Aspiranti avvocati, l’esame si avvicina. Per qualcuno è la prima volta, e si prepara nel caso in cui non andasse bene, mentre altri si chiedono se sia possibile ripeterlo. Ecco cosa c’è da sapere.
L’esame di Stato per diventare avvocati del 2025 è alle porte, ma c’è ancora tempo per iscriversi fino all’11 novembre, così da sostenere la prova scritta l’11 dicembre. C’è grande apprensione anche per questa nuova edizione del concorso, che ogni anno raccoglie moltissimi aspiranti avvocati italiani, nonostante il recente calo di appetibilità delle professioni forense. Checché se ne dica, moltissimi cittadini sognano ancora di diventare avvocati in Italia, servendo così alla giustizia e alla legalità.
E nonostante il numero di avvocati in Italia sia eccezionalmente alto non bisogna peccare di presunzione: l’esame statale è uno dei più difficili, poco più della metà dei candidati supera in genere la prima prova. Anche per questo motivo, non sono pochi quelli che si preparano a ripetere l’esame più volte, preparandosi meglio e con più precisione, per non rinunciare al proprio sogno. A tal proposito, è importante non lasciare nulla al caso e non sprecare alcuna opportunità. Chiariamo quindi tutti i dubbi sulle modalità di superamento del concorso e sul da farsi in caso di fallimento.
Quante volte si può fare l’esame da avvocato
Molti possono tirare un sospiro di sollievo, non esiste un numero massimo di tentativi per sostenere l’esame da avvocato. In Italia puoi fare il concorso quante volte vuoi fino al raggiungimento dell’obiettivo, diversamente da quanto accade per gli aspiranti magistrati o notai. Chi sostiene l’esame da magistrato ha infatti a disposizione un numero massimo di tre tentativi, mentre gli aspiranti notai possono tentare fino a cinque volte. Al contrario, l’esame da avvocati può essere provato tutte le volte che si ritiene opportuno, potenzialmente fino a moltiplicare i tentativi massimi a disposizione per le altre professioni forensi. A tal proposito, infatti, è opportuno sapere che la legge non prevede neanche una soglia massima di età per diventare avvocato.
Al superamento dei 50 anni bisogna dire addio all’ambizione notarile, ma si può ancora diventare avvocati e lo stesso anche a 60, 70 o perché no 80 anni. Di fatto, non è prevista un’età massima per esercitare la professione legale, e il libero professionista può continuare a fare l’avvocato finché ritiene sia giusto. Ovviamente, sarà cura dell’avvocato stesso capire fino a quando e quanto è in grado di svolgere la professione al meglio, nel rispetto della legge, del codice deontologico e nell’interesse della clientela. In ogni caso, non esiste una soglia di età per l’esame di abilitazione e nemmeno un massimo di prove, pertanto si può in teoria ripetere l’esame senza alcun limite. Ovviamente, ciò non significa che procedere a tentativi senza una preparazione adeguata sia un piano funzionale.
Ripetere l’esame da avvocato conviene davvero?
Bisognerebbe innanzitutto capire cosa non è andato per il meglio nell’esame e cercare di colmare le lacune in questione, tenendo conto anche del fattore anagrafico. L’età non è limitante né legalmente né in senso assoluto, ma sicuramente non aiuta l’inserimento professionale del nuovo avvocato, soprattutto in un contesto saturo come quello italiano. Con una competitività così elevata i futuri avvocati devono sapere distinguersi al meglio, specializzandosi, restando aggiornati, ma anche sfruttando le tempistiche a proprio favore.
Un principio da tenere a mente anche per quanto riguarda i tempi di conseguimento della laurea in Giurisprudenza e l’avvio della pratica forense è che prima si diventa avvocato e meglio è per una carriera proficua e soddisfacente. Non è l’unico elemento del quadro, né è impossibile diventare avvocati di successo in età più adulta, ma la strada diventa più tortuosa. A fare la differenza sono anche le aspirazioni del neo avvocato, se la professione legale è una sorta di vocazione, una soddisfazione personale e un aiuto umano allora davvero non ci sono limiti da considerare. Chi vuole affermarsi, costruire una carriera solida e remunerativa dovrebbe invece fare più attenzione ai tempi. Si ricorda che l’esame è annuale, svolgendosi sempre nella sessione invernale di dicembre.
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