Ecco quanto oro avrà la Russia quest’anno. «È un nuovo record»

Alessandro Nuzzo

17 Novembre 2025 - 22:15

Secondo gli ultimi calcoli basati sui dati della banca centrale russa, quest’anno le riserve auree stabiliranno un nuovo record.

Ecco quanto oro avrà la Russia quest’anno. «È un nuovo record»

La Russia si prepara a concludere un 2025 da record per quanto riguarda le riserve di oro detenute nei caveau della banca nazionale. Stando ai dati resi noti dalla stessa Banca di Russia, al 1° novembre 2025 le riserve auree custodite internamente avevano raggiunto un valore di 299,8 miliardi di dollari, mentre lo scorso anno erano pari a 207,7 miliardi. Questo significa che nel giro di dodici mesi il valore dell’oro russo è aumentato di 92 miliardi di dollari, superando l’aumento totale registrato nei quattro anni precedenti. Le riserve auree del Paese non erano mai cresciute così rapidamente in un solo anno nella storia moderna della Federazione, un segnale particolarmente significativo nel contesto geopolitico ed economico attuale.

Perché il valore dell’oro detenuto dalla Russia è cresciuto così tanto? Il motivo principale è il boom del metallo prezioso sui mercati mondiali, con il prezzo in forte ascesa negli ultimi mesi. In un anno, il valore di un’oncia è balzato da 2.700 a 4.000 dollari. Alla luce di questa impennata, anche la valutazione complessiva delle riserve russe è aumentata in modo significativo, rafforzando la posizione finanziaria di Mosca in un periodo segnato da instabilità e sanzioni.

Un valore cresciuto nonostante il volume fisico di oro detenuto dal Paese sia diminuito di circa 3,1 tonnellate. A ottobre 2025, infatti, le riserve auree totali della Russia ammontavano a circa 2.329,7 tonnellate, un dato che conferma un leggero ridimensionamento quantitativo compensato però dall’impressionante aumento del prezzo del metallo prezioso.

Record anche per la quota di oro detenuto a livello internazionale, che ha raggiunto il 41,3% a inizio novembre, il livello più alto di questo indicatore negli ultimi trent’anni e un chiaro indice della strategia russa di puntare sulle riserve auree come principale strumento di stabilizzazione finanziaria.

La quota di valuta estera nelle riserve del Paese è aumentata soltanto dello 0,5% nel corso dell’anno, raggiungendo i 426 miliardi di dollari. Il volume complessivo delle riserve internazionali della Russia al 1° novembre ammontava invece a circa 726 miliardi di dollari.

Grazie all’oro Putin finanzia la guerra in Ucraina

Grazie alle riserve auree e alla quotazione record dell’ultimo anno, Putin sta riuscendo a finanziare la guerra e a mantenere a galla l’economia russa. Con gli attacchi e gli embargo sul petrolio, la situazione economica del Paese era diventata critica. L’economia nazionale si basa in gran parte sulle esportazioni energetiche, ma Mosca ha potuto compensare il ridimensionamento delle entrate derivanti dalla vendita di petrolio e gas attraverso le ingenti riserve accumulate. Nel corso dei tre anni di conflitto in Ucraina, l’oro è stato utilizzato come principale scudo finanziario: quasi un terzo dei beni russi congelati nei cosiddetti «Paesi ostili» è stato coperto tramite le riserve auree. Nel 2021 il metallo prezioso rappresentava circa il 21% delle riserve internazionali della Federazione, una quota destinata a crescere sensibilmente negli anni successivi fino ad arrivare oggi al 41,3%, consolidando la strategia di Mosca di affidarsi sempre più ai metalli preziosi per proteggere la propria stabilità economica.

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