Le condizioni di salute di Elon Musk destano preoccupazioni. Secondo un’esperto, il CEO di Tesla e SpaceX rischierebbe patologie potenzialmente mortali come ictus e infarto.
                                    
                                    
                                    
                                     
                                    
                                    
                                     
                                        
                                    
                                     
                                    
                                    
                                    
                                    
                                    
                                    Elon Musk è in pericolo di vita? Secondo un esperto, sembrerebbe di sì. Durante un’apparizione nel podcast “The Joe Rogan Experience” andata in onda lo scorso venerdì 31 ottobre, il CEO di Tesla e SpaceX è apparso stanco e spossato. Stuart Fischer, noto dottore di New York, ha lanciato l’allarme: il miliardario sudafricano rischia di essere colpito da patologie potenzialmente mortali come ictus e infarto.
Secondo il medico, fattori come lo stress, l’elevata esposizione mediatica e le diverse controversie avrebbero contribuito al rapido invecchiamento di Musk che, senza adeguate contromisure, potrebbe andare incontro a seri problemi di salute. Ecco quale sarebbe la sua attuale condizione psicofisica.
L’esperto lancia l’allarme: “Elon Musk rischia ictus e infarto”
Il dottor Fischer - che non ha né visitato né curato Musk - ha dichiarato che il proprietario di X sarebbe visibilmente invecchiato nel giro di poco più di un anno, un fattore che può aumentare in modo significativo il rischio di patologie mortali come ictus e infarto:
“Anche alla Convention nazionale repubblicana del luglio 2024 aveva un viso più fresco rispetto a ora. L’esposizione, lo stress e le controversie sembrano averlo invecchiato fisicamente ed emotivamente. Ti espone al rischio di infarti e ictus”.
Secondo l’esperto, dietro la “pelle cadente” del tycoon ci sarebbero squilibri causati da tensione, scarso riposo e cattiva alimentazione:
“Essere costantemente stressati inonda il corpo di cortisolo e adrenalina, che accelerano l’usura del cuore e rendono più probabile la formazione di coaguli di sangue. Lo stress cronico riduce anche l’assorbimento dei nutrienti, quindi le vitamine e gli antiossidanti essenziali non vengono utilizzati in modo efficace, causando l’arrugginimento delle cellule. Dormire male e mangiare male quando si è stressati non fanno che peggiorare la situazione.
Livelli elevati di ormoni dello stress scompongono il collagene, la proteina che conferisce alla pelle compattezza, elasticità e consistenza liscia. Ciò può far sì che la pelle diventi opaca, cadente e lassa, che compaiano occhiaie e che le rughe si formino più velocemente”.
La stanchezza mentale di Elon Musk
Nel settembre 2018 Elon Musk, allora 47enne, è stato ospitato per la prima volta nel podcast “The Joe Rogan Experience” (episodio n. 1169), dove ha intrattenuto una lunga conversazione di oltre due ore e mezza su una vasta gamma di temi, spaziando dall’intelligenza artificiale alla colonizzazione di Marte, dal trasporto elettrico ai tunnel sotterranei della Boring Company, fino a riflessioni più personali e filosofiche.
L’intervista è diventata celebre soprattutto per un momento in particolare: Musk ha accettato l’offerta di Rogan di fumare cannabis durante la registrazione, un gesto che, seppur legale nello Stato della California, ha attirato un’enorme attenzione mediatica e provocato un’ondata di reazioni pubbliche e finanziarie, tra cui una temporanea flessione del titolo Tesla in Borsa. L’episodio ha contribuito a consolidare l’immagine di Musk come figura eccentrica e imprevedibile, ma capace di mescolare genialità, provocazione e vulnerabilità in un contesto insolito per un CEO di tale livello.
È quindi impossibile non utilizzare l’ospitata del 2018 come metro di paragone per la trasmissione andata in onda venerdì 31 ottobre. Sono passati solo sette anni, ma a livello fisico, per Musk ne sarebbero trascorsi molti di più. Nel nuovo episodio, il miliardario non è apparso scattante, ironico e brillante come un tempo. Secondo il dottor Fischer, la scarsa lucidità mentale va attribuita sempre allo stress:
“Lo stress ha anche un impatto negativo sul cervello. Livelli elevati di cortisolo e stanchezza riducono fisicamente la capacità dell’ippocampo, la parte del cervello fondamentale per la memoria, e compromettono le connessioni neurali, rendendo più difficile concentrarsi, trattenere le informazioni ed elaborare le emozioni.
Col tempo, questa tensione cognitiva può far apparire una persona mentalmente esausta, smemorata e meno lucida, contribuendo a farla sembrare malata”.
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