, è da ricondurre all’espansione dell’anticiclone dalla Spagna nel Mediterraneo.
Ecco quando arriva l’estate di San Martino
Come anticipato, l’estate di San Martino non ha una ricorrenza precisa, per quanto sia in genere un fenomeno novembrino. Quest’anno, tuttavia, già nel weekend dell’11 e del 12 ottobre avremo un aumento delle temperature e un clima più mite in tutta l’Italia. Una vera e propria ottobrata che alzerà le temperature fino a 25 °C, comunque lontani dai picchi nel 2023, quando si era arrivati anche a 30 °C. Nelle Regioni del Centro e del Sud questo tepore durerà un pochino di più rispetto al Nord, che deve invece attendere la “novembrata” o comunque il più tipico periodo dell’estate di San Martino per vedere protrarsi l’aumento delle temperature.
Fenomeni simili che ormai è difficile distinguere, sia perché sono più frequenti e incerti, sia perché la componente tradizionale è meno sentita in gran parte d’Italia. Fortunatamente, molti paesi tengono vive le tradizioni locali, organizzando sagre, fiere ed eventi per celebrare il proprio territorio. Non manca ovviamente il cibo, visto che questi periodi hanno segnato momenti importanti per il raccolto e gli usi contadini, restituendoci oggi un assaggio di autenticità perfetto per apprezzare le giornate di sole.
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